Il micROORganism di Martin Birzle
Se siete dei lettori affezionati di Dolce Vita, sicuramente non sarà la prima volta che vi imbattete nel marchio Roor e nei suoi innumerevoli prodotti di eccellenza, ma conoscete l’artista che rende possibili le vostre migliori “glass smoking experience”? Ecco a voi l’intervista a Martin Birzle, fondatore della Roor, che ci racconta qualcosa di più sull’azienda e sui suoi straordinari prodotti. L’ultima trovata sono i “Phuncky” Filter Tips che si discostano dai classici bong per dedicarsi agli amanti dei joint, che scopriranno un nuovo modo fresco e igienico di fumare!
Come e quando è nata la tua passione per il vetro? Cosa ti ha colpito principalmente di questo materiale?
È cominciato tutto intorno al 1980, quando, vedendo un amico che soffiava il vetro, mi sono incuriosito e ho iniziato ad apprendere quest’arte manuale. Ero affascinato da questo materiale trasparente e meraviglioso e da come fosse possibile modellarlo mentre era caldo e fluido.
Quando pensiamo ad accessori in vetro per fumare, la prima cosa che ci viene in mente è Roor. Cosa vi rende unici e che valore aggiunto offrite ai vostri clienti?
Produciamo pensando ai nostri clienti quindi prendiamo molto seriamente i loro bisogni e desideri. Negli ultimi 18 anni abbiamo sviluppato l’intera linea insieme a loro ed è per questo che abbiamo così tanti modelli e tecniche differenti. Cerchiamo di soddisfare ogni possibile richiesta tecnica tenendo sempre bene in mente l’estetica legata al lavoro artigianale.
Com’è nata la collaborazione con B-Real e i Cypress Hill? I “Phuncky” Filters Tips sono una loro idea?
La collaborazione è iniziata grazie al mio amico Eric di LA che mi ha dato il contatto. Noi della Roor pensavamo che una band come i Cypress Hill meritasse un pezzo d’arte di alto livello per le sue esibizioni live. Così è nata l’idea del mitico “Roor Excalibur”, che gli abbiamo consegnato personalmente in occasione di un concerto ad Amburgo nel 2010. Loro continuano ad usarlo in autobus e durante i loro tour negli Stati Uniti e lo trattano con massimo rispetto. È un pezzo alto 2,20 metri e di soli 9mm di spessore, si può dividere in 4 parti per assicurarne il trasporto. E’ stato inoltre il prodotto vincitore della High Times Cannabis Cup 2010 di Amsterdam. Per i filtri abbiamo seguito un’idea di B-Real e li produciamo con lo stesso orgoglio e passione del grande Excalibur.
Che rapporto c’è tra Roor e Cypress Hill?
Si tratta di una relazione di fiducia in cui entrambe le parti si sostengono a vicenda in modo meraviglioso. Li ho appunto incontrati poco tempo fa a Los Angeles perché stiamo progettando una linea di bong Dr. Greentumb firmata Roor! Ciò che ci unisce è il modo sofisticato di svolgere il nostro lavoro, condizione fondamentale per tutte le collaborazioni tra musica e vetro. Credo che se un giorno ci sarà un inno ai bong, quello sarà “Hey man come along, take a hit from this bong…” by Cypress Hill.
A che tipo di consumatori avete pensato per i “Phuncky” Filters Tips?
Chiunque ami rollare e sentire il vetro sulle labbra al posto della carta. Inoltre è il regalo perfetto, provatelo.
“Phuncky” Filters Tips VS filtri comuni…
Questa è una questione di gusto e di preferenze personali. I “Phuncky” Filters Tips sono un prodotto di culto. Sono
molto più igienici rispetto a quelli comuni, si puliscono facilmente e si possono riutilizzare per sempre… E sono anche stilosi! Quindi penso che i filtri di carta e i nostri in vetro siano partner perfetti e che per essere preparati bisognerebbe averli entrambi.
Qual è il prodotto più costoso che hai realizzato?
E’ stato il “Ray machine # 1”, realizzato in collaborazione con Bernd Weinmayer e vincitore dell’High Times Cannabis Cup di Amsterdam nel 2011. E’ stato venduto per 100mila euro.
Il bong che troneggia nell’homepage del sito è un’opera d’arte stupefacente, di cosa si tratta nel dettaglio?
Si tratta di una combinazione tra uno scheletro umano e un martello pneumatico, il suo nome è “Bill Drill”. Con questo prodotto, Roor ha vinto l’High Times Cannabis Cup nel 2012 (per la 4° volta di fila). “Bill Drill” è la logica continuazione della serie “Human”. L’obiettivo è quello di creare pezzi unici composti da parti umane e meccaniche, aggiungendo all’aspetto bizzarro un’ottima smoking experience caratteristica dei bong Roor.
Qual è, secondo te, la tua migliore creazione?
Il nome Roor che nasce dalla parola “micROORganism”. Per quanto riguarda il vetro è davvero difficile da stabilire perché ci sono state molte “migliori creazioni” a mio avviso nel corso degli ultimi 18 anni e quindi vi prego di perdonarmi, ma sono un po’ di parte.
Sei un fumatore? Preferisci erba o fumo?
Questo è privato… per ovvie ragioni. Penso che si possano comunque immaginare le preferenze di un ragazzo old school come me.
Lascia un messaggio per i lettori…
E’ meraviglioso sapere quanti fan abbiamo reso felici in tutti questi anni e vorrei ringraziare direttamente tutti per l’affetto. Vorrei anche ringraziare il mio team che mi sostiene in questo progetto.
Enrica Cappello e Giulia Rondoni