L'imperatore non è vestito

di Jack Herer

 

Capitolo Quindici

 

La Storia Ufficiale
Debunking "Gutter Science"

 

Dopo 15 giorni passati ad ascoltare testimonianze e oltre un anno a deliberare, il Giudice dell'Amministrazione Legale della DEA, Francis L. Young esortò ufficialmente la DEA a consentire la prescrizione medica di marijuana. Nella sua sentenza del Settembre 1988, decretò: "Le prove di questa documentazione mostrano chiaramente che la marijuana viene ritenuta in grado di mitigare il disagio di una quantità di gente gravemente malata, con la sicurezza di una supervisione medica . . . Sarebbe irragionevole, arbitrario e capriccioso da parte della DEA mettersi ancora tra queste persone sofferenti e i benefici di questa sostanza, alla luce delle prove di questa documentazione. In termini strettamente medici, la marijuana è alla lunga più sicura di molti cibi che mangiamo comunemente, la marijuana nella sua forma naturale è una delle sostanze con principi terapeutici attivi più sicure tra quelle note all'uomo."

 

Malgrado ciò, l'ex-Amministratore della DEA John Lawn, il suo successore Robert Bonner, e l'attuale Amministratore John Constantine - nessuno dei quali è medico! - non hanno acconsentito, e hanno continuato a negare la cannabis medicale, a loro discrezione personale.

 

Tempo Buttato, Vite Buttate

 

Sono trascorsi più di 100 anni da che la commissione di studi British Raj del 1894 sui fumatori di hashish in India riportò che l'uso di cannabis era innocuo e perfino salutare. Numerosi studi da allora si sono trovati in pieno accordo, dei quali i più rilevanti sono le Commissioni Siler, LaGuardia, Shafer (per Nixon), la Canadese LeDain e la Californiana Research Advisory Commission.

 

Contemporaneamente, i Presidenti Americani hanno elogiata la canapa, la USDA ha ammassata una quantità di dati sul suo valore come risorsa naturale, e nel 1942 l'amministrazione Roosevelt ha prodotto Hemp for Victory, un film che esalta i nostri patriottici coltivatori di canapa. Lo stesso anno, la Germania produceva l'Abbiccì Umoristico della Canapa, un giornalino a fumetti, scritto in rima, che decantava le virtù della canapa. (V. appendice I delle versione cartacea di questo libro.)

 

Ma ancora oggi l'uso medico della canapa viene negato agli umani.* Intervistato a proposito del fallimento della sua proposta alla DEA alla fine del 1989, il Giudice Young ha detto di aver lasciato all'amministratore John Lawn il tempo di acconsentire.

*L'Autore si riferisce qui evidentemente agli usi veterinari (ancora) legali negli USA degli estratti di cannabis, N.d.t.

 

Più di un anno dopo, Lawn ha ufficialmente rifiutato di rimettere la cannabis nella sua agenda, classificandola ancora nella Tabella I come droga "pericolosa", della quale non è permesso nemmeno l'uso medico.

 

Condannandolo per questa inutile sofferenza imposta ad Americani indifesi, la National Organization to Reform Marijuana Laws (NORML) e il Family Council on Drug Awareness hanno prontamente richieste le dimissioni di Lawn. Ma i suoi successori, Bonner e l'attuale Constantine, mantengono la stessa linea politica.

 

Con quale ipocrisia dei pubblici ufficiali possono screditare dei fatti e negare la verità? Come motivano le loro atrocità? Come? Si inventano i loro esperti personali.

 

I Doppi Sensi Del Governo

 

Dal 1976, il nostro governo federale (NIDA, NIH, DEA*, e Action), gruppi sponsorizzati dalla polizia (come il DARE*), e gruppi di interesse speciale (come il PDFA*) hanno dichiarato al pubblico, alla stampa, e ad associazioni di genitori di avere la "prova certa" degli effetti spaventosamente negativi della marijuana.

 

* National Institute on Drug Abuse, National Institutes of Health, Drug Enforcement Agency, Drug Abuse Resistance Education, Partnership for a Drug Free America. Tutte le ricerche seguenti considerarono le scoperte di Heath sulla marijuana irrilevanti, poiché l'intossicazione da monossido di carbonio e altri fattori furono totalmente trascurati.

 

Quando il governo Statunitense sponsorizzava ricerche sulla cannabis prima del 1976, e queste ne indicavano l'innocuità o i benefici, la metodologia di ogni studio era presentata nel dettaglio assieme con il rapporto; leggete ad es. The Therapeutic Potential of Marijuana (del 1976) dove la metodologia di ogni studio è acclusa.

 

Quando però i burocrati del nostro governo hanno sponsorizzato ricerche per avere esiti arbitrariamente negativi sulla marijuana, più e più volte la rivista Playboy, NORML, High Times, etc. hanno dovuto appellarsi alla nuova Freedom of Information Act per scoprire l'effettiva metodologia di laboratorio impiegata in questi "esperimenti".

 

Quello che hanno scoperto è shockante.

 

Studi del Dr. Heath/Tulane, 1974

 

I Titoli:

Danni Cerebrali e Scimmie Morte

 

Nel 1974, al Governatore della California Ronald Reagan fu chiesto di depenalizzare la marijuana.

 

Dopo aver prodotte le ricerche Universitarie Heath/Tulane, il cosiddetto "Grande Comunicatore" disse che "Le più attendibili fonti scientifiche dichiarano che danni permanenti al cervello sono tra i risultati inevitabili dell'uso di marijuana." (L.A. Times)

 

Il rapporto del Dr. Heath aveva concluso che le scimmie Rhesus, fumando l'equivalente di soli 30 joints al giorno, iniziavano ad atrofizzarsi e a morire dopo 90 giorni.

 

E da allora, le cellule morte trovate nei cervelli delle scimmie costrette a fumare marijuana sono state uno degli spaventapasseri dei manualetti propagandistici del governo e nella letteratura contro l'erba.

 

Il Senatore Eastland del Mississippi lo usò in tutti gli anni '70 per terrorizzare i legislatori statali e impedire il loro supporto alla proposta di depenalizzazione del NORML al Congresso, perlopiù sponsorizzata dal poi Senatore Jacob Javitts di New York.

 

I rapporti dello studio sono anche stati distribuiti dalla gerarchia dei professionisti della riabilitazione come una delle loro motivazioni per tenere lontano i ragazzini dall'erba, basate su presunte pubblicazioni scientifiche. Vengono usati per terrorizzare le associazioni di genitori, i gruppi parrocchiali, etc., che poi li ridistribuiscono al pubblico.

 

Heath uccise le scimmie mezze-morte, aprì i loro cervelli, contò le cellule morte, e poi prese delle scimmie di controllo, che non avevano fumato marijuana, uccise anche loro, e contò le loro cellule cerebrali. Le scimmie che avevano fumato erba avevano una quantità enorme di cellule cerebrali morte, rispetto alle scimmie "normali".

