Il PD si riscopre proibizionista
Arriva da un deputato del PD vicino a Bonaccini la nuova proposta di inasprire le pene per le droghe leggere, anche nei casi di lieve entità
Come la Lega e Fratelli d’Italia, il PD chiede pene più severe per le droghe leggere, anche per i casi di lieve entità. Anzi peggio, perché la proposta del PD chiede pene addirittura più alte di quelle chieste da un disegno di legge molto simile proposto dal governo Meloni.
Mentre prende corpo l’ipotesi che la nuova proposta, arrivata da un fedelissimo di Bonaccini, sia stata fatta in opposizione alle dichiarazioni della segretaria Schlein che si è dichiarata a favore della legalizzazione, resta un fatto: il PD, che dovrebbe rappresentare la sinistra, si accoda alle richieste della destra in tema stupefacenti, mentre in tutto il mondo si cercano di seguire le indicazioni che da anni arrivano da ONU e OMS e chiedono di mettere fine alla guerra alla droga, che non ha portato nessun risultato positivo.
Anzi: le mafie continuano a fare affari d’oro con gli stupefacenti mentre le carceri si riempiono di semplici consumatori o piccoli spacciatori in un corto circuito giudiziario che continua senza sosta da quando l’occidente ha sposato la linea della Guerra alla droga.
PD E STUPEFACENTI: PIÙ A DESTRA DELLA DESTRA
La proposta, composta da un solo articolo, è questa: “Al comma 5 dell’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti 309/90 (quello cioè che punisce fatti di lieve entità) le parole: ‘da sei mesi a quattro anni’ sono sostituite dalle seguenti: ‘da due a sei anni'”. Il governo più a destra nella storia della Repubblica nella sua proposta aveva chiesto un massimo di 5 anni.
Senza volere tenere conto di un fatto: secondo la nuova relazione del Dipartimento delle politiche antidroga già oggi un detenuto su tre è in carcere per la violazione del testo unico sulle sostanze stupefacenti, la stragrande maggioranza dei quali sono consumatori o piccoli spacciatori.
La firma alla proposta di legge è quella di Andrea De Maria, deputato del PD e responsabile di Energia Popolare, il movimento lanciato da Stefano Bonaccini che scegli dunque di spostarsi più a destra della Lega e di Fratelli d’Italia per smarcarsi dalle posizioni di Elly Schlein.
“Ci tengo a sottolineare che la proposta non è “proibizionista” ma mira a rendere più efficace il contrasto allo spaccio di droga – risponde alle critiche De Maria – Per le droghe leggere peraltro sono per la depenalizzazione ed ho sottoscritto lo scorso anno la relativa proposta di legge”, riporta Il Manifesto, sottolineando però che: “Evidentemente però non maneggia molto bene la materia, l’on. De Maria” e riportando il commento di Leonardo Fiorentini di Forum droghe: “Depenalizzare significa l’esatto contrario e bisogna invece lavorare per un governo sociale del fenomeno, anche attraverso la regolamentazione legale. Il resto si chiama proibizionismo”.