Il 2020 ha fatto segnare il record di studi scientifici sulla cannabis
Nel 2020, i ricercatori di tutto il mondo hanno pubblicato la cifra record di oltre 3.500 studi scientifici in tema cannabis, secondo i dati raccolti dalla National Library of Medicine e da PubMed.gov.
Nonostante alcuni ancora sostengano che la cannabis non sia stata studiata abbastanza, l’interesse scientifico per la cannabis è aumentato in modo esponenziale negli ultimi anni. Dal 2010, gli scienziati hanno pubblicato più di 23mila studi peer-reviewed specifici per la cannabis, con un numero annuale che aumenta ogni anno. A titolo di confronto, tra il 1990 e il 1999 erano stati pubblicati meno di 3mila studi totali sulla cannabis e meno di 2mila in totale negli anni ’80.
Se da un lato la sua complessità chimica e l’enorme numero di principi attivi che contiene continueranno a essere studiati e analizzati sia per come interagiscono sia per le loro potenzialità nei confronti di diverse patologie, dall’altro è ormai evidente la sua sicurezza ed efficacia nell’impiego clinico in pazienti di ogni età, dall’uso pediatrico a quello negli over 65, entrambi in costante crescita.
Uno studio del 2018 che valuta le tendenze delle pubblicazioni relative alla cannabis ha concluso che gran parte dell’incremento di interesse scientifico, con il quale cresce di pari passo anche il suo utilizzo medico, è il risultato della ritrovata attenzione dei ricercatori per le attività terapeutiche della pianta. I ricercatori hanno riferito che il numero totale di pubblicazioni peer-reviewed dedicate alla cannabis medica è aumentato di nove volte rispetto all’anno 2000.
In totale, ad oggi PubMed.gov cita ora oltre 35mila articoli scientifici sulla cannabis.
Fonte: cannabisterapeutica.info