In Spagna hanno lanciato una campagna per boicottare l’hashish marocchino
Visto che buona parte dei terroristi che hanno colpito Barcellona erano cittadini del Marocco, e visto che a quanto pare i terroristi usano anche il commercio di hashish per finanziarsi, allora tutti i consumatori di cannabis devono boicottare l’hashish marocchino. Questo è il sillogismo alla base di una campagna che sta facendo discutere il mondo antiproibizionista spagnolo.
La proposta mira appunto a colpire il terrorismo di matrice islamica in una delle sue (presunte) fonti di finanziamento primarie, e si è diffusa attraverso i social network di lingua spagnola, invitando i cittadini ad evitare di acquistare l’hashish che dal vicino Marocco ogni giorno sbarca sulle coste della Spagna.
La provocazione non è piaciuta a tutto il mondo antiproibizionista e l’associazione di consumatori Assonabis ha emesso un duro comunicato, spiegando che in questo modo si colpirebbero non i terroristi ma le migliaia di famiglie di contadini che tra le montagne del Marocco hanno nella produzione dell’hashish la propria unica fonte di reddito.
«Non dubitiamo delle buone intenzioni dei promotori – scrive Assonabis nel comunicato – ma invitare a criminalizzare i coltivatori marocchini, che nulla hanno a che vedere col terrorismo, significherebbe condannarli alla fame e sarebbe un terribile errore e la risposta peggiore che dopo gli attacchi di Barcellona potrebbe dare il movimento antiproibizionista, a sua volta vittima di una lunga persecuzione»
Pensare che non acquistare hashish marocchino possa fermare il terrorismo è molto ingenuo – prosegue il comunicato – e questa campagna rischia solo di dimostrarsi cinica e strumentalizzare a scopi interni un dramma internazionale».
Non è la prima volta assoluta in cui la comunità antiproibizionista di una nazione lancia una campagna di boicottaggio. Lo stesso avvenne nel 2006 in Israele quando – ai tempi della guerra contro le milizie libanesi di Hezbollah – chiesero ai consumatori di non acquistare hashish libanese per la stessa ragione invocata dagli spagnoli oggi: non finanziare i terroristi.
Ovviamente la campagna in questione non ebbe alcun successo, e non crediamo che neppure quella spagnola ne potrà avere. L’unico modo possibile per togliere il controllo del controllo delle organizzazioni illegali il mercato delle droghe leggere è sempre lo stesso: legalizzare.