Growbox automatizzate: coltivare senza muovere un dito o quasi
Poiché la canapa è stata vittima del più bieco proibizionismo per lunghissimo tempo, le aziende non sono state incentivate a ricercare e sviluppare tecnologie avanzate di cui coltivatori, produttori e consumatori hanno bisogno. Ma ora che negli Stati Uniti la situazione sta rapidamente cambiando, è lecito aspettarsi dall’innovazione una serie di migliorie sotto tutti gli aspetti: dal modo in cui la cannabis viene coltivata, acquistata, consegnata, e, ovviamente, consumata. Non c’è dubbio che l’industria della canapa vedrà debuttare molte tecnologie nel prossimo futuro; qui vediamo nel dettaglio come l’intelligenza artificiale può tornare utile ai coltivatori, specie se alle prime armi, laddove la cannabis è già legale per scopi ricreativi o terapeutici.
Programmatori, scienziati e agronomi sono al lavoro per realizzare growbox domestiche di nuova generazione. Si tratta di un tipo di growbox sigillata ermeticamente, controllata e gestita da intelligenza artificiale, che impiega la tecnologia di apprendimento automatico, algoritmi di visione e sistemi di illuminazione avanzati per curare la crescita delle piante, compresa quella che qui ci interessa di più, la cannabis. Tra i vari plus delle growbox intelligenti c’è anche la possibilità di diventare inaccessibili ai non autorizzati attraverso l’impostazione di un blocco attivabile dal proprio smartphone tramite un’app che notifica in tempo reale tutte le esigenze della pianta.
Si tratta di un sistema di coltivazione completamente automatizzato, che richiede un intervento umano davvero minimo e mirato, in grado di far crescere ottimamente una o due piante indoor, bypassando il tempo e gli errori tipici che servono al grower per fare esperienza e affinare la sua tecnica prima di ottenere un raccolto di qualità.