L'imperatore non è vestito

di Jack Herer

 

 

Capitolo Cinque

 

La proibizione della marijuana

 

Anslinger aveva ottenuto la sua legge …

 

 

“Dovremmo confidare nelle costrizioni in continua crescita e nei trattamenti dei burocrati, dei quali stipendi e promozioni dipendono dalla scoperta di sempre più gente da arrestare e ‘trattare’?

 

“Muoiono più carcerati Americani in un giorno di quanti ne siano morti* a causa della marijuana in tutta la Storia. Chi stanno proteggendo? Da cosa?”

 

—Fred Oerther, MD (Doctor of Medicine, N.d.t.) Portland, Oregon

 

*Ufficialmente, zero (N.d.t.)

 

Annientare i Dissidenti

 

Dopo che la pubblicazione a New York City del ”LaGuardia Marijuana Report” (1938-1944) aveva confutata la sua argomentazione, concludendo che la marijuana non era causa di alcuna violenza, e riportando altri risultati positivi, Harry J. Anslinger, dopo numerose tirate in pubblico, denunciò il Sindaco Fiorello LaGuardia, la New York Academy of Medicine e i dottori che avevano lavorato alla ricerca.

 

Anslinger dichiarò che questi dottori non avrebbero mai più fatto esperimenti o ricerche sulla marijuana senza il suo permesso personale, o sarebbero finiti in galera!

 

Egli usò quindi il pieno potere governativo degli Stati Uniti, illegalmente, per fermare ogni ricerca in corso sulla marijuana, mentre ricattava la American Medical Association (AMA)*.

 

*Perché, vi chiederete, la AMA stava dalla parte di Anslinger, nel 1944-45, dopo essersi opposta al Marijuana Tax Act nel 1937? Risposta: dal momento che il Federal Bureau of Narcotics di Anslinger era incaricato di denunciare i medici che prescrivevano narcotici per quelli che lui, Anslinger, giudicava scopi illeciti, il suo ufficio denunciò più di 3.000 membri della AMA durante il 1939. Quello stesso anno la AMA firmò un armistizio con Anslinger. Risultato: solo tre dottori furono accusati per droghe illecite di qualche genere, dal 1939 al 1949.

 

Per smentire il Rapporto LaGuardia, la AMA, su richiesta personale di Anslinger, condusse uno studio tra il 1944 e il '45; “del gruppo sperimentale 34 erano negri (negroes, N.d.t.) e uno era bianco.” (per il controllo statistico) quelli che fumavano marijuana, divenivano irrispettosi dei soldati bianchi e degli ufficiali durante la segregazione militare. (V. Appendice “Army Study of Marijuana,” Newsweek, Jan. 15, 1945.)

 

Questa tecnica di influenzare i risultati degli studi è nota nell'ambiente scientifico come “gutter science.”

 

L'erba & la Minaccia di Pace

 

Comunque, tra il 1948 e il 1950, Anslinger smise di alimentare la sua stampa con storie di violenza causata dalla marijuana e iniziò il “red baiting” (tormento dei "rossi”, N.d.t.) tipico dell'epoca di McCarthy.

 

All'impaurito pubblico Americano si diceva ora che questa era una droga più pericolosa di quanto di pensava inizialmente. Testimoniando di fronte ad un Congresso fortemente anti-Comunista nel 1948 - e in seguito, continuamente, sui giornali - Anslinger dichiarò che la marijuana adesso rendeva del tutto non-violenti i suoi consumatori, e anzi talmente pacifici - e pacifisti!- che i Comunisti avrebbero potuto usare la marijuana per indebolire la volontà di combattere nei combattenti Americani.

 

Era una svolta di 180 gradi attorno al pretesto iniziale della cannabis "violenta" che era stata messa al bando nel 1937. Imperterrito, il Congresso votò per mantenere le leggi vigenti sulla marijuana, basandosi su argomentazioni del tutto opposte a quelle usate per renderla illegale.

