In giro per il mondo con la bici elettrica
Finora non era ancora venuto in mente a nessuno, ma non si deve essere per forza degli atleti per approfittare delle sensazioni provocate da un viaggio in bicicletta! Marco, ventiseienne che da 7 anni gestisce un’agenzia di comunicazione a Milano, sceglie di prendersi una pausa dalla vita di sempre e di dedicarsi a un tour dell’Italia prima, e del Mondo poi, in sella alla bicicletta elettrica. In questa intervista potrete scoprire di più su com’è nato il progetto e perché no, farvi venire un’idea alternativa per programmare il prossimo viaggio. Al momento della nostra chiacchierata su Skype, Marco si trova a Napoli dopo 9 giorni di viaggio, iniziati da Milano, durante i quali ha percorso la costa occidentale dell’Italia.
E’ la prima volta che ti lanci in un’avventura di questo genere?
No, ho sempre avuto il pallino dell’avventura, mi ha sempre affascinato, però non avevo mai pensato a una cosa così ambiziosa. Tempo fa, avevo la passione per la mountain bike e il cross country e per sfizio ho comprato una bicicletta da corsa e così mi sono reso conto delle potenzialità della bicicletta e di quanto sarei potuto andare lontano con poca fatica e spesa. Solo qualche settimana dopo l’acquisto della bicicletta, senza organizzare nulla, sono partito diretto verso Barcellona. Durante questo viaggio avevo prestabilito di pedalare finché me la sentivo fermandomi a dormire nei campeggi sulla strada. Quest’esperienza mi ha motivato molto perché mi ha permesso di conoscere moltissime persone e nel giro di una settimana ho raggiunto Barcellona. L’anno successivo, reduce da quest’esperienza estremamente positiva ho deciso di intraprendere un’avventura più impegnativa alla volta di Oslo. Questa volta ho cercato di rendere la cosa più ufficiale e permettere ai miei amici e agli interessati di seguirmi attraverso un sito internet che aggiornavo costantemente e che mi ha permesso di avere anche qualche piccolo sponsor. Il viaggio verso Oslo è durato venti giorni e in questo caso per l’alloggio mi sono affidato al couchsurfing che mi ha permesso di ampliare notevolmente le mie conoscenze. Dopo l’avventura di Oslo pensavo di essere soddisfatto e non avevo pianificato nessun’altra avventura ma la voglia di viaggiare e la fantasia non si sono fermate e così mi è venuta l’idea per questo nuovo progetto. Ho inviato immediatamente 10 mail a diversi sponsor e il giorno dopo avevo già tre risposte positive.
Perché bicicletta elettrica?
L’idea della bicicletta elettrica mi sembrava una buona idea per incentivare gli sponsor, vista sia la novità del prodotto, sia l’esclusività del progetto che nessuno prima d’ora aveva mai intrapreso. Mi è sembrato un ottimo mezzo per promuovere la cultura dei trasporti alternativi e allo stesso tempo un’opportunità personale per testare questo mezzo di trasporto.
Perché hai scelto di cominciare dal tour dell’Italia?
Premettendo che non sono un ciclista e che pratico questo sport per passione, ho scelto di cominciare con un tour italiano per rodare la bicicletta in un territorio morfologicamente articolato che può rendere l’idea dei pericoli e mettermi in guardia dagli inconvenienti che potrei trovarmi ad affrontare durante il tour intercontinentale. Inoltre per il tour mondiale saranno necessari molti più sponsor e risorse e il giro dell’Italia mi permetterà di conoscere e di farmi conoscere da diverse realtà che potrebbero interessarsi al mio progetto.
In che modo hai preparato il viaggio in Italia?
A livello fisico non sono particolarmente allenato, pratico ciclismo per hobby e per avventure come questa! Per quanto riguarda l’organizzazione tecnica invece, sono riuscito a mettere in piedi il viaggio in un mese. L’importante quindi è essere pronti all’avventura! Insieme allo sponsor siamo stati appoggiati dal comune di Mandello del Lario nel quale abbiamo organizzato un evento precedente la partenza per promuovere l’iniziativa.
Durante gli spostamenti ti servi continuamente della pedalata assistita?
Bisogna considerare che la mia bicicletta elettrica carica pesa circa 50kg e non è possibile accendere e spegnere il motore durante la marcia, quindi la batteria resta continuamente accesa e in base a quello che posso dare io fisicamente, diminuisco la potenza del motore in modo da salvaguardare la durata della batteria.
Come ti sei organizzato per gli alloggi?
Anche in Italia sto sfruttando il couchsurfing e ho trascorso qualche notte in B&B che mi hanno offerto l’alloggio in cambio della visibilità per la loro attività all’interno del progetto.
Il tuo blog è costantemente aggiornato con le tipicità culinarie delle terre che attraversi, una passione personale?
Ho ritenuto necessario trovare un tema di base che mi accompagnasse durante questo tour e considerata l’unicità delle tradizioni culinarie nostrane, mi sembra d’obbligo abbinare ad ogni tappa i prodotti tipici della zona in cui mi trovo. Nessun paese al mondo presenta tanti sapori diversi e caratteristici a distanza di pochi chilometri tra loro. Questo tour dei sapori sarà poi l’elemento d’interesse del tour Mondiale, infatti, l’obiettivo sarà appunto di esportare la nostra cultura culinaria in giro per i continenti e di potermi confrontare con quella altrui
Parlaci del giro del mondo e dell’itinerario, hai già in mente un programma preciso?
C’è già un’idea generale ma per i dettagli serve ancora tempo in quanto ci sono ancora cose, soprattutto per quanto riguarda il percorso, che devono essere definite. In linea generale cercherò di toccare tutti i continenti a parte l’Africa, a causa delle difficoltà che incontrerei per ricaricare la bicicletta, cercando di attraversare anche i paesi a rischio come Iraq, Palestina.
Quanto coraggio ci vuole ad abbandonare l’agenzia di comunicazione che hai aperto da 7 anni per intraprendere un’avventura di questo genere?
Sarei matto forse a non approfittare di quest’opportunità e di questo progetto per fare il giro del mondo, è un’occasione che non ricapiterà facilmente, quindi mi sento di doverla cogliere al volo. Penso che sia il momento giusto della mia vita e in ogni caso la mia agenzia rimarrà attiva grazie ai miei collaboratori che ritroverò al mio ritorno.
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Se vi è già passato per la mente di intraprendere un’avventura simile, vi consiglio di prendere coraggio e provare a metterla in pratica perché è un’esperienza che merita di essere vissuta… e sono solo all’inizio del tour!
Per seguire il tour di Marco: www.ebikeworldtour.com