Il modello della scuola biofila è un successo
A quasi tre anni dalla sua inaugurazione, la scuola biofila di Gressoney-La-Trinité, in Valle d’Aosta, continua a dimostrarsi un modello encomiabile. La struttura, prima nel suo genere in Italia, è stata realizzata nel 2019, tramite la riqualificazione con fondi UE dell’unico edificio scolastico del paese, ed è stata realizzata interamente in canapa e sughero. L’aspetto più interessante del progetto non è però la struttura in sé. L’istituto propone, infatti, dei metodi di insegnamento alternativi che promuovono la connessione con la natura, un fattore che, secondo i ricercatori dell’Università della Valle d’Aosta, influisce positivamente sulla salute mentale degli studenti.
Tra le innovazioni adottate dalla struttura vi è, per esempio, la ridefinizione dello spazio all’interno delle classi. Il professore, infatti, non insegna più da una cattedra, come nelle altre scuole, ma da un banco in mezzo a quelli degli studenti, dotati di rotelle per agevolare diverse modalità di lavoro e apprendimento. Nelle aule è inoltre costantemente riprodotto il suono dell’acqua che scorre, un espediente per rendere gli ambienti più rilassanti ed immersivi. Infine, l’illuminazione è fornita da lampade a luminosità adattiva, che variano la propria luminosità in modo da riprodurre sempre la luce naturale.
“Il nostro studio – ha affermato Giuseppe Barbiero, ricercatore presso l’Università della Valle d’Aosta – dimostra che il contatto con la natura migliora la capacità di concentrazione dei bambini. A scuola lavorano e si stancano ed è assolutamente normale. Come aiutarli a recuperare dalla fatica mentale? Qui entra in gioco la Natura. Il semplice contatto con un ambiente naturale rende più rapida ed efficiente la rigenerazione dell’attenzione diretta e sostenuta. Quando si passa da una lezione svolta in un’aula convenzionale a una lezione svolta all’aperto i tempi medi di soluzione nei test di attenzione si riducono di oltre il 50% e migliora anche l’efficienza con un 13% in più di risposte corrette.”