 

E' interessante e piuttosto assurdo notare che Anslinger e il suo maggior sostenitore - il membro del Congresso, e la sua migliore amicizia senatoriale, il Senatore Joseph McCarthy* del Wisconsin - dal 1948 in poi furono costantemente oggetto di attenzione della stampa in articoli allarmistici.

 

*Secondo l'autobiografia di Anslinger The Murderers (lett. Gli Assassini , N.d.t.) con la conferma di ex-agenti del FBN, Anslinger fornì illegalmente morfina al senatore Joseph McCarthy per anni.
La sua motivazione
è che in questo modo i Comunisti non avrebbero potuto ricattare questo grande uomo politico Americano a causa della debolezza della sua dipendenza. (Dean Latimer, Flowers In The Blood; Harry Anslinger, The Murderers.)

 

Anslinger disse al Congresso che i Comunisti avrebbero venduta la marijuana ai ragazzi Americani per fiaccare la loro volontà di combattimento, e renderci una Nazione di zombie pacifisti.
Inevitabilmente, i Comunisti Russi e Cinesi ridicolizzarono la paranoia degli Stati Uniti per la marijuana in ogni occasione - sulla stampa e alle Nazioni Unite.

 

Sfortunamente, l'idea di erba e pacifismo ricorse nella stampa sensazionalistica per tutti i 20 anni seguenti, al punto che infine la Russia, la Cina e i Paesi Comunisti del Blocco Orientale (che coltivavano grandi quantità di cannabis) dichiararono illegale la marijuana per paura che fosse venduta dagli Americani per rendere i soldati Comunisti docili e pacifisti.

 

E' strano, poiché Russia, Europa dell'Est e Cina hanno coltivato e assunta cannabis come farmaco, rilassante e tonico per centinaia o migliaia di anni, senza preoccuparsi di legiferare contro la marijuana.

 

(Il J.V. Dialogue Soviet Press Digest, Ott., 1990 riporta di un fiorente mercato illegale della canapa, malgrado i disperati tentativi delle autorità giudiziarie Sovietiche per soffocarlo. “Nella sola Kirghizia le piantagioni di canapa occupano circa 3000 ettari.” In un'altra zona, i Russi attraversano per tre giorni “uno dei luoghi più sinistri del Deserto Moiyn-Kumy,” per raccogliere una varietà di canapa superiore, resistente alla siccità, conosciuta come anasha.)

 

Un Piano Segreto per Controllare le Menti e le Scelte

 

Grazie ad un rapporto reso noto nel 1983 dal Freedom of Information Act, si è scoperto (dopo 40 anni di silenzio) che Anslinger fu assegnato nel 1942 ad un comitato top-secret per creare un “siero della verità” per lo Office of Strategic Service (OSS), che poi divenne il Central Intelligence Agency (CIA). (Rolling Stone, Agosto 1983.)

 

Anslinger e il suo gruppo di spie scelsero, come primo siero della verità, “olio di miele ”, una forma purissima e quasi insapore di olio di hashish, da amministrare con il cibo a spie, sabotatori, prigionieri militari e simili, per costringerli a “sputare la verità”.

 

Quindici mesi dopo, nel 1943, l'uso degli estratti di marijuana come siero della verità fu interrotto dal gruppo di Anslinger, perché si era notato che questi non sempre funzionavano.
La gente interrogata spesso ridacchiava o rideva istericamente dei suoi interlocutori, diventava paranoica o era presa da un insaziabile desiderio di cibo. Inoltre, il rapporto diceva che gli agenti Americani dello OSS e altri gruppi di affini avevano iniziato a usare l'olio di miele illegalmente, su di loro, e non lo somministravano più alle spie. Nel rapporto finale del gruppo OSS di Anslinger sulla marijuana come siero della verità non parla mai di reazioni violente provocate dalla droga!
In effetti, si afferma il contrario. Lo OSS e quindi la CIA continuarono le ricerche e provarono con altre droghe come siero; psilocibina, amanita muscaria e LSD, per nominarne alcuni.