 

La dichiarazione di Ronald Reagan fu probabilmente basata sul fatto che il fumo di marijuana era l'unica differenza fra i due gruppi di scimmie. Forse Reagan credeva che gli studi federali fossero reali e corretti. Forse aveva altri motivi.

 

Qualunque fossero i motivi, questo è quello che il governo diede in pasto alla stampa e al PTA, che gli credettero senza riserve.

 

Nel 1980, Playboy e NORML ottennero finalmente, dopo sei anni di continue richieste e citazioni, un accurato resoconto delle procedure usate negli studi dell'infame rapporto:

 

Quando gli studiosi ingaggiati da NORML e Playboy per esaminare i rapporti lessero i documenti che riguardavano la metodologia, si misero a ridere.

 

I Fatti:

Il Soffocamento della Sperimentazione Animale

 

Come fu poi riportato su Playboy, la metodologia degli esperimenti "voodoo" di Heath prevedeva di legare una scimmia Rhesus a una sedia e pompargli dentro l'equivalente di 63 spliffs* Colombiani in "cinque minuti, attraverso una maschera," per evitare la perdita del fumo. Playboy scoprì che Heath aveva somministrato l'equivalente di 63 joints in cinque minuti per tre mesi, invece dei 30 al giorno per oltre un anno, come dichiarato all'inizio. Heath aveva fatto questo, si scoprì, per evitare la paga di un assistente per un anno intero.

*V. nota

Le scimmie erano state soffocate! La deprivazione di ossigeno per un periodo che va dai tre ai cinque minuti provoca danni cerebrali e "cellule cerebrali morte" (Manuale Salvavita della Croce Rossa e Manuale di Sicurezza Acquatica). Con la concentrazione di fumo utilizzata negli esperimenti, le scimmie erano un po' come delle persone che stanno in auto nel garage, con il motore acceso, per 5, 10, o 15 minuti al giorno, ogni giorno!

 

L'esperimento delle scimmie di Heath non era altro che uno studio sull'asfissia animale e sull' avvelenamento da monossido di carbonio.

 

Tra l'altro, Heath aveva completamente omesso (intenzionalmente? incompetentemente?) il discorso del monossido di carbonio inalato dalle scimmie.

 

Il monossido di carbonio è un gas mortale per le cellule cerebrali che si produce dalla combustione di qualsiasi cosa. Con quella concentrazione di fumo, le scimmie erano in effetti come persone chiuse in garage con la macchina accesa per un quarto d'ora ogni giorno!

 

Tutti gli studi seguenti ritennero privi di valore gli esperimenti di Heath, a causa dell'avvelenamento da monossido e altri fattori che erano stati del tutto trascurati nei rapporti. Altri, come quelli del Dr. Gabriel Nahas negli anni '70, cercarono di collegare in qualche modo i metaboliti del THC che si trovano comunemente nei tessuti grassi del cervello, degli organi riproduttivi e in altre aree del corpo, con le cellule cerebrali delle scimmie soffocate.

 

Oggi, nel 1999, 17 anni sono trascorsi e non una singola parola delle ricerche di Heath e Nahas è stata comprovata! Ma i loro studi vengono ancora tirati in ballo dalla Partnership for a Drug Free America, dalla Drug Enforcement Administration (DEA), dagli uffici statali della narcotici, dai politici, e più o meno in ogni occasione pubblica, come prova scientifica dei pericoli della marijuana.

 

Questa è la propaganda di disinformazione negli USA al suo peggio! I contribuenti hanno pagato queste ricerche e hanno il diritto a una corretta informazione pubblica e scolastica.

 

Nel 1996, Gabriel Nahas, in Francia, citò Mishka, il traduttore dell'edizione Francese di questo libro, "L'Emperor est Nu!” per danni. Mishka scrisse che gli studi di Nahas erano considerati spazzatura dal mondo intero. La corte Francese, dopo avere esaminato il caso, e dopo che Nahas aveva buttato l'equivalente di centinaia di migliaia di dollari in spese legali, lo premiò con il massimo insulto: un franco, all'incirca 15 centesimi di dollaro Americano per danni, e spese a suo carico!

 

La Persistenza dei Metaboliti del THC

 

I Titoli:

Restano in Circolazione per 30 Giorni!

 

Il governo affermò anche che dal momento che "i metaboliti del THC" restano nelle cellule lipidiche del corpo fino a 30 giorni dopo l'ingestione, un solo spinello era molto pericoloso; asserendo che gli effetti a lungo termine di questi metaboliti sulla razza umana non si possono nemmeno immaginare, e altre allusioni in termini pseudo-scientifici (frasi come "si potrebbe verificare", "potrebbe significare", "probabilmente", "forse", etc.*)

* "Può essere, potrebbe, e probabilmente non sono conclusioni scientifiche." Dott. Fred Oerther, Settembre 1986.

 

I Fatti:

Gli Esperti del Governo Dichiarano che i Metaboliti
sono Residui Non-Tossici e Innocui

 

Abbiamo intervistato tre dottori di fama nazionale, che lavorano o hanno lavorato alle ricerche del Governo USA sulla marijuana:

 

- Dott. Thomas Ungerlieder, della UCLA, nominato da Richard Nixon nel 1969 Presidente del Comitato per la Marijuana, e ri-nominato poi da Ford, Carter, e Reagan, e attualmente capo del "Marijuana Medical Program" in California;

 

- Dott. Donald Tashkin, della UCLA, negli ultimi 29 anni il più importante ricercatore mondiale sugli effetti della marijuana sulle funzioni polmonari;

 

- Dott. Tod Mikuriya, amministratore nazionale delle ricerche governative USA sulla marijuana alla fine degli anni '60.

 

Questi dottori asseriscono che effettivamente i componenti attivi del THC vengono fatti fuori al primo o al secondo passaggio attraverso il fegato. I metaboliti del THC residui si attaccano, in modo del tutto naturale, ai depositi grassi di cui il corpo si servirà più tardi.

 

Molti componenti chimici dei cibi, delle erbe da cucina, e dei farmaci, fanno puntualmente la stessa cosa nel nostro corpo; la maggior parte non sono dannosi, e i metaboliti del TCH hanno meno potenziale tossico* di ogni altro residuo metabolico conosciuto!

 

* Il governo Statunitense sa, dal 1946, che la dose di cannabis necessaria a uccidere un topo è circa 40.000 volte superiore alla dose che produce i sintomi tipici dell'intossicazione. (Tod Mikuriya, Marijuana Medical Papers, 1976; Loewe, Journal of Pharmacological and Experimental Therapeutics, Ottobre 1946.)

