I giornali di tutto il mondo parlano degli spaghetti di canapa prodotti in Molise
Il prodotto simbolo del made in Italy per eccellenza, unito a una ex eccellenza del paese che dopo decenni di cieca proibizione mira a ritornare tale: spaghetti e canapa. Questo il mix che ha permesso a Marzio Ilario Fiore, trentenne imprenditore molisano, di far parlare della sua attività i giornali di tutto il mondo: dal New York Times, alla Reuters, passando per i media di Giappone e India.
La pasta di canapa prodotta dalla ditta Ares di Marzio Ilario Fiore è stata la protagonista dell’ultimo Bellavita London Expo tenutosi nella capitale inglese. Investitori e media sono stati conquistati dalla piccola azienda molisana che oltre alla pasta produce taralli, olio e farine di canapa.
«La canapa è un prodotto naturalmente biologico – ha spigato Fiore ai media – che non richiede pesticidi né fertilizzanti, ed è anche una coltura ecologica visto che richiede solo moderate quantità di acqua per crescere».
Se vi erano ancora dei dubbi, ecco quindi una ulteriore conferma di come la canapa possa aiutare l’ambiente e, perché no, anche l’economia italiana a rialzarsi. Fino agli anni ’50 il nostro paese era il secondo produttore mondiale di canapa, e le pregiate fibre della varietà Carmagnola (prodotta in Piemonte) venivano richieste in tutta europa.
Dopo sessant’anni di oscurantismo, dove anche la canapa prodotta a scopi alimentari e tessili, pur essendo priva di capacità drogante, ha subito lo stesso trattamento sanzionatorio della marijuana, i tempi sembrano finalmente maturi per restituire un posto tra le eccellenze del made in Italy a questa pianta dalle mille proprietà. E il coraggio di giovani imprenditori come Maurizio Ilario Fiore è quello che ci vuole.