In centro a Parigi e nelle grotte andaluse: due esempi dell’edilizia in canapa in Europa
Nel raffinato centro di Parigi o nelle selvagge grotte andaluse, la canapa fa bella mostra di sé nei contesti più disparati adattandosi perfettamente all’ambiente che la circonda. Portando in dote la salubrità e il confort per le persone che la abitano e il benessere per l’ambiente che la ospita sia durante le fasi di lavorazione sia durante la vita dell’edificio, sequestrando la stessa CO2 che l’edilizia tradizionale produce in enorme quantità.
Nel capoluogo francese si trovano due palazzi in canapa e calce costruiti tra il 2012 e il 2013, l’una con struttura portante in cemento armato e l’altra in travi di acciaio. Sono esperimenti interessanti non solo per provare le qualità termiche, acustiche e meccaniche della canapa, ma anche per valutare il materiale nei contesti urbani in un confronto stilistico e prestazionale con le costruzioni circostanti. Nel centro di Parigi, l’edificio in canapa calce ritratto nella foto accanto è progettato dallo studio Atelier D. Si trova in rue Bourgon 3, nel 13esimo arrondissement. Ottenendo la certificazione Effinergie BBC (Bâtiment Basse Consommation) ha dimostrato che un materiale a bassa energia incorporata come la canapa è in grado di soddisfare facilmente le esigenze di alti rendimenti energetici nelle costruzioni. Nel 18esimo arrondissement, in rue Myrha 37, si trova l’edificio in canapa calce con struttura in acciaio (nella foto a sinistra). Il cantiere è parte di un programma di edilizia sociale, contiene 4 alloggi su 6 piani e un locale per attività commerciali. Il progetto è dello studio North by Northwest Architectes ed è il primo edificio residenziale francese con struttura in acciaio e tamponamenti in canapa calce. Al test di coesistenza fisica dei due materiali si aggiunge una prova del linguaggio architettonico proprio della canapa calce. In Spagna invece il composto di canapa e calce è stato utilizzato per la ristrutturazione delle antiche abitazioni spagnole scavate nella roccia, le cosiddette cuevas. Nella provincia di Granada, così come in tutta la regione iberica, esistono molti esempi di abitazioni di questo tipo che resistono al tempo in una simbiosi con il ventre della terra. Il recupero e il mantenimento di queste abitazioni richiede tecniche adeguate per conciliare comfort, sicurezza e preservazione delle caratteristiche architettoniche.
Queste due ristrutturazioni di cuevas in provincia di Granada sono state eseguite con materiali naturali e tecniche artigianali. Lo stile organico delle abitazioni vernacolari è interpretato con differenti pose a secco e a umido di canapa calce su corpi di fabbrica in grave stato di degrado. I progetti sono dell’architetto tedesco Monika Brümmer, che ha fondato a Granada la Cannabric per produrre sistemi costruttivi e isolanti in canapa calce e altri materiali naturali. Il prodotto Cannabric è un blocco da costruzione bioclimatica in grado di reggere carichi strutturali. La fibra di canapa è il componente principale e la costruzione di muri portanti in Cannabric può realizzarsi su tre livelli.