Il più grande convegno virtuale sugli psichedelici e gli eventi da non perdere mentre restiamo a casa
L’emergenza Covid-19 va assumendo proporzioni sempre più globali e prolungate. Le inevitabili ricadute vanno interessando anche le attività della comunità psichedelica internazionale, comunque impegnata a consolidare il percorso di riscoperta e rilancio a tutto campo di queste sostanze. Lo streaming sul web sta anzi offrendo nuove opportunità in tal senso, riuscendo spesso a raggiungere un pubblico più ampio e attento. E stimolando riflessioni e considerazioni di ampio respiro, importanti in queste situazioni di isolamento forzato. È il caso del tributo (anche via Facebook) riservato all’etnobotanico visionario Terence McKenna nel ventesimo anniversario della morte (3 aprile 2000), meticolosamente curato dalla McKenna Academy e dalla Psychedelic Society di San Francisco. Nel primo dei tre fine settimana previsti (l’ultimo in programma è quello del 18 aprile) le discussioni hanno coinvolto vari addetti ai lavori con alle spalle rapporti professionali e affettivi con Terence, facilitati dal fratello Dennis, etnofarmacologo e pioniere degli usi terapeutici degli allucinogeni.
Inevitabilmente la discussione si è presto spostata sull’attuale scenario globale alle prese con il Covid-19, sottolineandone le opportunità positive da mettere in atto una volta superata la tragedia dei morti e dei contagiati. Secondo Bruce Damer, scienziato e futurista, si tratterebbe anche di un chiaro messaggio da parte di Gaia, madre terra, per invitarci a ripensare drasticamente l’attuale modello di sviluppo consumista e capitalista, per ristabilire invece l’empatia e i contatti umani, soprattutto quelli faccia a faccia e non puramente online. Da qui, legandosi direttamente al pensiero di Terence, è emersa l’urgenza di operare una sintesi delle potenzialità umane e abbracciare nuovi piani di consapevolezza anche tramite l’uso accorto degli psichedelici. Ha rincarato la dose Luis Eduardo Luna, esperto e autore colombiano soprattutto nell’ambito dell’ayahuasca, secondo il quale il post-pandemia va affrontato in quanto catalizzatore di cambiamento verso un rapporto più simbiotico tra natura e umanità, riservando maggior rispetto e attenzione alle piante-medicina – anzi, piante come maestre di vita – quali ayahuasca, funghi magici e derivati psichedelici.
Posizioni che hanno trovato ampio riscontro nella chat che accompagnava il livestreaming, insieme alle immancabili domande finali indirizzate ai vari interlocutori. Nella prima giornata erano “presenti” circa 5600 persone letteralmente da ogni parte del mondo, e circa la metà nelle due sessioni successive. Per l’occasione è stato anche diffuso il video inedito, di una sorta di chiacchierata informale ma assai stimolante di Terence sui prati dell’Esalen Institute, forse ancor più gustoso perché di qualità amatoriale, trattandosi di oltre 30 anni fa. Il tributo si è trasformato così un messaggio di speranza e partecipazione condensato via internet, non soltanto per superare la noia da isolamento, bensì per rilanciare questioni di fondo che riguardano tutti noi. Rallentare la crescita industriale, puntare a uno sviluppo eco-sostenibile, sperimentare nuovi modelli collaborativi: pratiche da recuperare e/o attivare con urgenza e su ampia scala, ambiti in cui la cultura e la scienza psichedelica hanno svolto, e continueranno a svolgere, un ruolo chiave.
C’è da scommettere che analoghe dosi di speranza e collaborazione continueranno a sgorgare dagli altri eventi pubblici sulla psichedelia già programmati, ora passati giocoforza al virtuale. A partire dalla prossima puntata di questo tributo sui generis, con una conversazione tra Dennis McKenna e il noto micologo Paul Stamets, che da tempo va diffondendo il mantra dei funghi (non solo quelli del genere Psilocybe) come agenti di salvezza per il pianeta e la specie umana. A seguire, il Psychedelic Liberty Summit, organizzato dal Chacruna Institute per il 25 e 26 aprile San Francisco, che si svolgerà completamente sul web alla tariffa unica di 100 dollari. Si tratta di un evento assai atteso, che ora si propone come “il più grande convengo virtuale sugli psichedelici mai organizzato al mondo”. Previsti oltre 70 relatori e decine di tavole rotonde sugli aspetti legali, politici e culturali del rinascimento psichedelico in corso, tra cui: i primi successi della decriminalizzazione in corso in Usa, con gli attivisti di Denver e Oakland che aggiorneranno sulle relative implementazioni; gli sviluppi della psicoterapia coadiuvata dagli psichedelici, con nuovi programmi di training e opzioni per garantire massima inclusività; salvaguardia e rispetto del punto di vista delle popolazioni native di fronte alla globalizzazione dell’ayahuasca.
Anche la Maps ha tramutato in webinar la serie Psychedelic Science 2020, finalizzata soprattutto agli aggiornamenti sulle ricerche scientifiche. Psychedelics Today propone delle apposite sessioni gratuite sull’ubiquo Zoom: dalle responsabilità e protocolli da rispettare nell’uso delle sostanze quando si è in quarantena a Mitchell Gomez, direttore di DanceSafe, che invita a rimandarne del tutto l’utilizzo, onde evitare potenziali corse urgenti dal medico o al pronto soccorso.