Grecia: la produzione di cannabis medica per rivitalizzare un’economia disastrata
Una produzione nazionale di cannabis medica per risollevare la difficile situazione economica in Grecia. Il progetto di legge “Disposizioni per la produzione di prodotti finali di cannabis farmaceutica” è stato presentato al Parlamento greco mercoledì 7 febbraio, al fine di creare un quadro di riferimento per la produzione di prodotti farmaceutici derivati dalla cannabis ed il coinvolgimento di diverse professionalità in questo settore. Secondo il governo il crescente interesse per il settore da parte degli investitori potrebbe essere la chiave per aiutare il paese a risollevarsi dopo anni di crisi.
In un’intervista congiunta all’Unione dei Giornalisti di Atene, il ministro della Salute Andreas Xanthos, il ministro dell’ Economia e dello Sviluppo Dimitris Papadimitriou, ed il ministro dello Sviluppo Rurale e dell’Alimentazione Evangelos Apostolou, hanno sottolineato l’aspetto positivo che rappresenterebbe per l’economia del paese facilitando allo stesso tempo l’accesso per i pazienti alla loro medicina.
Nel progetto di legge presentato nei giorni scorsi viene chiarito che le persone fisiche o giuridiche riceveranno l’approvazione alla produzione di cannabis con THC superiore allo 0,2%, solo per la fabbricazione di prodotti derivati dalla cannabis a scopo medico per la fornitura del monopolio statale e di conseguenza dei pazienti oppure per l’esportazione. La votazione della legge è prevista per la fine di febbraio. Secondo il progetto di legge, i coltivatori devono avere almeno 21 anni, non devono aver subito condanne per droga e devono avere almeno 1 acro di terra disponibile (circa 4mila metri quadrati) per realizzare le attività necessarie dagli impianti dello stabilimento alla coltivazione.
Secondo la proposta di legge, i benefici sono numerosi e includono un facile accesso per i pazienti alla cannabis farmaceutica, la possibilità di creare nuovi posti di lavoro che contribuiranno allo sviluppo del paese, di avere benefici economici per lo Stato dall’esportazione di prodotti finiti a base di cannabis in un mercato embrionale in cui l’offerta è inferiore alla forte domanda in tutto il mondo. Ed infine espandere la base produttiva per gli agricoltori greci, introducendo la filosofia dell’investimento verde.
La Grecia ha permesso l’uso di prodotti a base di cannabis medica dal 2017, ma attualmente fa affidamento unicamente sulle importazioni: ora è in procinto di dare nuove regole per i coltivatori del paese. I funzionari governativi, che hanno presentato i dettagli del disegno di legge, hanno dichiarato di sperare che la produzione e la trasformazione interna possano attirare investimenti per 1,5 miliardi di euro in tre anni.
Lo scorso anno è stata resa nuovamente legale la coltivazione di canapa a scopi industriali. Da allora sono sorte già diverse aziende e cooperative che hanno attivato la coltivazione per confezionare prodotti alimentari ed industriali.
Ma tutto il movimento antiproibizionista è in forte crescita e sul piano istituzionale diversi esponenti del governo (anche lo stesso premier Tsipras nel passato) si sono espressi in favore di un’apertura anche su questo fronte, che per ora dovrebbe iniziare a piccoli passi, attraverso la rimozione – già annunciata – della cannabis dalla tabella delle droghe pesanti.