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Il cannabusiness riparte anche in Italia

Non siamo certo a livelli di altri paesi, europei e non, dove stato e istituzioni finanziano con milioni di euro progetti che hanno al centro la pianta delle meraviglie ma, grazie alla tenacia degli imprenditori e dei professionisti di settore, anche in Italia riparte il cannabusiness

Il cannabusiness riparte anche in Italia

Il primo segnale della ripartenza del cannabusiness in Italia, è il ritorno dei principali eventi fieristici nel nostro Paese. Una ventata di aria fresca, con la possibilità di assistere alle novità del settore per il mercato nostrano ma che poi si rivelano appuntamenti con aziende da tutto il mondo che permettono di capire anche che aria tiri a livello internazionale.

CANNABUSINESS IN ITALIA: RIPARTONO FIERE ED EVENTI

Roma (CanapaMundi 17, 18 e 19 febbraio) poi Milano (4.20 HempFest 31 marzo, 1 e 2 aprile) e Bologna (IndicaSativa Trade 14, 15 e 16 aprile) sono le 3 città nelle quali, dopo lo stop dovuto alla pandemia, la canapa tornerà a fare capolino nei vari stand, con prodotti, dibattiti e conferenze per fare il punto della situazione. Naturalmente noi di Dolce Vita saremo presenti a tutti e 3 gli eventi con uno stand dedicato, dove saremo ben lieti di incontrare i nostri lettori.

MAGICA ITALIA E IL CENSIMENTO DEI NEGOZI DI SETTORE

Altra buona notizia viene dal censimento della nostra guida, Magica Italia, che dal 2006 tiene traccia di tutti i negozi che vanno dai grow shop ai canapa shop. Se il 2021 è stato il primo anno, da quando era iniziato il censimento, in cui è stata registrata una flessione e sono stati di più i negozi che hanno chiuso rispetto a quelli che hanno aperto, questo trend è purtroppo continuato anche nel 2022, anche se abbiamo assistito, nonostante tutto, a nuove aperture di negozi che credono nel settore e nelle sue potenzialità.

EUROPA A DUE VELOCITÀ

Intanto in Europa la canapa viaggia ad una velocità completamente diversa: in Gran Bretagna è partito il progetto Hemp-30, che vuole decuplicare le coltivazioni fino a 80mila ettari; in Scozia hanno investito circa 6 milioni di euro per mettere a punto degli isolanti in canapa per il settore dell’edilizia. In Francia invece è stata resa legale la cannabis light grazie all’ennesima sentenza e si ipotizza una crescita del mercato fino a 2,5 miliardi l’anno, mentre in Germania, con la legalizzazione all’orizzonte, è già stato ribadito che canapa e CBD saranno rimossi dagli elenchi degli stupefacenti.



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