 

I metaboliti del THC nel corpo si possono comparare alla cenere di una sigaretta: il residuo inerte che rimane del cannabinoide attivo, quando esso è stato metabolizzato dal corpo. Questi metaboliti inerti sono ciò che viene rilevato dagli esami delle urine, usati per licenziare militari, operai e atleti per avere usato -o essere stati in presenza di- cannabis negli ultimi 30 giorni.

 

Studi sui Danni Polmonari

 

I Titoli:

Più Dannosa del Tabacco

 

Secondo la American Lung Association (Associazione Americana Polmoni), malattie relative al fumo di sigaretta e di tabacco uccidono più di 430.000 Americani ogni anno. Cinquanta milioni di Americani fumano, e 3.000 iniziano ogni giorno. Gli studi di Berkeley sul catrame cangerogeno alla fine degli anni '70 conclusero che la "marijuana è una volta e mezza più cancerogena del tabacco."

 

I Fatti:

Non Un Solo Caso Documentato di Cancro

 

Ci sono sostanze irritanti per i polmoni in ogni tipo di fumo; il fumo di cannabis procura una lieve irritazione delle vie aeree principali dei polmoni; i sintomi scompaiono non appena si smette di fumare.

 

Ma a differenza del fumo di tabacco, quello della cannabis non provoca nessuna modificazione delle vie aeree minori, dove il tabacco provoca danni a lungo termine, o permanenti. Inoltre un fumatore di tabacco può fumare dalle 20 alle 60 sigarette al giorno, mentre un fumatore incallito di marijuana si può fumare 5/7 joints al giorno e anche meno, se sono disponibili infiorescenze potenti e di buona qualità.

 

Tra decine di milioni di Americani che fumano erba, la cannabis non ha mai provocato un singolo tumore al polmone, come ha affermato nel Dicembre 1997 il più eminente pneumologo d'America, il Dott. Donald Tashkin della UCLA. Egli ritiene che il maggiore rischio per la salute dei polmoni per chi fuma 16 o più grossi cannoni al giorno sia quello dell'ipossia, per il troppo fumo e il poco ossigeno.

 

Secondo Tashkin non ci sarebbe da temere "in maniera assoluta" il pericolo di peggioramento di un enfisema dovuto all'uso di marijuana, al contrario del tabacco.

 

La cannabis è una pianta complessa, molto evoluta. Ci sono circa 400 composti chimici nel suo fumo. Di 60 tra questi sono stati riconosciuti gli effetti terapeutici.

 

La cannabis può anche essere mangiata, evitando completamente gli effetti irritanti del fumo. Tuttavia quando viene fumata i suoi principi attivi vengono assorbiti dal corpo umano quattro volte maggiormente di quando non venga mangiata. E la proibizione ha talmente pompato i prezzi sul mercato nero della cannabis che, assieme alle pene previste per la coltivazione, a molte persone viene negato il lusso di una assunzione meno efficiente, ma anche meno irritante per loro.

 

Le Ricerche di Laboratorio Non Rispecchiano la Vita Reale

 

Delle ricerche hanno mostrato che molti degli agenti cancerogeni della cannabis si possono eliminare con una pipa ad acqua. Il nostro governo ha taciuta questa importante informazione nelle sue dichiarazioni alla stampa. Nel contempo i politici hanno messo fuori legge le pipe ad acqua, etichttandole come "attrezzatura per drogati."

 

Come Sono Iniziate le Dicerie

 

Nel 1976 il Dott. Tashkin, della UCLA, inviò un rapporto scritto al Dott. Gabriel Nahas alla Rheims, in Francia, per la conferenza sui "Potenziali Pericoli della Cannabis Medicale." Il rapporto è divenuto la notizia più sensazionalistica di quella negativa conferenza mondiale sulla cannabis.

 

Tashkin, che aveva spedito il rapporto alla conferenza ebbe poi un ripensamento.

 

Quello che Tashkin disse alla conferenza di Rheims era che la marijuana è -fino a 15 volte- più irritante del tabacco per le via aeree principali. La cosa è irrilevante, dal momento che Tashkin aveva dimostrato che il tabacco non ha quasi effetti in questa area dei polmoni; quindi, 15 volte quasi niente è sempre quasi niente. E in ogni caso, la cannabis ha effetti positivi o neutri nella maggior parte delle altre aree polmonari. (V. Cap. 7, "Usi Terapeutici della Cannabis.")

 

(Tashkin, Dr. Donald, UCLA studies, 1969-83; UCLA Pulmonary Studies, 1969-95.)

 

Dopodiché, nel 1977, il governo U.S.A. riprese a finanziare le ricerche degli effetti della cannabis sui polmoni che aveva sospeso due anni prima, quando Tashkin aveva riportato risultati terapeutici incoraggianti. Ma ora il governo si limitava a finanziare solo le ricerche sulle vie aeree principali.

 

Abbiamo intervistato il Dott. Tashkin dozzine di volte. Nel 1986 l'ho fatto a proposito di un articolo che stava preparando per il New England Journal of Medicine, nel quale egli scriveva che il fumo di cannabis provoca le stesse lesioni pre-cancerogene del tabacco in "uguale" misura.

 

Molta gente non sa, né i mass-media ne parlano, che ogni anomalia dei tessuti (abrasione, eruzione, o anche solo rossore) è chiamata lesione pre-cancerogena. A differenza delle lesioni provocate dal tabacco, quelle dovute al THC non contengono radiazioni.

 

Abbiamo chiesto a Tashkin quante persone sono risultate avere il cancro ai polmoni, in questo o qualsiasi altro studio sui fumatori cronici di sola cannabis (Rasta, Copti, etc.)

 

Seduto nel suo laboratorio alla UCLA, il Dott. Tashkin mi ha guardato e ha detto: "Questa è la cosa strana. A tutt'oggi nessuno tra quelli che abbiamo studiato ha sviluppato un cancro al polmone."

 

"Questo è stato riferito alla stampa?"

 

"Beh, è nell'articolo," disse il Dott. Tashkin. "Ma i giornalisti non hanno nemmeno domandato. Prendono per scontato il peggio." La sua risposta per noi significa che nessun caso di cancro al polmone è mai stato registrato, tra quanti fumano esclusivamente canapa. Dobbiamo ricordare che egli e altri medici avevano predetto con certezza 20 anni fa che centinaia di migliaia di fumatori di marijuana avrebbero sviluppato entro oggi (1997) un cancro al polmone.

 

Un Altro Fatto:

I Benefici Per I Pazienti Di Enfisema

 

Durante una successiva intervista, Tashkin si congratulò con me, per la mia dritta che la marijuana usata per l'enfisema aveva dato buoni risultati tra alcune persone che conoscevamo.

 

In realtà all'inizio egli aveva riso di me, presumendo che la marijuana aggravasse l'enfisema, ma dopo avere ripresa in considerazione l'ipotesi aveva scoperto che la marijuana era effettivamente di grande giovamento per i pazienti di enfisema, per via della dilatazione del passaggio bronchiale.

