Il Rototom Sunspalsh festeggia i 50 anni d’indipendenza della Giamaica e le origini della musica reggae
Nella splendida cornice spagnola di Benicassim, una graziosa località di mare nella costa est della spagna, si è svolta la 19° edizione del Rototom Sunsplash, qui per la sua 3° edizione. Purtroppo in Italia ci hanno privato anche di questo fantastico evento, ma fortunatamente la spagna ha deciso di adottarlo e il festival continua a vivere…
L’aria che si respira è davvero indescrivibile, la musica è il filo conduttore di una serie di relazioni e stati d’animo che difficilmente trovi nella quotidianità. La gente, arrivata al Sunsplash da ogni parte del mondo, è talmente in sintonia e disponibile al dialogo ed al confronto che sembra quasi che le differenze linguistiche e culturali siano nulle.
Ad aprire la settimana di concerti è Derrick Morgan, nonostante qualche acciacco ha sostenuto uno spettacolo di circa un’ora e mezza con una vitalità non indifferente. Tra i vari brani come I found a queen, In my heart, It’s true my Darling, The conquer l’artista ricorda con grande entusiasmo l’anniversario dei 50 anni di reggae music lasciandosi scappare qualche passo di danza. A seguire il mitico Beres Hammond ha continuato ad infuocare il palco del Rototom per lasciare il posto alla famosa famiglia giamaicana, Morgan Heritage, che è riuscita a creare un’atmosfera davvero unica di pace e armonia. Un’ottima serata per iniziare il festival…
Durante la giornata le attività in programma sono tante e varie, insomma il rischio di annoiarsi non è proprio messo in conto! Si possono seguire i corsi dell’African Village sulla cucina, danza, musica e cultura Africana; o seguire le attività dell’area Vivere l’Energia suddivise secondo un programma settimanale che copre quasi tutta la giornata, tra le tante: yoga, meditazione, terapia olistica e naturale, risoterapia etc.
Altra zona altamente frequentata è il Rototom Circus, ovvero lo spazio dedicato alla giocoleria con artisti di tutti i tipi. Accanto il Magico Mundo, la zona per i bambini, in cui diverse sono le attività in programma per far divertire i piccoli che non si sono lasciati mancare niente. Un ottimo modo per dare la possibilità alle famiglie, che si sono presentate numerose, di raggiungere il festival e di poterlo vivere appieno. Tra le tante attività organizzate, la musica, gli stand, i dibattiti e le conferenze, presso la Reggae University o il Foro Social, e le persone, che rendono speciale il festival, i giorni sono letteralmente volati!!
Tra i vari servizi offerti dal festival anche la navetta che lo collega alla Sunbeach, spiaggia in cui è allestita una consolle e dove è possibile partecipare ad altre attività tra un tuffo e un sorso di birra.
Al calar del sole l’appuntamento è nel Main Stage, e a seguire, nell’area Dancehall dove diversi artisti di alto spessore si sono susseguiti tra cui Giuliano Palma & the Bluebeaters, Etana, Jah Mason, Bass Odisssey, Barrington Levy, Steel Pulse, RDX, Ricky Trooper, Black Chiney, Tanya Sthepens, Alpha Blondy, Zion train, Marcia Griffiths con Andrew Tosh & Ky-maney Marley, la queen of reggae con i due noti figli d’arte, spettacolo! In gran forma e con un vestito dai colori jamaicani apre il live con la magica “Get up, stand up!”, continua con canzoni che ci portano indietro nel tempo, agli albori della reggae music come Natural mistic, Fell like jumping…
A metà live ecco comparire Andrew Tosh che ci delizia con la canzone del padre, Legalize it. Dulcis in fundo è Ky-Mani Marley a salire sul palco portando con sé good vibes che infuocano la folla. Immancabile “Get up, Stand up” cantata da questi tre artisti in combination… Un momento magico che ha unito le seconde generazioni della musica reggae con le prime per creare così una perfetta sintonia e regalarci uno show mozzafiato.
La zona dub è stata una delle aree preferite durante la notte, anche qui artisti di grande spessore si sono esibiti per concludere nel migliore dei modi con gli Iration Steppas.
Posso dire che l’organizzazione è stata impeccabile e che grazie all’ampio programma, non solo musicale, la partecipazione al Rototom è stata molto più intensa e sicuramente emozionante. Una settimana in questo piccolo mondo è indubbiamente un’esperienza da aggiungere al proprio bagaglio culturale, il clima che si respira è unico, l’armonia e il rispetto per altri rende il Sunsplash un piccolo paradiso tinto di rosso, verde e giallo…