L’erba è illegale in Giappone, eppure il governo investe 80 milioni in società di cannabis
Il Giappone ha alcune delle leggi sulla droga più restrittive al mondo, il possesso di pochi grammi prevede fino ai cinque anni di reclusione, in più a gennaio il governo ha lanciato una proposta per bandire il THC nel sangue, il che renderebbe illegale l’uso di cannabis persino durante una vacanza.
Nonostante le politiche di tolleranza zero applicata nei confronti dei consumatori, alcune informative societarie mostrano che il Fondo di Investimento Pensionistico Governativo Giapponese (GPIF) ha accumulato partecipazioni per un totale di circa 80 milioni di dollari in almeno tre società di cannabis, con 1,7 milioni di azioni di Canopy Growth Corp., che negozia alla borsa valori dell’Ontario.
“È una totale contraddizione, le vite delle persone vengono rovinate per questo”, afferma Michiko Kameishi, un avvocato di Osaka che ha rappresentato dozzine di imputati in casi di possesso di cannabis.
La portavoce della GPIF Nao Honda sostiene di agire “esclusivamente per garantire rendimenti a lungo termine per i nostri membri”.
Il più grande fondo pensionistico pubblico del mondo sta di fatto affrontando un problema non nuovo ai gestori di denaro pubblico, ovvero come garantire ottimi rendimenti rispettando i principi morali e legali della comunità.
Meeta Kothare, professore presso la McCombs School of Business di Austin, afferma che evitare del tutto di investire denaro pubblico in società che si impegnano in attività in conflitto con i valori di una comunità è quasi impossibile, poiché la maggior parte dei fondi pensione detiene azioni in fondi indicizzati, che investono in dozzine o addirittura centinaia di società che possono essere coinvolte, a loro volta, in una miriade di attività.
Kothare afferma che questi fondi hanno sempre abbracciato il rischio perché investimenti più sicuri, come le obbligazioni sovrane, non offrono più i rendimenti necessari per provvedere alla pensione, specialmente in un paese come il Giappone che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha l’aspettativa di vita più lunga del mondo.