Il cannabidiolo della marijuana blocca la diffusione dei tumori al seno
Una sostanza chimica non psicoattiva presente naturalmente nella pianta della marijuana può prevenire la diffusione del cancro al seno, secondo uno studio pubblicato nel periodico Molecular Cancer Therapeutics. I ricercatori hanno scoperto che una sostanza chimica chiamata cannabidiolo (CBD) influisce sull’attività di un gene conosciuto come Id-1 in pazienti con cancro al seno di indipendenza ormonale. Negli embrioni, lìId-1 è responsabile ad aiutare le cellule a crescere e diffondersi, ma rimane normalmente inattivo negli adulti. Negli adulti umani, viene trovato solo nelle cellule cancerogene in metastasi, o nelle cellule cancerogene che si diffondono nel corpo.
“Quando [i geni Id-1+] si svegliano, sono molto cattivi”, dice il ricercatore superiore Pierre YvesDesprez. “Spingono le cellule a comportarsi come cellule embrionali e a crescere. Esse impazziscono, prolificano, migrano.” Secondo Desprez, l’interruzione dell’attività di Id1 può rendere il cancro molto meno letale. I tumori, dice Desprez, possono essere “facilmente rimossi attraverso la chirurgia”, ma se il cancro si sta diffondendo la malattia diventa molto più difficile da contenere. “[Id-1 è come] un direttore d’orchestra.“ Desprez ha affermato. “Se colpisci il violinista, l’orchestra continua semplicemente a suonare.” “In questo caso, colpisci il direttore, e l’intera orchestra si fermerà”, ha detto.
Siccome il CBD è presente solo in quantità molto piccole nella pianta di marijuana, i ricercatori non raccomandano fumare marijuana come una cura contro il cancro. Per essere efficace, il CBD dovrà essere sintetizzato artificialmente o estratto e concentrato. Il vantaggio maggiore del CBD, secondo i ricercatori, è la sua apparente non-tossicità. “Ora come ora abbiamo una gamma limitata di opzioni nel curare forme aggressive di cancro” ha detto il coautore Sean D. McAllister. “Queste cure, così come la chemioterapia, possono essere efficaci ma anche estremamente tossiche e difficile per i pazienti. Questo composto offre la speranza di una terapia non tossica che potrebbe portare agli stessi risultati senza alcuno degli effetti collaterali dolorosi.” I ricercatori hanno anche espresso la speranza che il CBD si dimostri efficace contro altri tipi di cancro correlate all’Id-1, tra cui quello al cervello, al colon e alla prostata.