La bioplastica di canapa per imballaggi ecosostenibili
Ridurre i rifiuti è necessario per far fronte alla minaccia climatica che caratterizza la nostra epoca. Gli imballaggi in canapa biodegradabili limiterebbero l'impatto ambientale dettato da quelli in plastica
Dalla breve vita e l’ingente consumo, gli imballaggi in plastica sono tra i prodotti che generano più rifiuti in assoluto. La canapa, da cui si ricava una bio plastica altamente ecosostenibile, potrebbe rivoluzionarne il mercato ed invertire questa tendenza suicida.
L’imballaggio in canapa arriva dalla Western University in Canada e, secondo i ricercatori, potrebbe sostituire la confezione fatta in plastica tradizionale di una vasta gamma di prodotti.
Il progetto è stato guidato da Elizabeth Gillies, professoressa presso il dipartimento di ingegneria chimica e biochimica dell’Università e da Aaron Price, professore di ingegneria meccanica e dei materiali, che, in collaborazione con CTK Bio Canada, un’azienda di ricerca, sviluppo e produzione di tecnologia pulita, hanno realizzato questo prodotto biodegradabile.
IMBALLAGGI IN BIOPLASTICA DI CANAPA: UN MATERIALE CHE NASCE DAGLI SCARTI
La parola d’ordine della sperimentazione è economia circolare infatti il materiale sviluppato nasce dagli scarti della lavorazione della canapa: gli steli della pianta. Una risorsa quindi completamente gratuita che altrimenti verrebbe buttata.
Come raccontato dallo studio pubblicato sul The Journal of Polymer Science, la Gilles e il suo team hanno utilizzato polvere di stelo di canapa macinata come riempitivo durante la produzione di imballaggi. Canapa che, secondo la professoressa: “funziona perfettamente da rinforzo per i materiali – perché – più forte e più malleabile di molti altri biomateriali”.
A test effettuati, il biomateriale ottenuto, sebbene non abbia le stesse proprietà meccaniche della plastica per gli imballaggi, è stato giudicato positivamente perché si avvicina alle qualità ricercate e, soprattutto, è degradabile.
Economicamente invece, la bio plastica ricavata ha costi di produzione più elevati rispetto alla plastica derivante dai combustibili fossili, ma il miglioramento tecnologico previsto fa sperare in una rapida ottimizzazione e riduzione dei prezzi.