L’importanza della qualità dell’acqua nelle piante di cannabis
Le piante di cannabis crescono meglio quando l’acqua è distribuita in modo uniforme e per un periodo di tempo controllato per evitare l’irrigazione insufficiente e la saturazione eccessiva.
Mentre la quantità di acqua che riceve ogni pianta di cannabis è importante, lo è anche la qualità di quell’acqua.
Le piante di cannabis richiedono una fornitura costante di acqua pulita e affidabile.
L’acqua fornisce nutrienti alle piante, ma può anche fornire contaminanti dannosi. Anche l’acqua del rubinetto, apparentemente sicura per il consumo umano, potrebbe non essere idonea per le piante di cannabis. I contaminanti presenti nell’acqua possono includere minerali duri come ferro, manganese, piombo, rame o zinco, che possono portare tutti a gravi conseguenze alle piante.
L’acqua non trattata può anche introdurre altri elementi pericolosi nell’ambiente di coltivazione inclusi erbicidi, pesticidi, funghi e batteri.
Per ovviare a questo, entra in gioco la filtrazione dell’acqua tramite appositi sistemi che riducono i rischi che questi contaminanti possono rappresentare per la qualità delle piante e del raccolto in genere.
Nel campo dell’agricoltura e della fertirrigazione si sono fatti grandi progressi sui sistemi di irrigazione intelligenti, in grado di raccogliere dati in tempo reale da sensori remoti all’interno delle colture. Con questi strumenti di gestione intelligente si può ridurre lo spreco d’acqua e mantenere la qualità del raccolto. I sensori remoti possono monitorare e raccogliere automaticamente una moltitudine di parametri, consentendo così ai coltivatori di apportare rapide modifiche in tempo reale per garantire che tutte le piante siano fertirrigate in maniera ottimale.