AntiproibizionismoCannabisTerapeutica

“Grazie alle cure a base di cannabis ho scalato il Gran Sasso”

Christian Ferri rimase vittima di un grave incidente stradale nell’aprile del 2006: cinque edemi cerebrali ed altrettanti focolai emorragici, riduzione della gabbia toracica, fratture multiple e scomposte a femore e ginocchia. Al risveglio, che avvenne dopo 15 giorni di coma naturale più altri otto di coma indotto, la terapia di riabilitazione fisica e neuronale prevedeva che Christian assumesse dai 14 ai 18 medicinali al giorno per mesi e antidolorifici per sopportare il male agli arti.

Avevo continui problemi come infiammazioni e versamenti di liquido alle ginocchia – racconta Christian nel documentario – poi ho deciso di fermare l’assunzione delle pastiglie e iniziare a curarmi solo con l’omeopatia“. Con pappa reale, propoli, guaranà, ed altri rimedi naturali i problemi collaterali indotti dai farmaci sono scomparsi, mentre la svolta vera e propria è iniziata quando ha conosciuto i ragazzi del Cannabis Social Club “LapianTiamo” di Racale, i quali gli hanno consigliato di provare con delle tisane a base di cannabis.

Il resto è storia recente: “Quando bevo la tisana alla cannabis scompaiono tutti i dolori – afferma Christian – e posso camminare anche due o tre chilometri consecutivamente senza le stampelle o fare 15 km in bicicletta, attività impensabili senza la cannabis”. Christian ha così potuto riprendere in mano anche la propria passione per le scalate in montagna, ritornando a scalare il Gran Sasso, attività che tutti i medici gli avevano detto che non avrebbe più potuto fare. Ad accompagnarlo nella scalata c’era anche il videomaker Valerio Nicolosi, ed è nato così il documentario “La prima scalata antiproibizionista al mondo”, presentato in anteprima alla fiera “Canapa Mundi” ed ora disponibile integralmente su Vimeo.

Buona visione…



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