 

Venne così accertato che la cannabis dà sollievo nei pazienti di enfisema.

 

Il fumo di marijuana non è l'unico che abbia effetti benefici sui polmoni; la Yerba Santa, il Colt's foot, il marrubio, e altre erbe sono state fumate tradizionalmente per aiutare i polmoni.

 

Il tabacco e i pericoli ad esso associati hanno talmente compromesso il giudizio delle persone contro il "fumo" che molti ritengono il fumo di cannabis dannoso quanto quello del tabacco, o peggio. Con la proibizione della ricerca, queste informazioni sulla salute e la sicurezza pubblica non sono più disponibili.

 

Nel Dicembre 1997, abbiamo incontrato di nuovo il Dott. Tashkin, ed egli ha asserito inequivocabilmente che "la marijuana non provoca né peggiora l'enfisema in alcun modo." Inoltre, che nessun caso di cancro al polmone è mai stato attribuito al fumo di cannabis.

 

. . . E Così Via

 

La maggior parte della letteratura anti-marijuana che abbiamo esaminato non cita più di una singola fonte che sia possibile esaminare. Altri si riferiscono soltanto alla DEA o al NIDA. I pochi studi ai quali siamo stati in grado di risalire in genere si scoprono essere casi anedottici, raggruppamenti artificiali di dati, oppure del tutto privi di controlli, e mai più ripetuti.

 

Documenti che parlano di ingrossamento del seno, obesità, dipendenza, e roba simile, restano infondati, e godono di poco credito presso la comunità scientifica. Altri documenti, come la momentanea riduzione nella conta dello sperma, sono statisticamente insignificanti per il pubblico in generale, ma sempre pompati in maniera spropositata quando vengono presentati dai media. Altri ancora, come una manciata di tumori alla gola nell'area di Sacramento e l'alta percentuale di ricoveri in un pronto soccorso di Baltimore sono casi isolati contrari a tutte le altre statistiche, che non si sono più verificati.

 

Gli esiti spuri delle ricerche di Heath, Nahas, e quelli sul topo e la scimmia gravidi della Temple University e della UC Davis (dove al topo fu iniettato un succedaneo, cugino di terzo grado del THC) sono stati discreditati nel corpus della letteratura scientifica e medica.

 

Benché questi studi non vengano più considerati in ambito scientifico, montagne di pubblicazioni della DEA, o sponsorizzate dalle case farmaceutiche, sui possibili effetti a lungo termine dei metaboliti sul cervello e sul sistema riproduttivo arrivano ancora ai gruppi di genitori come se fossero studi nuovi di zecca. Questa disinformazione è ancora molto viva nei rapporti del governo U.S.A., della DEA, del DARE, e del PDFA.

 

La Cura Ingrassante di Nahas per il Budget della Polizia

 

Incredibilmente, un famoso studio che dimostrava che la cannabis era in grado di ridurre i tumori (V. Cap. 7), fu voluto in origine dal Governo Federale con la premessa che l'erba avrebbe danneggiato il sistema immunitario. Ciò era basato sulle ricerche "Reefer Madness" (V. sotto) compiute dal disonorato Dott. Gabriel Nahas della Columbia University nel 1972.

 

E' lo stesso Dott. Nahas che affermò che l'erba danneggia i cromosomi e il testosterone (l'ormone maschile) e produce innumerevoli altri effetti orribili, che suggeriscono un crollo del sistema immunitario. Il background di Nahas è quello dell'OSS/CIA e quindi nel governo U.S.A., dove lavorò a stretto contatto con Lyndon LaRouche e Kurt Waldheim.

 

Nel 1998, Nahas è ancora il pupillo della DEA e del NIDA (National Institute on Drug Abuse) e malgrado ciò nessun esperimento anti-marijuana di Nahas è mai stata ripetuto durante gli infiniti studi seguenti. La Columbia University si è voluta dissociare specificamente dagli studi di Nahas sulla marijuana in una conferenza stampa appositamente indetta nel 1975!

 

I vecchi e screditati studi di Nahas vengono tirati in ballo ancora oggi dalla Drug Enforcement Administration, e deliberatamente consegnati agli ignari gruppi di genitori, alle chiese e ai PTA come studi validi che riguardano i mali dell'erba.

 

La diffusione delle pericolose storie dell'orrore di Nahas viene pagata con i dollari delle tasse, anche se il National Institutes of Health (NIH) nel 1976 ha specificamente proibito a Nahas di prendersi un solo penny del governo U.S.A. per le ricerche sulla cannabis, a causa dei suoi imbarazzanti precedenti dei primi anni '70.

 

* Nahas, nel Dicembre 1983, ridicolizzato dai suoi colleghi e dal tal taglio dei fondi del NIDA rinnegò gli esiti artefatti delle sue ricerche, le sue conclusioni e le estrapolazioni sui danni provocati dai metaboliti del THC e sui danni tessutali dei cromosomi nella piastra di Petri.

 

Malgrado ciò la DEA, il NIDA, il VISTA, la "guerra alla droga" e la scomparsa scrittrice Peggy Mann (con alcuni articoli sul Reader's Digest e il suo libro Marijuana Alert, con prefazione di Nancy Reagan) hanno rifilato questi studi screditati alle associazioni di genitori come Parents for a Drug Free Youth, etc., spesso con un superpagato Nahas come conferenziere, senza mai dire una parola su come i suoi studi venissero effettivamente considerati dai suoi colleghi.

 

Questo, supponiamo, viene fatto per spaventare i genitori, gli insegnanti, i legislatori e i giudici, usando una terminologia scientifica e statistiche fasulle, e mirando principalmente alla vendita di attrezzature per gli esami delle urine. In questo modo si creano maggiori profitti per le cliniche di riabilitazione e i loro staff di professionisti; e così si perpetuano i finanziamenti alla DEA, alla polizia locale, al sistema penale e giudiziario, ai correzionali, e altri interessi* del governo e della polizia di Stato.

* "Mangia mangia" è l' espressione più comune da noi; l'Autore qui usa la pittoresca locuzione tipicamente americana pork barrel, N.d.t.

 

La "Guerra alla Droga" significa tanti soldi, perciò la sfacciata richiesta di più poliziotti e più celle continua. E intanto abbiamo migliaia di giudici, legislatori, poliziotti, lettori del Reader's Digest e genitori che per anni hanno citato gli studi di Nahas, in particolare, come motivo principale per mantenere in vigore queste leggi ingiuste e per incarcerare milioni di Americani solo nell' ultimo decennio.

 

La DEA, dopo la discussa ritrattazione di Nahas del 1983, ha continuato in modo consapevole e criminoso, ad utilizzare gli esiti delle sue ricerche per polarizzare l'ignoranza di giudici, politici, giornalisti e associazioni scolastiche, ignari dei trascorsi di Nahas. Costoro credono a ciò che dice il governo, su come vengono spesi i soldi delle loro tasse. La maggior parte dei presentatori televisivi e dei giornalisti tratta ancora gli studi di Nahas degli anni '70 come un vangelo, e la maggioranza dello spaventoso folklore e delle leggende metropolitane che vengono sussurrati nei cortili delle scuole nascono dai lavori mendaci di questo "scienziato".

