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I Beatles non erano scarafaggi

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Si cerca in tutti i modi il nome più ad effetto, l’appellativo che susciti l’interesse di un determinato pubblico o che sappia definire uno stile. Si sono fatte mille congetture sui loro significati e sono nate leggende, equivoci e curiosità. Ad esempio il nome dei Beatles è una dedica ai Crickets (grilli) ed è stato ricavato dall’unione di due parole, beetles (coleotteri) e beat (genere musicale).

In Italia un’infelice traduzione della parola beetle ha portato i ragazzi di Liverpool a passare per scarafaggi. Un nome di enorme successo ma del tutto travisato nel suo significato. Mentre la leggenda vuole che AC/DC sia l’acronimo di “Against Christ/Devil’s Children”. Il nome in realtà è stato tirato fuori dalla sorella di Angus e Malcom Young, che lo lesse su un elettrodomestico, vuol dire “corrente alternata/corrente diretta”, semplice casuale e azzeccato. Il caso degli U2 è quello più lontano dall’essere risolto.

Dovrebbe significare “you too”, ma potrebbe stare ad indicare il modulo per l’iscrizione alle liste di collocamento irlandesi. Un’altra congettura vuole che sia stato rubato all’aereo spia lockheed U-2 su suggerimento del cantante Steve Averill. Sicuro è che la decisione più dolce in tutti i sensi l’ha presa Eddie Vedder, infatti il nome della band è una dedica alla nonna e alla sua marmellata di Peyote che gli altri componenti della band chiamavano proprio Pearl Jam, “Marmellata di Pearl”.

 



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