I cardiologi americani: “Lo studio su cannabis ed ipertensione è fallace”
E’ stato uno studio che ha scatenato scalpore in tutto il mondo, riportato in Italia con titoloni enormi e sensazionalistici in cui si sosteneva che l’uso di cannabis triplica la possibilità di morte a causa dell’ipertensione.
Cosa che avviene puntualmente per qualsiasi studio scientifico che preannunci un qualche effetto negativo della cannabis, ma quasi mai quando varrebbe la pena di sottolinearne la valenza terapeutica e gli scarsi effetti collaterali se paragonata a decine e decine di farmaci attualmente in commercio.
Noi di Dolce Vita, (probabilmente gli unici in tutto il panorama dei media italiani di cui spesso ci vergogniamo di far parte), ci eravamo presi la briga di leggerlo per bene, per poi pubblicare un articolo con diversi studi scientifici che cercano di fare chiarezza sul possibile collegamento tra ipertensione ed uso di cannabis. Il motivo è semplice: il punto di partenza della ricerca molto chiacchierata e poco approfondita dall’informazione italiana è che si tratta di uno studio retrospettivo in cui sono stati considerati come consumatori abituali di cannabis anche i pazienti che avevo affermato di aver fumato cannabis una sola volta nella vita. Considerazione che quindi dà un’idea distorta del campione di analisi e rende quindi impossibile fare una correlazione con l’uso di cannabis. Non solo: nelle conclusioni stesse dello studio, che si posso leggere qui, gli autori scrivono semplicemente che: “Dai nostri risultati l’uso di cannabis potrebbe aumentare il rischio di morte per ipertensione” e che “l’uso di cannabis ricreativa può avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare e richiede maggiori studi in proposito”.
Oggi è addirittura l’associazione dei cardiologi americani, la American Heart Association, che in una dichiarazione rilasciata dal loro portavoce, il dottor Dr Willie Lawrence, ha detto che: “Lo studio è fallace e che l’unica cosa di valore al suo interno è la provocazione“. Non solo, ha poi precisato che: “E’ difficile da credere che abbiano aggiunto qualcosa alle nostre conoscenze in materia, a parte suggerire che potrebbe esserci un aumento della mortalità, e che la mortalità è collegata all’ipertensione”, aggiungendo che “Questo studio ha troppi problemi per poter sostenere la correlazione con l’uso di cannabis“.
Lo IACM, associazione internazionale per la cannabis medica ha dato la notizia spiegando che lo studio non ha provato la correlazione tra l’uso di cannabis e la morte per infarto o problemi al cuore, e che non ha dato nessuna prova a sostegno della tesi che la cannabis possa causare la morte per ipertensione.