 

Degli esiti confutati di esperimenti mai replicati, vengono ancora ritenuti validi e divulgati, mentre gli onesti ricercatori che potrebbero dimostrare l'efficacia terapeutica della cannabis rischiano la galera.

 

Di fatto, utilizzando gli studi confutati e non-ripetuti di Nahas sul sistema immunitario, con il THC sintetico nella capsula di Petri*, le isteriche Families for Drug Free Youth (Famiglie per la Gioventù Libera dalla Droga) e le organizzazioni come "Just Say No" hanno convinto la stampa a scrivere che la marijuana può provocare l'AIDS - il che non ha il minimo fondamento, ma la stampa lo ha fatto, creando ancor più Reefer Madness**!

* La piastra di Petri o capsula di Petri è un recipiente piatto di vetro o plastica solitamente di forma cilindrica. È un importante strumento di lavoro in molti campi delle biologia, per la crescita di colture cellulari -- Fonte: ©Wikipedia

**Reefer Madness: anche titolo dell'infame film propagandistico contro la "Assassina della Gioventù", o marijuana, significa letteralmente follia da spinello (così tradotto, ad es., nelle opere di W.S.Burroughs); generalmente riferito agli effetti diretti della sostanza sul fumatore, qui lo vediamo proiettato in un ambito sociale, come fenomeno mediatico: ovvero, una "follia da spinello" collettiva, una fobia, o patologia simbolica come una "febbre dell'oro", ovviamente contraria, e fanatica -- N.d.t.

 

Nel 1998 Gabriel Nahas vive a Parigi, e gira l'Europa catechizzando con le solite vecchie bugie i meno aggiornati Europei. Quando abbiamo (la H.E.M.P.) chiesto un dibattito pubblico di fronte alla stampa mondiale, il 18 Giugno 1993 a Parigi, egli ha dapprima accettato entusiasticamente, fino a che non ha saputo che avremmo trattato tutti gli aspetti della canapa (carta, fibra, carburante, medicinali...). Allora ha declinato l'invito, anche quando avevamo accettate tutte le sue condizioni.

 

Tabacco Radioattivo: La Storia Mai Raccontata

 

Il fumo del tabacco uccide ogni anno più persone dell'AIDS, dell'eroina, del crack, della cocaina, dell' alcool, degli incidenti stradali, degli incendi, e degli omicidi messi insieme. Il fumo del tabacco crea dipendenza come l'eroina, compresi i sintomi di introversione, e la percentuale di ricadute (75%) che è la stessa dei consumatori incalliti di coca ed eroina.

 

E' questa di gran lunga la causa numero uno delle morti prevenibili negli USA oggi. I fumatori di tabacco hanno dieci volte più cancri al polmone dei non-fumatori, due volte più disturbi cardiaci, e hanno tre volte più probabilità di morirne se ne sviluppano uno. Malgrado ciò il tabacco è totalmente legale, e i suoi coltivatori negli USA ricevono sussidi governativi più alti che per qualsiasi altro prodotto agricolo Americano, mentre è nel contempo il nostro più grande assassino. E' l'ipocrisia totale!

 

Negli U.S.A. una morte su sette è causata dalle sigarette. Le donne dovrebbero sapere che il cancro al polmone è più frequente del cancro al seno, nelle donne che fumano, e che fumare mentre si prende la pillola aumenta drammaticamente il rischio di cancro e malattie cardiache.

 

Sette milioni di dollari al giorno finiscono nella pubblicità del tabacco, e si stima che l'industria delle sigarette abbia bisogno di circa 3.000 nuovi fumatori al giorno per rimpiazzare quelli che hanno smesso o sono morti, ogni giorno, per il fumo.

 

La principale industria commerciale e agricola del Kentucky per 100 anni (fino al 1890) è stata la salutare, versatile e utilissima canapa. Da allora è stata rimpiazzata con la non-edibile, non-fibrosa pianta del tabacco, disastrosa per il fondo, che viene coltivata in terreni fertilizzati con prodotti radioattivi.

 

Studi del governo U.S.A. hanno dimostrato che per i polmoni un pacchetto e mezzo di sigarette al giorno per un anno è l'equivalente di circa 300 esposizioni del torace ai raggi X (usando le vecchie, lente macchine a raggi X pre-1980 e senza nessuna protezione al piombo) per la pelle. Ma mentre la radioattività dei raggi X si dissolve istantaneamente, il tabacco ha un decadimento radioattivo che perdura nei polmoni per 21,5 anni.

 

L'ex-Chirurgo Generale C. Everett Koop ha detto alla TV nazionale che la radioattività delle foglie di tabacco è probabilmente la causa della maggior parte dei casi di cancro dovuti al tabacco. Non esiste alcuna radioattività nel catrame di cannabis.

 

(National Center for Atmospheric Research, 1964; American Lung Association.; Dr. Joseph R. DiFranza, University of Massachussets. Medical Center; Reader's Digest, Marzo 1986; Surg. Gen. C. Everett Koop, 1990.)

 

Alcuni Rapporti di cui i Federali non Parlano Mai

 

Studi Copti (1981)

Nessun Danno al Cervello o all' Intelligenza Umana

 

La canapa è stata utilizzata più o meno in tutte le culture da tempo immemorabile, come incentivo al lavoro e per rinnovare e aumentare le energie creative (Studi Giamaicani; Studi Copti; Studi Costaricani; i Veda; Dott. Vera Rubin, Research Institute for the Study of Man; etc.) Nel 1981, una ricerca rivelò che 10 dei più grandi fumatori d'erba Americani (di religione Copta, residenti in Florida) ritenevano che l'uso di 16 spliffs* ad alta potenza ogni giorno avesse migliorate in qualche modo le loro menti, in un periodo di 10 anni. Essi furono esaminati dai Dott. Ungerlieder e Shaeffer (della UCLA) e non fu riscontrata la minima differenza tra la capacità del loro cervello e quella di non-fumatori, né si confermò l'aumento nel QI sostenevano di avere avuto.

*Spliff: questo termine gergale americano, tradotto sopra in "spinellone", non esiste nei dizionari ufficiali della lingua inglese; nella nota originale l'Autore precisa che "Uno spliff è in genere l'equivalente di cinque American joints", dove joint sta per "spinello"; e American, in genere, sta per "grande"...

