Il suono made in Ram Records
Negli anni Novanta di turbinio e ascesa del suono jungle/drum’n’bass, fra la moltitudine di label che infiammarono e portarono all’ascesa questo suono, la Ram Records segnò sicuramente i solchi e i club in una maniera indelebile.
Nata nel 1992 dai neuroni del leggendario Andy C, aiutati da quelli del caro Ant Miles, la Ram Records si distinse dall’inizio per la sua doppia attitudine: da una parte l’intensa produzione di solchi (oggi tramutata in cd e digital version) e dall’altra le famigerate serate nei club inglesi (ed ora in quelli di tutto il globo); un’etichetta messa su con 1.000 sterline e trasformando un garage in studio di produzione.
La politica in Ram si è sempre basata sul concetto di libertà, di musica fatta per passione, fuori da qualsiasi vincolo che si poteva trovare nei circuiti delle major, più attente ai denari e a concepire il suono del momento.
Piombò nel mercato pioneristico della jungle proprio nel 1992, con l’ep Sour Mash prodotto da Andy C, oggi uno dei dj sinonimo assieme a pochi altri del suono drum’n’bass made in Uk.
L’anno di ribalta per la Ram Records e per gli uomini che la sostenevano, fu però il 1993, quando grazie alla creatura Origin Unknown e alla loro Valley of Shadow, arrivarono a vincere il premio di Best Hardcore Tune agli Hardcore Dance Awards. Segnarono altre tappe importanti, forti anche di un passaggio che si viveva in quegli anni fra la jungle e la drum’n’bass e le produzioni concepite dalla creatura Moving Fusion, che, a partire dal 1996, stordirono i sensi delle teste sfasate amanti di questo suono. Probabilmente, nel periodo a cavallo fra la fine degli anni ‘90 e i primi anni del 2000, rimase l’unica fiaccola accesa del mercato drum’n’bass, imponendosi sulla scena sia come miglior etichetta e sia come volano per infiammare i club; leggendari i racconti e gli aneddoti delle serate “The End”, andate avanti fino al 2008 o quelle concepite al Fabric di Londra, che ancora oggi spezzano la monotonia del mainstream. A livello di produzioni, tornarono alla ribalta con quella che oggi rappresenta poi la new school drum’n’bass e cioè la chiave di svolta per una cultura che aveva perso la via maestra; i lavori di Sub Focus e Chase & Status segnarono la rinascita della d’n’b inglese e l’ennesimo colpo giusto per Andy C della Ram Records.
Attiva ancora oggi, con quasi 22 anni di storia, rappresenta una delle realtà drum’n’bass più solide fra le label inglesi, capace di non impantanarsi in loop senza uscita e con una lungimiranza per il free sound che ha sempre ripagato. Oltre allo storico e già citato Sour Mash Ep di Andy C del 1992, consiglio l’ascolto di The Beginning ep del 1999, fuori dalla creatura Moving Fusion, fino ad arrivare ai più recenti X Ray – Dimension Ep Vol.1 e alla succulenta Andy C Nightlife 4.
Per chi invece, volesse documentarsi in maniera più approfondita, sulla storia dell’etichetta, c’è un intenso documentario radio prodotto dalla BBC Radio 1: 1992 – 2012 – Twenty Years of Ram Records.
Francesco Cristiano – www.ciroma.org