Il ministero della Salute vieta oli e concentrati di cannabis terapeutica? L’allarme dei malati
Una circolare strana, con diversi errori e in buona sostanza sconclusionata, è quella emessa dal ministero della Salute sulla cannabis terapeutica. Come se servisse fare nuova confusione su di un settore che già per come è ordinato rende l’approvvigionamento medico una corsa ad ostacoli per tanti malati.
La circolare, emessa il 23 settembre, apparentemente dichiara non legali le preparazioni di olio e capsule a base di cannabis terapeutica (ovvero le forme più frequenti di utilizzo di cannabis terapeutica) nonché la spedizione dei preparati medicinali dalle farmacie direttamente ai pazienti, imponendo il ritiro diretto da parte del malato.
Il documento, firmato dal nuovo direttore generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico Achille Iachino, contiene oltretutto diversi errori, come il passo in cui si afferma che le resine e gli oli di cannabis non sono inseriti nella tabella dei medicinali ma in quella degli stupefacenti, dimenticando che lo stesso ministero della Salute aveva rettificato questo punto solo pochi mesi fa.
La circolare non ha valore di legge ma è inviata a tutti gli attori del settore; medici, farmacisti ed anche il Comando dei Carabinieri per la tutela della salute. Ragion per cui tra pazienti e farmacisti si è diffuso il legittimo timore che possano seguire controlli, multe ed arresti per chi prepara e distribuisce oli e capsule a base di cannabis. Modalità di utilizzo che sono utilizzate dalla gran parte dei malati, che le preferiscono ai decotti casalinghi in quanto consentano di avere la certezza di dosare la giusta quantità di farmaco.
Per questo Forum Droghe ha lanciato una raccolta firme ed inviato una lettera di richiesta di chiarimenti al ministro della Salute Roberto Speranza, il cui testo è consultabile a questo link.