India: vittoria storica della lotta nonviolenta
Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, ha annunciato la decisione del governo di abrogare tutte e tre le leggi anti-agricoltori e a favore delle multinazionali introdotte come ordinanze nel giugno 2020.
Tuttavia l’agitazione degli agricoltori non riguardava solo l’abrogazione delle tre leggi, ma anche una garanzia legale di prezzi remunerativi per tutti i prodotti agricoli e per tutti gli agricoltori. Questa importante richiesta è ancora in sospeso, così come il ritiro della legge di emendamento sull’elettricità.
Le tre contestate leggi agricole saranno abrogate nella sessione del Parlamento che inizierà alla fine del mese, a partire dal 29 novembre.
Oltre un anno fa, i sindacati degli agricoltori avevano unito le forze per protestare contro la manovra del governo riguardante l’agricoltura. Sfidando idranti, manganelli, gas lacrimogeni, blocchi, i manifestanti hanno portato avanti una protesta pacifica e molto partecipata.
Si tratta quindi della prima, storica vittoria di un grande movimento, quello degli agricoltori indiani, che andrà studiato per le sue modalità (pacifiche), le sue dimensioni (oceaniche), la sua costanza (quotidiana), e un contesto interamente sfavorevole (la crisi sanitaria).