Gravidanza ecologica, per la salute del bebè e del nostro pianeta
Avere un bambino cambia la vita per sempre: si diventa responsabili di un altro essere umano e ogni azione, ogni decisione presa può influenzare la vita del proprio figlio. Questo è particolarmente vero per le donne, in quanto spetta a loro far crescere una nuova vita dentro di loro.
Durante la gravidanza, introdurre semplici cambiamenti riguardo al cibo e ai diversi prodotti utilizzati quotidianamente riducendo l’esposizione a sostanze chimiche tossiche può contribuire a rendere più sani sia la madre che il bambino, e la Terra un posto migliore per tutti. Ecco alcuni suggerimenti per una gravidanza più ecologica.
Cibo
Seguire un’alimentazione corretta è molto importante per una gravidanza sana; dopotutto, quello di cui si nutre la madre verrà in qualche modo passato al bambino. Ci sono quindi alcune cose da tenere presente. I cereali integrali sono ricchi di fibre che, oltre a regolare le funzioni intestinali, aumentano il senso di sazietà, mentre i legumi rappresentano un’importante fonte di proteine. Gli alimenti provenienti da agricoltura biologica sono un’ottima scelta in quanto nutrienti e ricchi di fibre; in generale, un’alimentazione basata su cibi biologici riduce l’esposizione ai pesticidi di sintesi (che sono anche dannosi per l’ambiente). Un pasto cucinato utilizzando ingredienti freschi è spesso l’opzione più salutare e più gustosa. I cibi in lattina sono da evitare (sostituendoli con alimenti freschi o secchi) in quanto le lattine contengono il BPA (bisfenolo A), un prodotto chimico industriale in grado di alterare l’attività dell’apparato endocrino di feti, neonati e bambini.
Prodotti per la pulizia
La maggior parte dei detergenti per uso domestico contiene sostanze chimiche nocive e produce composti organici volatili (COV) pericolosi sia per l’uomo che per l’ambiente. La candeggina per esempio è un disinfettante molto economico ed efficace, ma è anche uno dei prodotti più dannosi per la salute umana che si possano utilizzare in casa ed è stato collegato a malformazioni congenite, oltre a essere pericoloso per l’ambiente. L’aceto è un’ottima alternativa ed è anche biodegradabile.
Vale anche la pena ricordare che l’uso eccessivo di prodotti antibatterici ha portato alla resistenza agli antibiotici e all’aumento dei cosiddetti super-batteri. Oggi è facile trovare in vendita molti prodotti ecologici in grado di mantenere la casa pulita, sebbene per la pulizia generale possano bastare poche semplici sostanze naturali: bicarbonato di sodio, limone, aceto bianco e magari qualche goccia di olio di albero del tè (che oltre al gradevole profumo è anche antibatterico). Per pulire la maggior parte delle superfici basta sciogliere mezza tazza di bicarbonato in una ciotola di acqua calda. Per un’aria meno inquinata e più pulita in casa, si consiglia di evitare gli inutili deodoranti per ambiente in quanto contengono allergeni e sostanze chimiche irritanti che in alcuni studi sono stati correlati a danni neurologici, cancro, malformazioni congenite e disturbi dello sviluppo. Esistono molte alternative naturali sorprendentemente semplici.
Le piante d’appartamento migliorano la qualità dell’aria filtrando le tossine – tra le più efficaci sono l’Aloe Vera, il Chlorophytum, la Gerbera, il Pothos Aureus e il crisantemo. Alternativamente una soluzione di 4 cucchiaini di bicarbonato di sodio in quattro tazze di acqua spruzzata utilizzando un flacone spray è una preparazione semplice ed efficace per neutralizzare gli odori.
Plastica
Cercare di fare a meno della plastica non è solo una moda del momento: conservare cibo in contenitori di plastica e bevande in bottiglie di plastica non è così sicuro come si può pensare. Molti contenitori di plastica rigida utilizzati per cibo e bevande (e fino a poco tempo fa persino biberon e tazze per bebè) contengono infatti il summenzionato bisfenolo A (BPA), un interferente endocrino che può contaminare cibo o bevande. Nel 2018, la Commissione europea ha pubblicato nuove regole che proibiscono l’uso del BPA nei prodotti per neonati e ne riducono la quantità massima che può entrare in contatto con alimenti o bevande.
Tutti i materiali plastici contribuiscono inoltre all’inquinamento ambientale, con gravi conseguenze.
A livello macroscopico, l’isola di plastica del Pacifico è ormai tre volte più grande della Francia (e quest’isola immensa è solo una delle cinque che galleggiano nei mari del mondo). A livello microscopico, essendo la plastica un polimero sintetico quasi indistruttibile, piccolissime fibre di plastica sono ormai presenti nella catena alimentare, nell’aria e nelle acque di tutto il modo. È quindi opportuno evitare l’uso di contenitori di plastica (particolarmente nel microonde, in quanto il calore può favorire la migrazione dei composti al cibo) e prendere in considerazione l’utilizzo di alternative più sane ed ecologiche come il vetro (che è fatto di sabbia e non di combustibili fossili come la plastica) e contenitori di acciaio inossidabile o di silicone, tessuto o carta.
Cosmetici
Creme, shampoo, balsami per capelli, smalto per unghie… La ricerca ha dimostrato che 1 prodotto su 5 contiene sostanze chimiche pericolose. I prodotti chimici che è meglio evitare sono il laurilsolfato di sodio, il laurilsolfato di ammonio, la formaldeide e i parabeni. Fortunatamente esistono in commercio molte alternative di costo contenuto che non contengono solfati o parabeni, ma si consiglia di leggere sempre l’etichetta in quanto i prodotti denominati “biologici” o “naturali” potrebbero comunque contenere questi ingredienti. Pur essendo vero che sussistono ancora molte incertezze nell’ambito della comunità scientifica sui reali rischi per la salute in relazione alle problematiche qui affrontate, un momento delicato come quello della gravidanza esige di adottare il principio di precauzione.
Modificare le proprie abitudini spesso non è semplice e comporta di certo uno sforzo, ma adottare scelte più consapevoli e sostenibili non interessa solo la salute personale ma contribuisce a preservare le risorse del nostro pianeta e a garantire un buon livello di vita alla prossima generazione.