Il Parlamento greco ha approvato la produzione di cannabis a scopi terapeutici
La misura era già stata annunciata alcune settimane fa e da venerdì è diventata ufficiale. Il Parlamento di Atene ha approvato a larga maggioranza la legge che autorizza la produzione di cannabis all’interno del territorio dello stato e prevede anche la possibilità dell’esportazione verso gli altri paesi.
La legge è stata approvata con i voti non solo del partito di sinistra che guida il governo di Alexis Tsipras, ma anche dei partiti di centro. Ad essersi opposti sono stati solo il partito conservatore “Nuova Democrazia”, che ha dichiarato di non contestare l’utilizzo terapeutico della cannabis ma di ritenere scritta male la legge, e il partito comunista KKE, che ha accusato il governo di aver approvato una norma che apre le porte alle multinazionali straniere della cannabis.
La legge autorizza le imprese locali ed estere ad aprire centri di produzione di cannabis (e di medicinali derivati) sul suolo dello stato, destinati non solo al consumo interno ma anche all’esportazione. Una misura che secondo il governo genererà investimenti «stimabili tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro». Il viceministro dell’Agricoltura, Yannis Tsironis, ha dichiarato che diverse aziende canadesi e israeliane hanno già mostrato il loro interesse all’apertura di centri produttivi in Grecia.
Anche l’importante sito economico americano Bloomberg ha parlato della svolta cannabica greca, sottolineando come nel giro di pochi anni potrebbe creare migliaia di nuovi posti di lavoro, contribuendo a dare nuove prospettive ad uno stato ancora oggi alle prese con il più alto tasso di disoccupazione nel continente europeo.