Ho fatto tardi – Jack The Smoker
Per il suo nuovo album che si è fatto attendere un po’, circostanza che ha dettato il titolo, Jack The Smoker invita Lazza, Jack La Furia, Nitro, MadMan e Dani Faiv e sforna un disco bello, curatissimo, con punchline decisamente efficaci che conferma la maturità acquisita in vent’anni di rap.
In “Ho fatto tardi” non ci sono pezzi radiofonici, e questo rafforza lo spirito poco mainstream che ha sempre avuto il rapper, classe ’82, militante da quasi otto anni nella Machete Crew, una delle etichette indipendenti più interessanti in circolazione. «Questo disco è la fotografia di momenti di libertà, di felicità fatta di vita di provincia, la mia provincia, lontano dai riflettori della città», dice, parlando di Pioltello nel milanese. La nostalgia è il mood dell’album in cui si parla anche di tutto quello che non va come l’abuso di farmaci per i bambini che soffrono di deficit di attenzione, la vacuità dei rapporti con i “droga-amici”, l’informazione televisiva ecc. A fidarci di lui non dovremo aspettare molto per il prossimo: «Ci sto già pensando e ho già in mente l’approccio che vorrei avere» ci ha detto di recente in un’intervista «Vorrei lavorare con dei musicisti, in chiave black, un po’ jazz, alla Kendrick Lamar».