I miserabili – Ladj Ly
Mentre la Francia celebra la sua vittoria della Coppa del Mondo 2018, la telecamera segue alcuni adolescenti sul treno dall’Arco di Trionfo fino alla periferia di Montfermeil dove convivono diverse etnie: bambini di strada, boss malavitosi, famiglie precarie, predicatori, loschi figuri sospesi tra legalità e illegalità si aggirano nei bassifondi mentre tre poliziotti cercano di presidiare il quartiere sempre sul punto di deflagrare.
Ispirato alle rivolte di strada di Parigi del 2005 e ad altri fatti realmente accaduti, “I Miserabili” traccia la mappa del degrado sociale che spesso caratterizza le periferie urbane, del disagio e delle rabbie che raccolgono in maniera convincente, puntando dritto alla pancia dello spettatore. Ha colpito così tanto il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron da spingerlo a chiedere al governo di affrettarsi per trovare idee e agire per migliorare le condizioni di vita in quei quartieri e in quartieri analoghi in tutta la Francia. Il regista Ladj Ly è nato e cresciuto, anche come filmaker, nel sobborgo che racconta e dal suo esordio a Cannes il suo film, fin dal titolo un tributo all’omonimo romanzo di Victor Hugo, sta facendo incetta di premi e menzioni. Nel finale, aperto e lasciato nelle mani di un bambino, risuona chiara la domanda: vogliamo salvarci o siamo disposti a farci carico del peso e delle conseguenze dell’odio?