Il tessuto sostenibile che viene dagli scarti degli agrumi
Due ricercatrici del Politecnico di Milano (POLIMI) sono riuscite a produrre un filato da cui si origina un tessuto, OrangeFiber, con proprietà simili a quelle dei tessuti tradizionali.
La prima parte della trasformazione degli scarti degli agrumi avviene in Sicilia e grazie al lavoro di brand building, comunicazione e marketing, Orange Fiber è oggi riconosciuto in tutto il mondo come tessuto sostenibile, innovativo e di alta qualità per la moda.
Negli ultimi cinquant’anni, l’aumento del consumo di cibo processato ha portato alla produzione di enormi quantità di sottoprodotti alimentari – non più commestibili – che devono essere smaltiti a scapito delle risorse naturali.
Cogliendo un’opportunità dove altri vedevano solo un problema, OrangeFiber ha sviluppato un processo industriale virtuoso che permette di ridurre gli sprechi e l’inquinamento, trasformando i sottoprodotti dell’industria agrumicola in una nuova risorsa per il mondo della moda.