I primi big del Pd si espongono sulla cannabis, Bersani: si alla legalizzazione, ma…
Pierluigi Bersani si espone per la prima volta commentando la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis. L’ex segretario del Partito Democratico, intervistato a margine delle discussione parlamentare, ha affermato di non avere «nessuna preclusione di principio» verso la legalizzazione, aggiungendo che «il proibizionismo esagerato non serve».
Una dichiarazione importante perché, seppur ormai in minoranza, Pierluigi Bersani può contare ancora su un buon numero di deputati (almeno una trentina) che ne seguono le indicazioni. La cosiddetta corrente dei “bersaniani” è infatti la più corposa all’interno del partito, dopo quella che fa riferimento al segretario Matteo Renzi.
Bersani pone però dei paletti: «Non facciamo l’autostrada per chi fa il furbo – ha aggiunto – io non ho nessun problema per la legge sulla cannabis. Ho un solo problema, che siamo in Italia: quando c’è da decidere cinque piantine, cinque grammi, non vorrei che riuscissimo a trovare una via legale per l’illegalità».
«Se si fa una legge per questo – ha aggiunto – bisogna farla rispettare, se no si passa da un sistema di illegalità a un sistema di legalità che è un’autostrada per l’illegalità e per l’ipocrisia. Quindi io non ho nessuna obiezione di principio, perché penso che il proibizionismo esagerato non serva, tant’è vero che la gente la trova quando vuole la marijuana. Però voglio essere tranquillizzato su quell’altro punto, che non facciamo l’autostrada per chi fa il furbo».