Humboldt Seeds Organization: semi di cannabis direttamente dalla contea californiana più famosa
Dal 2008 questa seedbank offre i migliori semi provenienti dalla contea di Humboldt, regione famosa per l'incredibile produzione di cannabis
Dopo tanti anni passati a viaggiare e a conoscere la cannabis nel 2008 nasce Humboldt Seeds Organization, grazie ai due membri fondatori e breeder Diggs Terra e
Ras. Ma per realizzare grandi cose non bastano un paio di persone, ed infatti negli anni hanno ampliato il catalogo introducendo nuovi breeder provenienti dalla comunità e non solo. Questa seedbank è molto conosciuta in Europa, Italia compresa, sia per la grande qualità che grazie alla collaborazione intrapresa con numerosi coltivatori della scena per quasi vent’anni, stabilendo ottime relazioni anche all’estero come in Sud America e nel Sud-Est asiatico.
«Veniamo da un luogo in cui la maggior parte delle persone vive una vita avvolta nel mistero per via dei tanti anni di illegalità. Negli ultimi anni questo è cambiato e ora le persone lavorano insieme rispetto a prima. Il nostro gruppo è cresciuto grazie a queste collaborazioni e presto presenteremo una collezione di breeder della California, e di Humboldt in particolare. Ci sono molte genetiche eccezionali là fuori e vogliamo mostrarne alcune nei prossimi mesi.» ci racconta Diggs Terra. La Contea di Humboldt è diventata un caposaldo nella pratica dell’agricoltura organica e ha maturato le basi per la produzione di una delle migliori cannabis del pianeta.
Come è stato l’inizio dell’avventura di Humboldt seeds Organization?
Abbiamo avviato l’azienda dopo molti anni trascorsi a viaggiare. La prima destinazione è stata Amsterdam nel 2001: il mio socio, e anche fondatore di HSO, Ras è cresciuto tra i coffeeshop olandesi dato che suo zio ne possedeva uno a Rotterdam. Siamo stati a stretto contatto col mondo della cannabis dal 1994 circa, con Ras siamo amici da 28 anni ed entrambi siamo cresciuti in California, in particolare a est di Los Angeles e ci siamo conosciuti il primo giorno di scuola, nel 1993. Dato che siamo cresciuti in mezzo al traffico e al caos della vita di città, ho sempre desiderato trasferirmi più vicino alla natura. La California è un posto molto vario e ha molto da offrire in termini di bellezza naturale.
Mi sono trasferito nella California del nord (Lago Tahoe) nel 1997, lì ho coltivato cannabis per la prima volta nel 1998 e quello è stato il momento in cui è iniziata la mia ossessione. Nel 1998 sono arrivato ad Humboldt per la prima volta. Eravamo giovani e ci accampavamo nei boschi, nei parchi nazionali e sulle spiagge. Humboldt è un posto selvaggio e libero, con poche regole e con molta gente che viene da altri luoghi. Infatti la maggior parte delle persone che vive a Humboldt non è di Humboldt.
Quanti semi producete durante l’anno grosso modo?
La produzione di semi varia di anno in anno, ma negli ultimi 12 o 13 anni è sempre aumentata. In questa stagione produrremo all’incirca più di 10 milioni di semi. Produciamo grandi quantità sia di semi autofiorenti che di semi a fioritura rapida dato che sono produzioni di tipo industriale e commerciale, principalmente destinate alle estrazioni. Poi ci sono le varietà femminizzate standard che di solito sono pronte in autunno.
Quante varietà avete nella vostra collezione?
Questa è una domanda complicata perché ultimamente non le ho contate ma – se dovessi fare una stima – direi sicuramente più di 500. Ci piace sperimentare effettuando incroci che a volte non arrivano neanche a essere prodotti. La migliore via per una comprensione profonda è quella di svolgere molta ricerca e test sul campo per vedere come si comportano le varietà, incluso il modo in cui si esprimono i cannabinoidi e il profilo terpenico.
Nella farm avete coltivazioni sia outdoor che in greenhouse?
Sì, noi coltiviamo in tutte le condizioni climatiche dato che la ricerca e lo sviluppo vengono condotte in molti e diversi ambienti outdoor.
Gli Stati Uniti sono un paese con molte zone climatiche diverse, ecco perché è importante comprendere la versatilità degli strain. Humboldt è sempre stato un ambiente impegnativo in cui coltivare, perché non è il clima ideale per la coltivazione. Questo fa sì che le vulnerabilità delle piante si manifestino in maniera piuttosto evidente per via delle condizioni ambientali estreme della contea di Humboldt, ciò però pone le fondamenta per effettuare selezioni intelligenti basate sulla resistenza alle condizioni ambientali. Quindi negli ultimi trent’anni a Humboldt sono state selezionate molte piante che rispondevano a queste esigenze.
Quali sono i problemi più frequenti per chi come voi coltiva in grandi quantità?