 

Più Longevità, Meno Rughe

La maggior parte delle ricerche (...) indicano che un fumatore d'erba medio Americano vivrà più a lungo della sua controparte che non si fa di niente; con meno rughe, e in genere meno stress, avendo meno malanni che gli scombussolano il sistema immunitario, ed essendo un vicino di casa più pacifico.(Studi Costaricani e Giamaicani)

Studi Giamaicani (1968-74, 1975)
Benefici Certi per i Fumatori di Marijuana

Le ricerche più approfondite sul fumo di canapa nel suo scenario naturale sono probabilmente quelle sulla ganja in Giamaica. Uno Studio Antropologico sull'Uso Cronico della Marijuana di Vera Rubin e Lambros Comitas (1975, Mouton & Co., The Hague, Paris/Anchor Books, NY), lo Studio Giamaicano, sponsorizzato dal National Institute of Mental Health (NIMH - Istituto Nazionale di Igiene Mentale) e dal Centro Studi sull'Abuso di Narcotici e Droghe, fu il primo progetto di antropologia medica ad essere intrapreso ed è il primo studio intensivo e multidisciplinare sul consumo e sui consumatori di marijuana ad essere stato pubblicato. Dall'introduzione dello Studio Giamaicano: "Benché sia illegale, l'uso della ganja è pervasivo, la sua durata e la frequenza molto alte; viene fumata più a lungo e in quantità maggiori, e ha una percentuale di THC molto maggiore di quella della canapa degli USA, senza conseguenze sociali o psicologiche deleterie. La differenza più grande è che qui il suo uso e i costumi conseguenti sono culturalmente condizionati e controllati da una salda tradizione."

Attitudini Sociali Positive

Lo studio evidenzia il supporto socialmente positivo dato ai fumatori di ganja in Giamaica, e l'elogio universale della pratica tra i consumatori, che la fumano come incentivo al lavoro. Alcuni soggetti dicono che l'effetto del fumo li rende "cervellosi", vivaci, festosi, più responsabili e coscienti; che è ottimo per la meditazione e la concentrazione, e crea un generale senso di benessere e auto-gratificazione.

Nessuna Relazione con i Comportamenti Criminali

Vera Rubin e il suo collega non hanno trovata alcuna relazione tra la cannabis e il crimine (eccetto qualche retata per marijuana), nessuna diminuzione delle capacità motorie, e fumatori e non fumatori mostravano lo stesso grado di estroversione. . . L'uso massiccio di ganja non diminuiva affatto l'incentivo al lavoro. Nelle valutazioni psicologiche i fumatori sembravano essere più aperti nelle loro espressioni emotive, in qualche modo più liberi dalle preoccupazioni, e inclini alla distrazione. Non furono mai documentati danni cerebrali o schizofrenia.

Nessuna Degenerazione Fisiologica

Marilyn Bowman, in una serie di test psicologici su consumatori cronici di cannabis Giamaicani, nel 1972, non trovò "Nessun segno di indebolimento delle attività fisiologiche, sensorie e percettivo-motorie, nei test di formulazione del concetto, nei test sulle capacità cognitive, di astrazione e di memoria." Questi Giamaicani iniziavano a fumare ad un'età media di 12 anni e mezzo. Nel 1975 gli studi su consumatori e non-consumatori non trovarono differenze nel testosterone del loro plasma, nessuna differenza nella nutrizione, una prestazione leggermente migliore nei test secondari dell' intelligenza (statisticamente non significativa) e "un grado immunitario di base non meno vigoroso nei consumatori." Infine, "I consumatori del nostro studio comparato fumavano marijuana in concomitanza con molte sigarette di tabacco, così come le loro controparti. Malgrado ciò le loro vie aeree erano semmai un poco più in salute di quelle degli altri." "Dobbiamo concludere provvisoriamente che la marijuana non ha effetti dannosi su questi passaggi o che essa produce una qualche debole protezione contro gli effetti del fumo di tabacco. Soltanto con una ulteriore ricerca si chiarirà il valore di una o dell'altra ipotesi."

Nessun Effetto "Gradino"/Passaggio

La cannabis è stata spesso presa di mira come droga-gradino o di ingresso al mondo della droga: "L'uso di droghe pesanti è perlopiù ancora sconosciuto nella classe lavoratrice Giamaicana, nessuno dello studio (di Rubin) ha mai preso alcun narcotico, stimolante, allucinogeno, barbiturico o sonnifero." In America, nel tardo '800, la cannabis era impiegata nel trattamento delle dipendenze. Soggetti dipendenti da oppiacei, cloridrati e alcool furono guariti con dei potenti estratti di cannabis.1 Allo stesso modo il fumo di cannabis si è dimostrato valido nel trattamento dell'etilismo.2

Studio Costaricano (1980)

I risultati della Giamaica furono ampiamente confermati da un altro studio Caraibico sulla cannabis, quello del 1980 in Costa Rica - Uno Studio sull'Uso Cronico di Marijuana a cura di William Carter dell' Institute for Study of Human Issues. (ISHI, 3401 Science Center, Philadelphia.) Anche qui i ricercatori non trovarono alcun danno sostanziale nei fumatori cronici di cannabis tra la popolazione indigena. I problemi sociali dell'alcolismo, tanto evidenti nelle isole vicine in cui non si usa cannabis, non esistono in Costa Rica. Questo studio dimostra chiaramente che l'uso socialmente approvato della ganja rimpiazzerebbe o perlomeno ridurrebbe l'abuso di alcool (rum) se fosse disponibile.

Il Modello di Amsterdam

Con l'adozione di una politica tollerante e non-penalizzante per i fumatori di cannabis/hashish (in vendita nei coffee shops) e con i suoi programmi di riabilitazione e diversione per i tossicodipendenti da droghe pesanti, l'Olanda ha visto una sensibile riduzione nel consumo di cannabis nei teenagers, e un calo del 33% nelle dipendenze da eroina. La tattica di separare il commercio della cannabis da quello degli spacciatori di droghe pesanti, mettendola in vendita lecitamente, è stata un vero successo. (L.A. Times, Agosto 1989). Nel 1998, malgrado le costanti pressioni del governo USA e della DEA il governo Olandese si rifiuta categoricamente di re-criminalizzare la marijuana!