 

Per vent'anni la CIA testò segretamente queste sostanze sugli agenti Americani. Soggetti che non sospettavano nulla si sono gettati dalla finestra, altri hanno temuto di essere impazziti.

 

Il nostro governo ha infine ammesso di aver fatto questo al suo stesso popolo negli anni '70, dopo 25 anni di smentite: di avere cioè drogato cittadini, soldati e agenti governativi innocenti, non consenzienti, e ignari - tutto nel nome della sicurezza nazionale, ovviamente.
Queste agenzie nazionali di
“sicurezza” avevano minacciato e in qualche caso incarcerato individui, famiglie e organizzazioni sulla base delle loro insinuazioni riguardo i drogaggi segreti.

 

Questo avveniva tre decenni prima che il Freedom of Information Act obbligasse la CIA ad ammettere le sue menzogne, in programmi TV come quello della CBS “60 Minutes” e altri.
Il 16 Aprile 1985 la Corte Suprema stabilì che la CIA non era costretta a rivelare le identità degli individui o delle istituzioni coinvolte in questo travesty.

 

La Corte in effetti stabilì che la CIA poteva decidere cosa rivelare o meno al Freedom of Information Act, e che le decisioni della Corte non potevano prevalere su quelle dell'agenzia stessa.
Abrogare il Freedom of Information Act fu uno dei primi scopi dell'Amministrazione
Reagan / Bush / Quayle.

 

(L.A. Times, The Oregonian, etc. editoriali del 1984; The Oregonian, 21 Gennaio 1985; Lee, Martin & Shlain, Bruce, Acid Dreams, Grove Press, NY, 1985.

 

Malgoverno Criminale

 

Prima che Anslinger iniziasse la campagna allarmista di pacifisti-zombie e marijuana nel 1948, usò ancora la musica jazz, la violenza, e i “gore files” per quasi sette anni (1943-50) sui giornali, ai comizi, alle conferenze, e alle udienze congressuali.

 

Oggi sappiamo che sull'argomento della canapa, mascherata da marijuana, Anslinger fu un gran bugiardo burocratico.

 

Per oltre settant'anni l'America è cresciuta prendendo per buone le affermazioni di Anslinger sull'erba, dalla violenza al pacifismo malvagio, e infine all'influenza corruttiva della musica.

Che tutto ciò sia stato ispirato da motivi economici o razzisti, o financo da una musica troppo ritmata, o qualche sorta di isteria sinergica (combinata) è impossibile saperlo. Ma quello che sappiamo è che le informazioni disseminate dal governo (ad es. la DEA) sulla cannabis erano allora, e continuano a essere, deliberate menzogne.

 

Come vedremo nei prossimi capitoli, una quantità di dati empirici e di prove rivelano che la precedente Amministrazione Reagan/Bush/Quayle ha probabilmente cospirato ai più alti livelli per negare informazioni e per disinformare il pubblico, con l'esito inevitabile e inutile della morte di decine di migliaia di Americani.

 

E lo ha fatto, sembra, allo scopo di salvaguardare i suoi stessi interessi - e degli amici - nell'industria farmaceutica, energetica e cartaria; per dare a queste industrie sintetiche, intossicanti, un insano vantaggio sulla canapa e proteggere i miliardi di dollari di profitto annuo che non sarebbero mai esistiti, se la marijuana non fosse stata proibita!

 

Come risultato, milioni di Americani hanno buttato via milioni di anni in carcere, e milioni di vite sono state e continuano a essere rovinate dalle bugie svergognate di Hearst, di Anslinger e DuPont, con i loro libelli da razzisti degenerati, e i loro gusti musicali bigotti.

 

 

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© Jack Herer 2008

Versione italiana a cura di Jasper L. Thompson [email protected]