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I funghi psilocibinici nella Bibbia

2015-03-19 10.33.55 amPiù volte nell’Antico Testamento viene citata la “manna”, in riferimento al cibo di cui si nutrì il popolo d’Israele durante il cammino nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Il primo riferimento della Bibbia alla manna è nel libro dell’Esodo. Qui infatti è scritto che dopo sei settimane di vagabondaggio gli ebrei iniziarono a lamentarsi con Mosè di essere stanchi ed affamati: Allora il Signore disse a Mosè: “Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per 2015-03-19 10.34.02 amvedere se cammina secondo la mia legge o no” (16:4). “Poi lo strato di rugiada svanì ed ecco che sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.

A tale vista i figli d’Israele si chiesero l’un l’altro: “Che cos’è questo?” perché non sapevano che cosa fosse. E Mosè disse loro: “Questo è il pane che il Signore vi ha dato per cibo”. (16:14,15)
La descrizione della manna coincide facilmente con la descrizione dei funghi psilocibinici. I funghi magici sono piccoli e 2015-03-19 10.34.11 amrotondi e poiché germogliano così velocemente sembrerebbero comparire durante la notte, come se venissero dal cielo. Inoltre, chiunque li raccolga immediatamente noterebbe che si colorano d’azzurro e non hanno radici, ragioni in più per pensare che i funghi fossero d’origine celeste. Si noti che la manna non cade dal cielo, ma è descritta come un qualcosa che viene con il gelo e l’umidità, durante le stagioni delle piogge. Queste sono le condizioni atmosferiche precise affinché i funghi prosperino. Anche se le traduzioni hanno oscurato l’intenzione di questo passaggio, sembra essere una descrizione di come trovare ed identificare la manna e distinguerla da altri funghi non psicoattivi (o mortali).

E’ inoltre interessante notare che Mosè dica agli ebrei che la manna viene direttamente dal cielo e se non la mangeranno non cammineranno nella legge del Dio. Questa è la prova che la manna è dotata di un potere spirituale insolito. Tuttavia, la manna non conferisce automaticamente potere spirituale. Invece, serve da prova. I funghi magici fornirebbero le esperienze visionarie che certamente assicurerebbero che tutti se ne sono cibati. Mosè inoltre ha detto che la manna è letteralmente “pane del signore”, il che è notevolmente simile al nome azteco per i funghi psilocybe: “carne degli dei”. Ma come e perchè la manna è comparsa improvvisamente? Ancora riferendosi alla Bibbia, è chiaro che gli ebrei avevano viaggiato in una terra in cui vi era rugiada al mattino. Come una grande tribù nomade, gli israeliti avranno riunito molti bovini e ovini. E ciò ha significato la presenza di moltissimo concime. Il cambiamento del clima dalle terre aride dell’Egitto al clima umido della selva ha fornito i termini ideali per la propagazione e la diffusione dei funghi psilocybe nel concime del bestiame.

Nell’Esodo 16:19-21 troviamo altri riferimenti alla manna: “Poi Mosè disse loro: “Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino”. Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro. Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a scaldare, si scioglieva”. Chiunque sia esperto di funghi selvatici sa che vanno molto rapidamente a male e si raggrinziscono sotto il calore del sole, esattamente come la manna.

Successivamente, nei Numeri 11:6-9, la manna è descritta di nuovo in termini che sono notevolmente simili ai funghi magici: “Ora la nostra vita inaridisce; non c’è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna. Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l’aspetto della resina odorosa. Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all’olio. Quando di notte cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna”. Qui troviamo la manna descritta come avente un gusto come quello dell’olio fresco ed ancora una volta la Bibbia accenna a quella manna che compare alla mattina in cui è caduta la rugiada. Il vecchio Testamento ci dice persino che la manna assomiglia al seme del coriandolo ed ha il colore di questo. E quando i funghi psilocybe sono seccati, la loro gamma di colori è identica al seme secco del coriandolo.

Notiamo che la manna è stata macinata in laminatoi o battuta in un mortaio. Ciò ci suggerisce che la manna sia abbastanza fragile e che con il sole si sciolga come la cera calda. Tuttavia, se la manna fosse la poltiglia di psilocybe, allora probabilmente è stata seccata e macinata per essere usata per la cottura. Infatti i funghi magici secchi sono abbastanza duri e schiacciare il fungo secco e cuocerne la poltiglia assicurerebbe che le molecole psicoattive labili mantengano inalterata la loro potenza.

In un altro passaggio la Bibbia descrive la manna come se avesse il colore chiaro di una cialda, certamente una descrizione esatta del colore di un fungo psilocybe secco. Inoltre scopriamo che il gusto della manna non è più quello di olio fresco ma piuttosto quello di miele: “La casa d’Israele la chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianca; aveva il sapore di una focaccia con miele (16:31). Mosè disse: “Questo ha ordinato il Signore: Riempitene un ‘omer’ e conservatelo per i vostri discendenti, perché vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d’Egitto” (16:32).

E secondo l’etnobotanico Terence McKenna il miele è stato a lungo usato in Messico come mezzo per conservare la psilocibina contenuta nei funghi. Forse i figli d’Israele avevano cominciato a mescolare il miele con la manna per conservare la potenza. Un omer corrisponde a circa quattro litri; i funghi psilocybe sono costituiti da acqua per il 92% e quindi ne rimane soltanto l’8% quando sono seccati. Inoltre, il fungo fresco prende molto spazio, per via della sua forma. Così quattro litri di funghi magici freschi renderebbero meno che un decimo di un litro, o circa 1/4 di tazza di manna che seccata e in polvere corrisponde alla quantità di funghi magici richiesti per una dose moderatamente forte, una volta cotta.

Che cosa è stato detto da Mosè a proposito della manna che deve essere messa da parte per le generazioni future? In Ebrei 9:3-4 troviamo: Dietro il secondo velo poi c’era una Tenda, detta Santo dei Santi, con l’altare d’oro per i profumi e l’arca dell’alleanza tutta ricoperta d’oro, nella quale si trovavano un’urna d’oro contenente la manna…
Qui scopriamo dunque che la manna doveva essere mantenuta nel più santo di tutti i luoghi: l’arca del patto! Gli ebrei, i cristiani ed i musulmani devono dunque le loro radici ai figli d’Israele, che per quaranta anni hanno mangiato la manna e si sono visti come il popolo scelto da Dio.

Naturalmente vi sono molte persone che rimarranno eternamente scettiche di fronte a queste considerazioni, ma teniamo presente che la descrizione della manna data nel Vecchio Testamento mostra effettivamente una somiglianza notevole con i funghi psilocibinici. Se la manna è effettivamente un fungo psilocibinico, allora questo significa che il Corano, la Bibbia e la Torah sono stati ispirati dalle esperienze indotte dai funghi magici. E i fondamenti stessi su cui queste religioni si basano derivano dall’esperienza col fungo. Mosè ed i figli d’Israele avrebbero usato i funghi come sacramento per comunicare con una più alta potenza, anche conosciuta come Allah, Dio e Yahweh.

fonti: John Allegro – Il fungo sacro e la croce Lycaeum – Mushrooms in the Bible Terence McKenna – Il nutrimento degli Dei

a cura di SD&M www.psiconautica.tk

 



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