Growerz: il primo gioco dedicato all’autocoltivazione di cannabis
E’ arrivato il 10 ottobre nei migliori growshop d’Italia GrowerZ The Cardgame, il primo gioco dedicato all’autocoltivazione di cannabis. Da un’idea di Alberto Barbieri, la giovane casa editrice genovese Demoelà propone un’interessante novità che sicuramente farà parlare di sé e non solo nel mondo della canapa italiana.
Il gioco, tecnicamente parlando, è un DRAFT da 2 a 6 giocatori: si scelgono individualmente delle carte: ogni giocatore dovrà selezionare una carta per sé e passare le restanti all’avversario. In GrowerZ si interpreta un personaggio (l’Hippie, l’Avvocato, lo Sportivo, il Chimico, i Coinquilini o l’Artista) e si dovranno coltivare delle piante di cannabis per ottenere punti. L’obiettivo però non è produrre più “erba” degli altri ma coltivarne la quantità giusta a seconda del proprio personaggio. Inoltre si dovrà rispettare il parametro della qualità e quello dell’impegno: ciascun giocatore infatti non potrà permettersi uno “sbattimento” troppo alto.
Dolce Vita ha subito creduto nell’iniziativa; non solo per la serietà degli autori e la genuinità del progetto ma soprattutto per l’obiettivo dichiarato di supportare l’autocoltivazione e la legalizzazione della cannabis sottolineando la necessità di avvicinare le persone con un gioco che sia in grado di spiegare a tutti i benefici sociali che ne deriverebbero. Inoltre ci saranno delle novità che annunceremo nei prossimi numeri.
In Growerz si possono scegliere tra carte quali strumenti (ventilatori, aspiratori, lampade, etc) oppure accessori (fertilizzanti) o ancora tecniche di coltivazione e aiuti esterni (ci sarà anche una carta dedicata alla nostra rivista, Dolce Vita!). In GrowerZ si possono coltivare da un minimo di 2 ad un massimo di 5 piante e si ricevono dei punti bonus se da coltivatori attenti e sensibili si riesce a combinare il giusto “Strain”, ovvero la caratteristica in termini di effetto di ciascuna pianta, con gli eventi che si potranno scegliere (Concerto, Campeggio, Hobbying, Insonnia, etc). A quale modello di legalizzazione ci si ispira? Il gioco pone questa domanda e stimola i giocatori a riflettere sulla possibile soluzione al problema tanto attuale, non solo in Italia, su quali siano i modelli di legalizzazione della cannabis che si sono rivelati più efficaci.
In GrowerZ si immaginano situazioni ambientate in un contesto di legalizzazione; l’atmosfera proposta è quella di un ipotetico vicinato in cui diversi personaggi amici tra loro coltivano e si scambiano consigli, strumenti e semenze. Con GrowerZ si viene proiettati in un mondo fino a pochi anni fa ancora difficilissimo da immaginare, ma che oggi possiamo invece realizzare e per cui con questo gioco si intende sensibilizzare, coinvolgere e motivare per sostenere una proposta di legalizzazione che ponga come primo e imprescindibile punto il diritto ad autocoltivare, con opportune limitazioni, ciascuno secondo il proprio gusto, bisogno e necessità.
Immaginiamo una partita a 3 nell’ambientazione del gioco: avremo un aitante ex sessantottino (l’Hippie) amante del biologico e della coltivazione naturale, gran fumatore e appassionato di diversi strain; lo sfiderà una giovane professionista (l’Avvocato) che potendo dedicare poco tempo all’attività di coltivazione non ha bisogno di grandi quantità ma pretende la massima qualità dalle proprie profumate; il terzo giocatore, di professione insegnante (il Chimico) appassionato di accessori tecnologici, cercherà di coltivare la giusta quantità e qualità senza superare il limite nell’impegno per la cura delle cime che stagione dopo stagione andrà a coltivare.
Si giocano 4 stagioni (Inverno – Primavera – Estate – Autunno) e i giocatori si passeranno le carte e pianteranno gli strain a disposizione, alla fine di ciascuna stagione si contano i punti per ogni pianta coltivata, alla fine della quarta stagione si aggiungono i punti bonus e grazie anche alla comoda application segna-punti scaricabile su Android si può procedere al conteggio finale e alla classifica. Chi sarà il grower più capace?
Un’idea innovativa e geniale, in cui l’ironia e il talento di Ivan Art, illustratore di tutto il progetto, contribuiscono a rendere il gioco leggero e appassionante. GrowerZ verrà presentato in anteprima a Canapa in Mostra a Napoli (e poi al Lucca Comics) e sarà in vendita in tutti i negozi Indoorline in Italia da ottobre.
Per saperne di più abbiamo fatto qualche domanda ad Alberto Barbieri, il creatore del gioco.
Raccontaci un po’ di te e di come ti è venuta quest’idea.
Ho 32 anni, vivo a Genova e sono da sempre appassionato di tutto ciò che riguarda la storia e il mondo della canapa. Sono anche un grande appassionato di giochi, che mi diverto non solo a giocare ma anche a creare. L’idea è venuta insieme ai miei soci Luigi e Pietro: volevamo un gioco che potesse toccare il tema della legalizzazione della cannabis in maniera leggera ma allo stesso tempo consapevole. GrowerZ è un gioco semplice ma molto profondo.
Come mai un gioco sull’Autocoltivazione?
Il gioco è uno strumento potente di sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento. La nostra casa editrice Demoelà propone il momento del gioco come un’occasione importantissima di apprendimento e partecipazione; nel gioco ci si immedesima, ci si diverte, si stimola la fantasia ma allo stesso tempo si devono applicare delle regole ben precise. Ho lavorato perché GrowerZ fosse un gioco che potesse regalare innanzitutto divertimento, ma che potesse anche raccontare delle storie e portare all’attenzione di un pubblico ampio e diverso la necessità di trovare un modello di legalizzazione efficace, che parta dalla possibilità per chiunque di autocoltivare.
È la prima volta che provate a fare una cosa del genere?
No, GrowerZ è il nostro secondo gioco. L’anno scorso è uscito Zena 1814, dedicato alla storia della città di Genova; in contemporanea con GrowerZ pubblicheremo quindi MyBrother, un gioco collaborativo molto carino dedicato alle famiglie e agli equilibri che genitori e figli devono gestire. Abbiamo tante altre idee: cercheremo di proseguire in questo impegno perché il mondo dei giochi rappresenta un’enorme opportunità per creare proposte ludiche di informazione attraverso il divertimento.
Quante partite avete fatto a GrowerZ, quanto ci avete messo per svilupparlo?
Un numero incalcolabile! Abbiamo lavorato oltre un anno per lo sviluppo del gioco e davvero non so dire quante partite avremo fatto, centinaia e con profili di giocatori diversi (appassionati e profani, coltivatori e persone completamente estranee al mondo della cannabis). Lo sviluppo di un gioco richiede molto tempo, soprattutto se come in GrowerZ si vuole abbinare ad una precisa meccanica di gioco un messaggio sociale complesso.
Che tipo di ricerche avete svolto?
Abbiamo organizzato un Focus Group analizzando i feedback e i commenti dei giocatori sulle meccaniche e i messaggi del gioco. Abbiamo quindi proposto un sondaggio online che ci ha dato moltissime informazioni interessanti e che conferma l’intuizione che avevamo, quella cioè di creare un gioco su questo tema con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere anche e soprattutto le nuove generazioni in un impegno civico e sociale per la legalizzazione.
Per maggiori informazioni visita il sito www.growerzcardgame.com.