Il M5S propone cani antidroga a Montecitorio: l’aula boccia la proposta e se la ride
Non solo la proposta viene bocciata ma i parlamentari se la ridono di gusto durante l’arringa di Arcangelo Sannicandro, deputato di Articolo 1-Mdp, che annunciando la propria contrarietà prende in giro i parlamentari del Movimento 5 Stelle che l’avevano proposta. Stiamo parlando dell’ordine del giorno presentato dalla pentastellata Tiziana Ciprini che proponeva di introdurre i test antidroga a carico dei deputati.
La proposta intendeva introdurre per i deputati l’obbligo di prestarsi a controlli mediante specifici kit antidroga e controlli periodici all’interno del Parlamento con l’ausilio dei cani antidroga. Misure che secondo la Ciprini sarebbero serviti a verificare che «chi si mette alla guida del paese sia idoneo nelle sue capacità fisiche e mentali».
La mozione del M5S prendeva spunto dall’inchiesta pubblicata qualche mese fa dalla rivista Millennium, che aveva provato la presenza di tracce di cocaina all’interno delle toilette della Camera, e proprio citando gli effetti della cocaina descritti nell’articolo pubblicato sulla rivista Sannicandro ha provocato l’ilarità dell’aula: «Distacco dalla realtà, senso di onnipotenza, iperattività, attacchi di collera, pensiero incoerente, riduzione della capacità autocritica, egocentrismo…ma di chi stanno parlando del gruppo dei Cinque Stelle?».
Sannicandro non è nuovo a uscite infelici, si tratta infatti dello stesso parlamentare che lo scorso anno annunciando il suo voto contrario al taglio dello stipendio dei deputati disse:«siamo rappresentanti del popolo noi, non siamo mica dei metalmeccanici», scatenando un vespaio di critiche.
A parte le inqualificabili uscite del deputato di Mdp, rimane il dato generale: l‘aula continua a rifiutarsi di sottostare agli stessi controlli che sono stati imposti a intere categorie di lavoratori ed operai, ovvero i test antidroga sul luogo di lavoro. Come se la lucidità mentale da parte di chi prende decisioni che ricadono sulla pelle di milioni di cittadini non fosse necessaria almeno quanto quella di chi guida un muletto in un magazzino.