Hemphilia: la cosmesi innovativa e sostenibile
Impegno costante, passione per il proprio lavoro e attenzione alla natura e alla sostenibilità: questi sono gli ingredienti principali che hanno portato alla nascita di Hemphilia, una linea di prodotti cosmetici naturali alla canapa di altissima qualità. Una realtà all’avanguardia con una visione aperta e in continua evoluzione, Hemphilia produce e commercializza cosmesi con olio di canapa e CBD per un benessere naturale grazie all’efficacia ampiamente dimostrata della canapa e del CBD per la pelle.
«La cosa che mi ha fatto scegliere di investire nella canapa è la passione che c’è nel settore, in molti credono che si potrebbe cambiare il mondo se saremo bravi a preservare quest’anima, io sono uno di quelli.» Ci ha spiegato Francesco del Zio, titolare, mostrandoci come non ci siano solo imprenditori che guardano i numeri e il fatturato ma anche persone che mettono tutto il loro impegno nel proprio progetto mantenendo sempre accesa la passione. Oggi i prodotti Hemphilia si trovano in 29 paesi d’Europa ed entro pochi mesi si troveranno anche nel mercato americano.
Hai iniziato al lavorare nel campo della cosmesi nel 1996, raccontaci come hai iniziato…
La prima azienda di cosmetica naturale è nata nel ’96 e, dopo varie altre evoluzioni aziendali, nel 2018 è arrivata Frada srl da cui nasce Hemphilia. Abbiamo sempre utilizzato l’olio di semi di canapa, fantastico per la pelle grazie agli omega 3 e omega 6, bilanciati in proporzione 1:3 cosa che non si trova in nessun’altra pianta, ma lo nascondevamo da un punto di vista marketing perché erano altri tempi. Poi nel 2018 sono stato invitato da Dinafem alla fiera Indicasativa che mi aveva proposto di fare una linea cosmetica al CBD per loro. In quell’occasione ho scoperto il settore della cannabis che mi ha colpito subito, tant’è che sono ritornato anche il giorno dopo. Dopo circa un mese di studi per la Dinafem volevamo mollare perché nel processo di produzione del cosmetico si perdeva la concentrazione di CBD iniziale. Siamo diventati matti a cercare di capire perché con il processo svaniva, stavamo quasi per mollare quando finalmente ho capito cosa sbagliavamo. A a quel punto abbiamo cambiato tutti i processi produttivi e siamo riusciti a trovare la soluzione. In quegli anni non c’era nessuno studio di letteratura sull’argomento, anche adesso in realtà, per cui è stato molto complicato.
E poi come è andata?
Abbiamo iniziato a farci conoscere un po’ alle fiere, e mi è piaciuto sin da subito il settore e anche le persone che ci lavorano. È un business con l’anima mentre in genere nella cosmetica è guerra tra i competitors ed un discorso unicamente di costo e di prezzi, dove la qualità non ha spazio. In questo settore invece le persone vogliono la qualità, la pagano, ci investono per cui oltre al business c’è anche molta gratificazione personale.
Per produrre i cosmetici utilizzate l’olio di canapa e il CBD, la produzione è italiana o estera?
All’inizio era unicamente italiana, mentre adesso utilizziamo anche il CBD di produzione austriaca e americana. Questi ultimi sono gli unici che hanno fatto uno standard, grazie alle coltivazioni enormi riescono a standardizzare i prodotti più facilmente cosa che in Europa non si è ancora riusciti a fare, per cui ci ritroviamo una qualità superlativa ma instabile.
Quali sono i benefici principali dell’utilizzo di questi prodotti?
Sicuramente l’efficacia del CBD ben nota che non ha controindicazioni ma ha un enorme effetto sulla pelle antinfiammatorio e di rilassamento cutaneo, oltre a stimolare il mitocondrio, cioè il motore della cellula, facendola funzionare meglio e quindi mantenendola giovane più a lungo. Inoltre è ottimo contro l’acne perché purifica e disinfiamma.
I vostri prodotti sono certificati?
Sono tutti certificati bio, registrati in comunità europea e testati dermatologicamente. Fortunatamente da luglio 2013 la legge che regolamenta il cosmetico nel mercato europeo è chiara perché è emanata direttamente da una istituzione Europea centrale per tutti gli stati della UE, quindi non subiamo diverse e strambe regolamentazioni locali.
Siete attenti all’ambiente, con l’utilizzo del 70% in meno di plastica e 100% in meno di carta, arriverete ad essere al 100% sostenibili?
Ci piacerebbe, al momento stiamo studiando delle alternative sostenibili. Abbiamo diminuito la plastica dei tubi dei flaconi che adesso sono composti da 2-3 strati di plastica per far barriera ed evitare che il prodotto trasudi, anziché i 6 strati standard utilizzati nei comuni contenitori. Siamo riusciti a ridurre gli strati dei tubi garantendo comunque la non trasudazione del prodotto, questo ci ha permesso in alcuni casi di risparmiare fino all’85% della plastica usata. Adesso stiamo studiando come risolvere il problema del consumo di plastica, e sicuramente modificheremo delle cose per essere sempre più sostenibili come facciamo già da tempo. Ad esempio abbiamo sostituito il nastro adesivo di plastica con un nastro adesivo di carta, che incolla un po’ meno ma in questo modo consumiamo molto meno plastica. Se questo discorso lo facessero tutte le aziende avremmo 1/3 in meno di isole di plastica in mezzo al mare.
Dove si possono trovare i vostri prodotti?
In 29 paesi d’Europa e entro qualche mese anche in America, dove faremo una linea apposita modificando un po’ le descrizioni e il packaging per adattarli al mercato americano.
Da poche settimane siamo usciti con 6 nuovi prodotti per il viso.
Come vedi il futuro della cosmesi a base di canapa?
Molto bene, prosperoso. In questo settore c’è gente che vuole evolversi e vuole andare avanti, certo l’aspetto economico è importante, ma si può guadagnare rubando valore o creando valore. È una piccola differenza ma molto importante, perché anche il capitalismo in realtà non è poi così negativo: se viene utilizzato per rubare valore logicamente fa male a tutti, se invece viene utilizzato per creare valore può diventare positivo, cosa che abbiamo dimenticato negli ultimi decenni.