Il Coronavirus spinge le vendite dei prodotti vegetali
I lunghi mesi di lockdown hanno fatto esplodere il mercato dei prodotti vegani e stanno spingendo sempre più marchi a rifarsi l’immagine proponendo sostituti della carne e prodotti a base vegetale di ogni genere. Alcune aziende adesso etichettano come vegani alimenti che già prima non contenevano ingredienti animali, ma non erano pubblicizzati come tali.
I consumatori si dimostrano più portati a informarsi e riflettere più approfonditamente su ciò che mangiano, preferendo una dieta flexitariana, cioè con molti meno alimenti di origine animale. Ciò è avvenuto, anche, per il cambiamento nelle modalità di shopping: molti di coloro che prima mangiavano regolarmente carne, hanno deciso di non acquistare nulla o quasi nei supermercati e ha optato per prodotti acquistabili online, tra i quali la carne è poco presente, provando spesso alimenti e bevande mai assaggiate prima. E il dato più incoraggiante, dal punto di vista delle aziende, è che praticamente la maggior parte di coloro che hanno provato i nuovi cibi hanno dichiarato che intendono continuare a consumarli e non tornare alla dieta di prima. A raccontare la metamorfosi in corso è stato il Guardian che non ha dimenticato di sottolineare quanto sulla decisione di cambiare alimentazione oltre alla salute, influisca la preoccupazione per l’ambiente e i diritti degli animali.
In generale, sempre più persone ora si chiedono da dove provenga la carne e sono sempre meno inclini a consumare quella dei mega allevamenti.