HipHop skillz

I 5 Best Rap Verses del 2013 (USA)

Non tutte le migliori strofe rap sono sinonimo d’intensa esibizione lirica. Ci sono moltissime componenti che concorrono alla formazione di una strofa degna di nota. Stile, sostanza, flow, contenuti, metrica e delivery. Un sacco di elementi sono quindi in gioco nella creazione di una strofa coi controcazzi, ma il barometro migliore per misurarne l’efficacia sembra essere la capacità di una strofa di durare nel tempo, di diffondersi ed essere citata. Quali artisti sono in grado di scrivere rime e di dropparle in modo che tutti se ne ricordino?

Il 2013 è stato un grande anno per la musica Rap e i migliori versi dell’anno ci permettono di affacciarci su questa grandezza. Leggende come Kanye West ed Eminem sono tornate alla riscossa, mentre le nuove leve (ma ormai già titani del rapping) come Kendrick Lamar e Drake hanno iniziato la loro scalata al trono con tutta la loro originalità. Giusto per farvi un’idea del vibe che ha elettrizzato questo 2013, Myhiphop.it vi ripropone le 5 migliori strofe del rap d’oltreoceano: The 5 Best Rap Verses of 2013. Check it!

5. Pusha T – “Nosetalgia” (Verse 1)

5.PUSHA

In qualche modo, dopo oltre dieci anni di carriera nel mondo del rap, Pusha T ha trovato nuovi modi di riflettere sui suoi giorni bui, quando spacciava droga. L’ultimo (e forse migliore) esempio è la strofa di “Nosetalgia”. Come suggerito dal titolo il rapper della Virginia sfrutta la sua barra per intrecciare riflessioni giovanili e dipingere “a million megapixels of the Pyrex”. La critica mossa più spesso nei confronti di Pusha T riguarda la sua limitata varietà di argomenti, insomma, sempre la stessa tematica. Con una performance come questa, però, Pusha ci ricorda come è riuscito a farlo per così tanto tempo.

 

4. Drake – “Versace (Remix)”

Drake's "Would You Like A Tour?" Concert - Washington DC

Drake si preso con autorità tutta l’attenzione estiva quando con una strofa ha creato un vero e proprio momentum attorno alla release del suo nuovo disco. Cosa possibile, se la strofa in questione è quella del pezzo “Versace”. Nel pezzo troviamo anche quella che sembra una frase diretta a Kanye West: “I do not fuck with your new shit, my nigga, don’t ask for my take on it“. Con questa strofa, non solo ha portato a livelli febbrili l’attesa per “Nothing Was the Same”, ma è forse il miglior Drake, preso in un momento d’oro.

 

3. Eminem “Rap God” (verse 3)

3.EMINEM

Poche canzoni quest’anno hanno avuto un intento chiaro e preciso come “Rap God” di Eminem. Tratta dall’ultimo disco “TMMLP2”, il pezzo è la dichiarazione (e dimostrazione) aperta del potere dominante di Eminem al microfono. Nessuna strofa compie questa missione come il terzo vorticoso agglomerato di rime, in cui Eminem sputa vero e proprio veleno per 3 minuti e 20 secondi senza soste – in sostanza, più di quanto la maggior parte dei rappers farebbero in un’intera canzone di tre strofe. All’interno di questa cascata verbale senza fine, Eminem tocca tutti gli argomenti possibili e plausibili: il criticismo rivolto alle sue strofe, le sue origini underground o l’effetto positivo che le sue parole hanno avuto per molti. Il tutto eseguito con un tecnicismo perfetto, che cattura esattamente il motivo per cui quest’uomo può essere definito “Rap God”.

 

2. Kanye West “New Slaves” (verse 2)

2.KANYE

I open the debate… The 2nd verse of New Slaves is the best rap verse of all time….meaning … OF ALL TIME IN THE HISTORY OF RAP MUSIC, PERIOD.” Con queste parole in un tweet dal tipico sapore di onnipotenza, Kanye West dichiarava la seconda strofa di “New Slaves”, uno dei pezzi chiave di “Yeezus”, come la miglior strofa di tutti i tempi nella storia della rap music. Fino a quel punto non ci arriva di sicuro, ma senza dubbio si tratta di una delle migliori strofe del 2013. Quella del 17 Maggio è stata una notte particolare: Kanye ha condotto la premiere del primo estratto dal nuovo disco, “New Slaves” appunto, proiettando un video su 66 diversi edifici nel mondo.  La seconda strofa del pezzo vede Kanye srotolare pesanti questioni materialiste, esporsi su razzismo e classismo così come sul suo rapporto con i media. Il beat minimalista permette alle sue parole di essere le vere protagoniste. I know that we the new slaves, I see the blood on the leaves.

 

1. Kendrick Lamar – “Control”

1.KENDRICK

Ci sono numerose motivazioni per cui la strofa di Kendrick Lamar in “Control” si trova al primo posto. Anzitutto è la miglior strofa dell’anno fatta dal miglior rapper dell’anno. Ha coinvolto e fatto discutere praticamente chiunque si trovi nella sfera dell’Hip Hop: artisti, fan, critici, manager ed etichette discografiche. Ha portato una marea di risposte musicali e una rivolta simile all’isteria di massa su Twitter oltre al fatto che sembra sia servita da sveglia per un intero movimento artistico. Ma non è stato uno di questi il motivo principale. Sono stati tutti questi i motivi principali. Qual è la parte migliore dello spettacolo verbale offerto da Kendrick? La sua autoproclamazione a “King of New York”? Il suo nominare (sia come forma di rispetto sia come sfida) J. Cole, Big K.R.I.T., Wale, Pusha T, Meek Mill, A$AP Rocky, Drake, Big Sean, Jay Electronica, Tyler, The Creator e Mac Miller? Il fatto di definirsi “Black Beatle” o “new Marley” o il fatto di mettersi sullo stesso livello di Jay Z, Nas, Eminem e Andre 3000?

Tanti, troppi motivi. Troppe immagini e troppe skills.”This is hip-hop and them niggas should know what time it is.
Questa strofa va considerata come un monito, una ripartenza.

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A cura di Mattia Polimeni
fonte: http://www.complex.com/



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