Il Congresso Usa bloccherà la legalizzazione della cannabis a Washington?
Lo scorso 4 novembre i cittadini della capitale Washington hanno votato in favore della legalizzazione della cannabis all’interno del territorio dello stato, ma questo provvedimento potrebbe essere bloccato ancor prima di nascere dal Congresso degli Stati Uniti. Questo è infatti ciò che hanno dichiarato di voler fare alcuni parlamentari Repubblicani, guidati dalla deputata Andy Harris, già nota per le sue posizioni ultra-proibizioniste.
L’AUTONOMIA LIMITATA DELLA CAPITALE USA. A rendere uno spettro possibile quello del blocco della legalizzazione è la particolare legge sull’autonomia che è in vigore nel Distretto Columbia, cioè lo stato della capitale: il Congresso degli Usa ha infatti la possibilità costituzionale di porre il veto sulle leggi di questo stato. Una procedura straordinaria che negli ultimi 40 anni è stata adottata solo tre volte. Ma una di queste riguardò proprio la cannabis: lo stato di Washington, infatti, fu tra i primi a legalizzare l’uso terapeutico della cannabis (nel 1998), ma il Congresso vietò allo stato di attuare la legge per ben 11 anni, ponendo il proprio veto.
LA POSSIBILITA’ DI UNA MEDIAZIONE. La legalizzazione appena approvata dai cittadini della capitale (con il 70% di voti favorevoli) è più moderata rispetto ai provvedimenti analoghi approvati in Oregon e Alaska (e già in vigore in Colorado). A Washington infatti la nuova legge prevede la legalità dell’autoproduzione (fino a 6 piante), della detenzione di 56 grammi di cannabis e dello scambio tra adulti; ma non è prevista l’apertura di dispensari per la vendita al pubblico della cannabis. Questa proposta di legalizzazione moderata era stata pensata dai fautori del referendum proprio per cercare di evitare il veto del Congresso Usa. Ma ora le nuove elezioni americane hanno dato ai Repubblicani la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera che al Senato, e questo gioca sicuramente a sfavore della legge, visto che il Partito Repubblicano è in maggioranza schierato contro la legalizzazione.