In Parlamento ci sono troppi contrari per sperare nella legalizzazione della cannabis
“Noi giustamente valorizziamo l’alto numero di parlamentari che hanno sottoscritto la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis, ma non dobbiamo dimenticare che la maggioranza dei parlamentari rimane fortemente contraria a questa proposta”, così il senatore Luigi Manconi del Partito Democratico, uno dei più attivi e storici antiproibizionisti del panorama politico italiano, in una intervista rilasciata all’emittente universitaria Radio Cusano Campus.
Secondo Manconi, la maggioranza dei parlamentari “rifiuta un dibattito razionale sulla cannabis, ed è contraria per motivazioni emotive e irrazionali. E’ impossibile anche fargli capire un elementare sillogismo: perché sostanze indubbiamente nocive come alcol e tabacco sono sottoposte a un regime di legalizzazione e quindi controllate, vendute e tassate dalla stato e questo stesso regime non può essere applicato alla cannabis che è indubitabilmente meno nociva?” A questa domanda semplice la maggioranza dei parlamentari non sa o non vuole rispondere”.
La maggioranza dei parlamentari, innanzitutto i cattolici di centro e tutta la destra, secondo Manconi ragiona ancora in termini non razionali, credendo che legalizzare significhi incitare i giovani a consumare hashish e marijuana. “Una giustificazione assurda, non capiscono che è proprio con il proibizionismo che la cannabis è liberalizzata, essendo disponibile in ogni luogo, a tutte le ore ed anche per i minori, mentre con la legalizzazione il suo commercio potrebbe essere regolamentato e controllato”.
Insomma, le parole di Luigi Manconi sembrano preannunciare un inter tutto in salita per la proposta di legge per la legalizzazione, la cui discussione è stata pochi giorni fa è calendarizzata dal parlamento. Nonostante le oltre 220 firme da parte di parlamentari e senatori di vari schieramenti politici (principalmente provenienti da M5S, Sel e Pd), l’obiettivo di trovare una maggioranza parlamentare appare ancora lontano.