Note:1. "Cannabis Indica as an Anodyne and Hypnotic," J.B. Mattison, M.D., The St. Louis Medical and Surgical Journal, vol. LVI, no. 5, Nov. 1891, pg 265-271, ristampa di Marijuana: The Medical Papers, Tod Mikuriya, M.D.2. "Cannabis Substitution: An Adjunctive Therapeutic Tool in the Treatment of Alcoholism," Tod H. Mikuriya, M.D., Medical Times, vol. 98, no. 4, Aprile 1970)

 

 

Altre Bugie del Proibizionismo

 

La rivista Scientific American scrive nel 1990: "Le statistiche allarmanti, citate dagli avvocati per dimostrare gli alti costi dell'abuso di droghe . . . non sempre rispecchiano esattamente gli studi sulle quali si basano. Di fatto, alcuni dei dati potrebbero essere usati per 'provare' che la droga ha degli effetti trascurabili, o addirittura benefici." (Marzo 1990, pag. 18) Uno degli esempi è una statistica che è stata spesso citata dall'ex-presidente George Bush nel 1989: "L'abuso di droghe tra i lavoratori Americani costa agli affari da $60 a $100 miliardi all'anno per il calo di produttività, assenteismo, incidenti dovuti alla droga, permessi medici e furti." Secondo quanto rivelato dal NIDA nel 1989, questi dati derivano da un singolo studio, costruito su una indagine svolta nel 1982 su 3.700 famiglie. Il Research Triangle Institute (RTI) ha scoperto poi che quelle famiglie in cui almeno una persona ammetteva di avere usato regolarmente marijuana dichiarava un reddito medio del 28% inferiore rispetto a famiglie altrimenti identiche. I ricercatori del RTI hanno attribuita la differenza dei redditi ad una "perdita causata dall'uso di marijuana." Lo RTI ha quindi estrapolato i costi dovuti al crimine e ai problemi di salute e agli incidenti per arrivare ad un "costo dell'abuso di droghe per la società" di 47 miliardi di dollari. La Casa Bianca ha "corretto" i dati, per l'inflazione e l'aumento della popolazione, ottenendo così le basi per le dichiarazioni di Bush. L'indagine della RTI comprendeva anche delle domande sull'uso attuale di droga. Le risposte non hanno fornite differenze rilevanti tra i redditi delle famiglie in cui qualcuno usava droghe illegali, compresa cocaina ed eroina, e altre famiglie. Dunque la stessa statistica "prova" che tra i consumatori di droghe pesanti non si registra alcuna "perdita", rispetto al singolo fumatore di marijuana del lontano passato!

 

 

La Corruzione al Governo: Carlton Turner

In tutte le ricerche compiute dall'Autore sullo sperpero dei fondi e del credito pubblici, nulla sembra essere paragonabile alla completa ignoranza o la volontà omicida di burocrati e politici, nostri connazionali Americani, protagonisti della seguente storia:

Un Uomo e i Suoi Intrallazzi con la Droga

La politica del governo Americano, a partire dalle amministrazioni di Nixon e Ford, e continuamente attraverso Carlton Turner* ("zar" della narcotici sotto Reagan, 1981-1986), permetteva a livello federale l'uso di marijuana medicale, concesso a programmi medici individuali, purchè si trattasse esclusivamente di foglie della pianta di canapa, malgrado sia noto che esse hanno solo un terzo della potenza delle infiorescenze, e non contengono l'intero spettro della "droga grezza", ad es., THC e CBN.* Per fare un esempio, l'attenuamento della pressione oculare nei sofferenti di glaucoma ha una durata molto inferiore ed è quindi insoddisfacente rispetto al fiore. Inoltre a volte le foglie danno il mal di testa a chi le fuma. Fino al 1986 il governo federale permetteva soltanto l'uso delle foglie. Turner dichiarò in una intervista che gli americani non avrebbero mai avuto altro che le foglie, benché le infiorescenze funzionassero meglio. Ancora oggi nel 1999, i sette consumatori legali di marijuana negli U.S.A. ricevono soltanto fogliame, rametti e qualche fiore, tutto sminuzzato e rollato assieme. Non solo le infiorescenze sono molto meglio contro gli effetti collaterali della chemio, il glaucoma, etc., ma i rametti di canapa possono essere tossici come il legno se fumati. Turner affermò, nel 1986, che la marijuana naturale non sarebbe mai stata concessa come farmaco, e ancora nell'Aprile 1998, non lo è. (Tranne in California, dove i cittadini hanno votato nel Novembre 1996, e hanno prevalso sul governo federale per la marijuana medicale!)

 

Le Ragioni che Vengono Date:

- Le infiorescenze sono troppo dure per essere rollate con una macchinetta per le sigarette (dimentichiamo i 25 milioni di Americani che lo fanno benissimo, e si rollano cime tutti i giorni.) - Prendendo i principi attivi direttamente dalla "droga grezza" non ci sarebbero brevetti farmaceutici, e quindi nessun profitto. Prima di diventare il Consulente Speciale della Casa Bianca (leggi: Zar* Nazionale della Droga) Carlton Turner, dal 1971 al 1980 fu a capo di tutte le coltivazioni governative U.S.A. di marijuana in virtù della sua posizione alla University of Mississippi. Il programma University of Mississippi Marijuana Research è regolato da concessioni statali per scoprire o isolare il principio attivo di un estratto "semplice" dalla cannabis grezza che funzioni come farmaco, e di sintetizzare quindi il principio terapeutico per le case farmaceutiche. Quindi, una concessione delle infiorescenze ai pazienti si sarebbe rivolta contro i suoi stessi interessi alla Mississippi University. (Interviste di Ed Rosenthal per High Times Magazine; Dean Latimer, etc.; National Organization for the Reform of Marijuana Laws -- NORML.) Malgrado le infiorescenze -o "cime"- funzionino molto meglio per la chemioterapia e il glaucoma, etc., Turner ha detto che non saranno "mai" permesse. Intanto si è reso evidente il fatto che la famosa "fame chimica" -- o "da fumo" (in or. 'munchies', descritta come stimolazione dell'appetito, N.d.t.) -- non viene ai pazienti in chemioterapia che usano le foglie del governo. E malgrado nessuna ricerca sia stata mai permessa per la comparazione di cime e foglie, sappiamo di medici che hanno raccomandato ai loro pazienti terminali di cancro di usare le cime, e li hanno visti mettere sù peso (NORML).

*Czar: espressione tipicamente Americana che designa il maggiore esponente e/o responsabile di un' organizzazione ad alti livelli; in questo caso, "zar della droga", sia della coltivazione di canapa per le ricerche del Governo, che "zar" della proibizione della stessa al popolo, N.d.t.

Fumatori di Erba Intossicati

Nell' Agosto e Settembre 1983, Turner comparve alla TV nazionale per giustificare l'irrorazione (aerea) di marijuana illegale con il paraquat negli stati della Georgia, del Kentucky, e del Tennessee per mano della DEA. Disse che avrebbe data una lezione ad ogni ragazzo che fosse morto per colpa dell'erba avvelenata con il paraquat (SIC). Turner fu poi costretto a dimettersi, dopo avere dichiarato al pubblico che la marijuana provoca l'omosessualità, il collasso del sistema immunitario e, quindi, l' AIDS. La ricerca dei potenziali terapeutici è la più controllata e la più scoraggiata, mentre qualsiasi test che possa mostrare degli effetti dannosi o negativi della cannabis è sempre il benvenuto; dal momento che questi ultimi ottengono spesso risultati del tutto positivi, o non portano a nessun risultato concreto, anche questo tipo di ricerca è rara. Turner citò "The Rise and Fall of the Roman Empire" parlando di come i cantanti jazz (rock) stanno erodendo l' America che "egli" ama, con questa droga allucinogena, la marijuana! Intendeva dire di farli fuori.

