Incontri: Reinhold Messner
Reinhold Messner non ha bisogno di presentazioni. Voglio comunque riassumere brevemente le sue gesta più importanti, in modo da mettere subito in chiaro le cose sul personaggio. Reinhold è stato il primo uomo ad aver scalato tutte le 14 cime che superano gli 8.000 metri. E’ stato il primo a scalare l’Everest senza ossigeno (impresa considerata impossibile prima d’allora) e il primo ad averlo scalato in solitaria (alcuni anni dopo la prima impresa). Tra le oltre 3.500 scalate da lui effettuate, circa 100 sono prime assolute, aprendo itinerari nuovi, d’inverno e in solitaria (alcuni non ancora ripetuti) e limitando al minimo indispensabile l’uso di mezzi artificiali. Ha attraversato l’Antartide e la Groenlandia senza il supporto di mezzi a motore né cani da slitta. Ha attraversato a piedi il Deserto dei Gobi, all’età di 60 anni. Ha scritto 25 libri, tradotti in decine di lingue e distribuiti in tutto il mondo, alcuni dei quali divenuti best seller in diversi stati.
Negli ultimi anni si è dedicato al Messner Mountain Museum, un progetto museale dedicato all’uomo e alla montagna, composto da 5 strutture sulle Alpi.
Ho voluto concentrare questa intervista sul Messner artista e filosofo, non sul Messner alpinista. Sono le sue teorie, le sue visioni e intuizioni sviluppate attraverso le sue imprese, che considero veramente preziose, non le imprese in sé. Forse nessuno come lui, è mai riuscito a spingersi così al limite e a tornare indietro. Ad inoltrarsi così in profondità in alcuni aspetti dell’animo umano, della solitudine, dei propri orizzonti. Forse nessuno come lui, è mai riuscito a scavarsi così a fondo e a far trionfare contemporaneamente il proprio istinto e la propria ragione…
Vi consiglio la visione di questa video-intervista anche se non siete appassionati di montagna e alpinismo: www.matteogracis.it/incontri-reinhold-messner