Il governo californiano si prepara a contrastare la polizia Usa per difendere la legalizzazione della cannabis
Con le voci di un’imminente crociata di Donald Trump contro la cannabis che si fanno sempre più insistenti, gli stati dove la legalizzazione delle droghe leggere è in atto stanno studiando le possibili contromosse per impedire possibili azioni della polizia federale contro i dispensari di cannabis.
Un gruppo di deputati della California ha proposto un emendamento per impedire a sceriffi e poliziotti locali di collaborare con gli agenti federali nel caso in cui questi ultimi volessero procedere a indagini o arresti nei confronti di produttori e rivenditori di cannabis legale.
La misura secondo i propositori è necessaria per difendere la legislazione californiana in quanto, secondo la legge federale – che ancora classifica la cannabis come droga illegale al pari dell’eroina – chiunque produca e venda cannabis è passibile di arresto e processo per spaccio.
«Vietare alle nostre forze dell’ordine di spendere risorse per aiutare l’intrusione federale contro la legislazione californiana sulla cannabis è una misura per difendere la volontà degli elettori del nostro stato che hanno approvato il referendum sulla legalizzazione in modo schiacciante», ha dichiarato Reggie Jones-Sawyer, uno dei deputati firmatari del nuovo disegno di legge.
La misura proposta ricalca nei modi quella che diversi stati stanno discutendo di approvare per impedire agli agenti federali di arrestare e deportare gli immigrati privi di permesso di soggiorno, altro settore in cui la stretta repressiva voluta dal nuovo inquilino della casa bianca sta incontrando le resistenze di molti governatori, decisi ad utilizzare ogni arma politica per mettere i bastoni tra le ruote alle misure varate dal governo di Washington.