Tester per il Paraquat Fasulli

Durante la grande paura del 1978 per la marijuana Messicana contaminata dal paraquat, un privato cittadino che lavorava per le fattorie di marijuana dello stato del Mississippi, lo stesso Carlton Turner, chiamò la rivista High Times per pubblicizzare un tester per il paraquat. All'insaputa di Turner, High Times non aveva mai accettato come sponsors i produttori di simili paraquat-testers perché era stato accertato che non funzionavano. Dean Latimer, a quei tempi editore associato di High Times fece credere a Turner di essere interessato, restando quotidianamente al telefono con lui per sentirgli dire quanti soldi avrebbe fatto con la vendita di questi kits. High Times gliene chiese poi un campione. Quando Turner fornì il suo prototipo alla rivista, si rivelò essere un tester del tipo "Rube Goldberg" "simile a qualsiasi altro kit fasullo per i quali altri avevano già tentato di comprare spazi pubblicitari", scrive Latimer in un articolo del 1984. Turner evidentemente non credeva che l'etica di High Times fosse tale da porsi questi problemi. Pensava che loro avrebbero soltanto presi i soldi, che avrebbero stampato il suo annuncio pubblicitario e che lui si sarebbe arricchito. Non gli importava che qualche ragazzino morisse, né tantomeno di fregargli gli ultimi soldi con il suo kit fasullo. Dopo questo tentativo di frode postale sventato, quest'uomo diventò lo "zar della droga" nazionale sotto Reagan, nel 1981, con la raccomandazione di George Bush e Nancy Reagan.

Un Completo Disprezzo per La Vita

Turner affermò che non si preoccupava del fatto che centinaia di ragazzi avrebbero potuto morire, fumando l'erba che i federali avevano spruzzato con il paraquat. Quindi, il 25 Aprile 1985, alla conferenza del PRIDE ad Atlanta, in Georgia, alla presenza di Nancy Reagan e di 16 First Ladies straniere (compresa Imelda Marcos), Turner disse di pretendere la pena di morte per gli spacciatori. Turner era, dopo tutto, un tirapiedi di Reagan, di Bush, e delle case farmaceutiche, che non combatteva l'eroina, PCP o cocaina, ma l'erba e la musica jazz/rock. Le sue dimissioni furono una degna uscita di scena dopo essere stato caricaturizzato sul Washington Post e su ogni altra testata per la sua dichiarazione (pubblica) che la marijuana fa diventare omosessuali, e provoca l'AIDS. Si dimise il 16 Dicembre 1986. Quello che avrebbe dovuto essere il titolo in prima pagina fu seppellito in fondo al giornale, durante lo scandalo Iran-contra che era esploso proprio quella settimana.

Centri per gli Esami delle Urine

Dopo le sue dimissioni Turner si associò a Robert DuPont e all'ex-capo del NIDA Peter Bensinger, per monopolizzare il mercato degli esami delle urine. Divennero consulenti di 250 delle maggiori aziende per lo sviluppo di programmi di diversione, detenzione e per gli esami delle urine. Poco dopo che Turner aveva lasciato il suo incarico, Nancy Reagan si raccomandò affinché nessuna azienda entrasse in affari con il Governo Federale senza un politica di purezza delle urine (SIC) che dimostrasse la loro lealtà (SIC). Proprio come G. Gordon Liddy entrò nel campo della sicurezza high-tech dopo la sua disgrazia, Carlton Turner divenne un uomo ricco, in quella che oggi è una grande e fiorente industria: quella degli esami delle urine. Questo tipo di business rinnega i diritti più fondamentali alla privacy, contro l'auto-incriminazione (Quinto Emendamento), i presupposti ragionevoli per la perquisizione e la confisca, e il presupposto di innocenza (fino alla provata colpevolezza). Sottomettersi all'umiliazione di essere osservati nelle più intime parti e funzioni, da un voyeur pagato per questo, oggi è il test di idoneità per essere assunti da parte di privati, o per avere un contratto e una paga sicura. Il nuovo programma per far soldi di Turner Richiede che tutti gli Americani rinuncino ai loro diritti fondamentali sulla privacy e sul rispetto di sé stessi.

Bush Colpisce Ancora

Il Presidente Ronald Reagan, esortato dell'allora Vice Presidente George Bush, nominò Carlton Turner Drug Advisor (Consulente Narcotici o --come ripete per inciso l'Autore-- "zar", N.d.t.) nel 1981. Alle conventions (1981-1986) delle case farmaceutiche e dei loro lobbyisti della American Chemical Manufacturers (Industrie Chimiche Americane), Turner promise che avrebbe mantenuta la proibizione della ricerca sui 400 componenti chimici della cannabis. Bush decise di continuare in questa direzione e non solo non diede il permesso per le ricerche pubbliche o private che avessero implicazioni positive riconosciute dal NIDA o dal NIH, ma non approvò mai le ricerche della FDA, se non che queste producessero solo esiti negativi. Quando scrivo questo (Luglio 1998) la politica del Presidente Clinton è la stessa.

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Paragoni con l'Alcool

Esistono molte terribili tossicomanie. La peggiore delle quale è l'etilismo, sia per quantità di alcolisti che per il comportamento anti-sociale dovuto al suo abuso. L'alcolismo è la causa principale di morte tra i teenagers Americani: 8.000 muoiono ogni anno e 40.000 vengono stroncati per aver mescolato alcool e guida. (MADD, Mothers against Drunk Driving -- Madri Contro la Guida in Stato di Ebbrezza; SADD, Students against Drunk Driving -- Studenti Contro la Guida in Stato di Ebbrezza; NIDA, National Institute on Drug Abuse, etc.) In effetti le statistiche della polizia e del governo USA confermano queste strane cifre: le morti annuali per abuso di alcool sono 100.000, contro le zero morti causate dalla marijuana in 10.000 anni di uso. Dal al 40 al 50% di tutti gli omicidi e degli incidenti autostradali sono correlati all'alcool. Secondo il Chicago Tribune e L.A. Times gli incidenti autostradali mortali relativi all'alcool sarebbero il 90%. L'alcool compare anche nella maggioranza dei casi (69-80%) di stupri infantili e di incesto; la gran parte dei pestaggi di mogli (60-80%) sono influenzati dall' alcool. L'eroina viene indicata nel 35% dei casi di scasso, furti, rapine a mano armata, rapine alle banche, furti d'auto, etc. E ci sono stati più di 786.545 arresti per il semplice possesso di marijuana negli U.S.A. nel 2005 (dai 400.000 del 1992), secondo le statistiche dello Uniform Crime Reporting del Dipartimento di Giustizia e del Federal Bureau of Investigation.


 

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© Jack Herer 2008

Versione italiana a cura di Jasper L. Thompson [email protected]