L’HHC è stato vietato: la decisione dell’ONU
Inserito nella Tabella II della Convenzione sulle Sostanze Psicotrope, l'HHC è stato ufficialmente proibito
Nella sessione tenutasi la scorsa settimana a Vienna, la Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti (CND) si è espressa sul destino dell’HHC, che è stato ufficialmente inserito nella Tabella II della Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971.
Decisione già preannunciata ad inizio febbraio dalla Commissione europea, che aveva invitato tutti gli stati membri a votare per la riclassificazione dell’HHC. È così è stato.
La raccomandazione che proibisce a tutti gli effetti l’uso ricreativo dell’esaidrocannabinolo è stata approvata, con più di due terzi dei voti favorevoli, come richiesto dall’articolo 17 paragrafo 2 della Convenzione del 1971. Ma cosa cambierà?
HHC INSERITO NELLA TABELLA II: ECCO COSA CAMBIA
Se prima l’esaidrocannabinolo poteva essere commercializzato e consumato per uso personale, dopo la decisione della CND il suo utilizzo sarà ridotto esclusivamente a fini medici e scientifici. Ma non solo in Europa.
Infatti, se già diversi Paesi dell’UE, tra cui Malta, Francia, Austria, repubblica Ceca e la nostra Italia l’avevano già vietato, l’inclusione nella Tabella II obbliga tutti i 184 Paesi firmatari della Convenzione a muoversi per limitare l’utilizzo di questa molecola. Senza eccezioni.
È inutile sottolineare quindi le conseguenze inaudite del verdetto. Che va a radere completamente al suolo il mercato internazionale dell’HHC, anche negli Stati che ancora ne permettevano l’uso ricreativo.