La storia comincia su un pianeta lontano e sconosciuto ai terrestri, dove le persone che lo abitano vivono la loro esistenza in armonia con sé stessi e con la natura. Gli abitanti di questo pianeta, dopo aver capito la decadenza dell’era industriale, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l’epoca dello sfruttamento. Come ogni anno, sul pianeta viene convocata un’assemblea plenaria. Ordine del giorno: inviare qualcuno sulla Terra per controllare a che punto sia arrivato il processo evolutivo. Mila si offre volontaria per il viaggio.
Calata nella Parigi degli anni novanta, Mila si ritrova disorientata dalle abitudini non sostenibili degli umani. Ma è qui che incontra Max, primario di medicina, con il quale intratterrà un rapporto mutuale per tutta la durata della storia. Il film si serve del linguaggio della comicità per muovere una critica alla civiltà industriale, all’assurdità della burocrazia e allo sfruttamento senza freni delle risorse, portatore di diseguaglianze, inquinamento, senso di vuoto e, in genere, di un abbassamento della qualità della vita in favore di un benessere apparente.
a cura di Maurizio Bongioanni
