I governi di Inghilterra e Belgio: è tempo di ripensare il proibizionismo della cannabis
Il vento di riforma del proibizionismo della cannabis sembra che stia riuscendo lentamente anche a superare l’oceano Atlantico fino a raggiungere i palazzi della politica del vecchio continente. Mentre in Germania è in atto un’importante conferenza sul proibizionismo, anche in Inghilterra e Belgio esponenti di punta del governo si stanno cominciando ad esprimere in favore di una svolta.
LE PAROLE DEL VICE-PRIMO MINISTRO INGLESE. Nick Clegg, vice premier del governo inglese, ha affermato che “la prossima sessione speciale dell’Onu dedicata alle politiche sulle droghe, prevista per il 2016, deve essere un’occasione per trovare un’alternativa al sistema attuale, visto che la politica della guerra alla droga ha fallito e che ci sono moltissimi stati mondiali che sono d’accordo sulla necessità di un cambiamento”. Il vice premier britannico ha anche dichiarato che “il governo inglese intende assumere un ruolo guida nel creare un’alleanza tra i diversi paesi europei e latinoamericani che credono nella necessità di ripensare il proibizionismo”. A conferire ancora maggiore importanza alle parole di Clegg è il fatto che queste siano state espresse dopo l’incontro avvenuto con il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, paese che in questi anni sta pagando un costo enorme in termini economici e sociali a seguito del conflitto con i cartelli della droga.
IL BELGIO E’ PRONTO A CONSIDERARE NUOVE POLITICHE SULLA CANNABIS. Anche in Belgio i tempi per una riflessione sulla legalizzazione delle droghe leggere sembrano ormai maturi dopo le parole del ministro della Sanità, Maggie De Block, che ha dichiarato che “il divieto della cannabis non è il modo migliore per affrontare i problemi correlati al suo consumo, visto che la sua illegalità rende impossibile per il governo controllarne la diffusione e monitorarne i rischi che derivano anche dalle nuove tecniche di coltivazione che hanno reso la cannabis una sostanza più forte e quindi con maggiori rischi sanitari”. Le parole del ministro seguono la presa di posizione ufficiale delle organizzazioni e delle comunità belghe che operano nel settore delle dipendenze, che a seguito del loro congresso hanno emanato un comunicato nel quale chiedono “una depenalizzazione completa e rapida del consumo di cannabis”.