Ciò che trovo più difficile nella produzione di grandi quantità è il mantenimento della qualità. La conciatura e la conservazione sono una delle parti più complicate dell’intero processo, e anche una corretta conservazione del prodotto, una volta essiccato e conciato, è una sfida importante.
Parte del problema è che, una volta essiccata, conciata e ripulita, l’infiorescenza ha una breve durata di conservazione prima che inizi l’ossidazione e la sua naturale degradazione. Lo Stato è molto grande e la logistica può essere lenta e complicata, quindi i prodotti tendono a rimanere fermi per lunghi periodi di tempo. Possono volerci 3 o 4 mesi prima che il prodotto arrivi effettivamente al consumatore, compromettendo così la qualità offerta.
Quando create nuove genetiche seguite i vostri gusti o quello dei clienti?
Quando creiamo nuove genetiche il consumatore è sempre il nostro primo pensiero. La selezione è leggermente più semplice in termini di espressioni terpeniche che puoi catturare e trasformare in sapori gradevoli. Se esaminiamo la ruota dei sapori della cannabis e osserviamo i principali profili terpenoidi che forniscono il sapore, vediamo che ci sono solo pochi raggi su quella ruota.
Quei pochi sapori possono essere combinati per creare “miscele” di 2 varietà. Noi selezioniamo quei profili terpenici “dominanti” e li incrociamo con altri profili “dominanti”.
Questo è ciò che facciamo con i terpeni. Tutto il resto del processo di selezione viene svolto per la stabilità, la produzione, la resistenza, la struttura della pianta, il rapporto tra foglia e calice così come i tempi di raccolta, la degradazione dei terpeni per la durata utile del materiale e altri test di garanzia della qualità del prodotto finale.
Nel vostro catalogo avete anche varietà con un alto contenuto di CBD?
Sì, assolutamente, presenteremo nuove varietà con rapporto 1:1 nel prossimo anno. Sono ormai più di 8 anni che lavoriamo sulle varietà CBD e abbiamo una gamma di strain a basso contenuto di THC, inferiore all’1%, e anche varietà con rapporti 1:1 e 1:2. Dovremmo presentare il nuovo catalogo con tutte le varietà di CBD all’inizio del prossimo anno. Attualmente ne abbiamo due in catalogo che sono state premiate per il sapore e per i buoni risultati nella maggior parte delle condizioni climatiche.
La California, Humboldt in particolare, è il più grande mercato di cannabis del mondo ma negli ultimi anni gli alti costi di produzione e le regole rigide stanno mettendo a rischio il settore. Com’è realmente la situazione?
Dopo aver trascorso più di 27 anni a lavorare nel mercato californiano, posso dire che oggi non ci troviamo nella migliore delle situazioni. Sfortunatamente non conosco molte persone contente del mercato legale della cannabis in California. La maggior parte dei miei amici e dei membri della comunità stanno lottando per sopravvivere perché le tasse elevate e la rigida regolamentazione hanno reso difficile poter continuare l’attività e, in molti casi, far quadrare i conti. Le tasse sono troppo alte, il governo finisce per prendersi quasi il 70%: non conosco nessun’altra industria che sia nata o abbia mosso i primi passi con un tale livello di ostacoli e avversità.
Altri Stati hanno assistito alla caduta della California e sono stati più flessibili sulle tasse e le regolamentazioni. A mio avviso gli organi di governo della California hanno gestito male l’opportunità non concedendo alcun tipo di agevolazione economica alle giovani piccole imprese passate da un mondo completamente illegale a dover competere con grandi aziende che non hanno limiti di spesa.
Cosa ne pensi della cannabis triploide? È già realtà in America?
Personalmente credo che sia sopravvalutata. Purtroppo il settore si muove così rapidamente per quanto riguarda le tendenze, e ciò che i consumatori desiderano cambia così velocemente che sarà rilevante solo se si vuole creare un determinato profilo di pianta per un motivo specifico. Non credo che sia un beneficio reale per il tipo di mercato in cui operiamo. Il mercato dei consumatori è legato per lo più al movimento culturale della cannabis. La maggior parte delle persone vuole acquistare i fiori da una determinata farm o è alla ricerca di una varietà specifica di un breeder di tendenza o di una nuova varietà popolare.
Quando arriveranno le nuove varietà di HSO?
Verso dicembre lanceremo alcune nuove varietà e anche in primavera. Presenteremo anche alcuni nuovi breeder, dalla California e non solo, con cui abbiamo collaborato. Mostreremo alcune varietà molto attese provenienti dal mercato underground. Siamo entusiasti di presentare tutte queste novità nella stagione 2023. Vogliamo anche ringraziarvi per tutto l’incredibile supporto e l’amore che riceviamo dall’Italia. Continueremo a portare varietà uniche dal sapore speciale che, siamo certi, piaceranno a tutti.
Con amore dalla California!