Il Lussemburgo rinvia la legalizzazione della cannabis a data da destinarsi
Il Lussemburgo aveva deciso di diventare il primo stato europeo con una piena legalizzazione della cannabis, stabilendo che questa sarebbe diventata realtà nell’autunno 2021. Ma il progetto è in ritardo e al momento nessuno sa quando diventerà realtà. La ministra della Salute, Paulette Lenert, ha dichiarato che per la legalizzazione il governo non intende avere fretta, pur confermando che si tratta di un obiettivo: “Il governo non si è dato una scadenza per l’entrata in vigore della legalizzazione, la priorità del governo è quella di prendere il tempo necessario per portarla a termine in modo adeguato”.
L’obiettivo del governo è quello di non fare del piccolo Lussemburgo “una nuova Amsterdam“, ovvero di non vivere l’esperienza del turismo cannabico, di mettere realmente fuori gioco il mercato nero e di frenare la diffusione di varietà di cannabis “troppo forte”. Inoltre, altra intenzione del governo è quella di non andare allo scontro con l’Unione Europea né con i paesi confinanti e di procedere con dei tavoli di confronto a livello continentale.
Secondo la bozza di legge già presentata la cannabis sarà legale per i maggiori di 18 anni, che potranno detenerne fino a 30 grammi previa iscrizione ad un registro dei consumatori; apriranno 14 centri di vendita di cannabis al dettaglio ai quali potranno accedere solo cittadini residenti nello stato da almeno 6 mesi; la produzione sarà riservata ad aziende autorizzate dallo stato, il quale si occuperà anche di stabilire il prezzo di vendita della cannabis al dettaglio.
Il mandato del governo attuale, guidato dal primo ministro Xavier Bettel del Partito Democratico, scadrà nell’ottobre del 2023. Se legalizzazione sarà, dovrà essere entro quella data.