Gomorra: le serie è un cult, ma per la cannabis avrebbero bisogno di una mano
Gomorra è senza dubbio una delle serie italiane più riuscite, esportata in tutto il mondo come un vero e proprio “cult” di successo. Un’altra certezza è che sicuramente non hanno la minima idea di come vada coltivata la cannabis e del fatto che della tanto bistratta pianta, quello che si fuma e che continuerà a portare immensi guadagni alla criminalità organizzata fino a quando non sarà regolamentata, sono i fiori, le infiorescenze.
Le immagini dell’episodio 5 della terza serie di Gomorra hanno mostrato la piantagione indoor allestita da Enzo, che avrà anche il Sangue Blu, come recita il nome, ma di sicuro non ha il pollice verde. Ciro, invitato sul posto, si guarda intorno ed esordisce con un “Non è male, ti sarà costata assai”, prima di informarsi per capire se si tratti di un buon affare. La vera risposta in questo caso sarebbe stata di sicuro un no, visto che si tratta di un’intera piantagione senza nemmeno una cima.
Nessun problema, si dirà: il grower della malavita avrà solo sbagliato le tempistiche e le piante devono ancora andare in fioritura. E invece no: perché nella puntata successiva, la numero 6, le stesse piante vengono tagliate ed appese a testa in giù per l’essiccazione, anche se non c’è una singola cima da seccare.
Visto che sicuramente la camorra non coltiva canapa per raccoglierne gli steli ed avviare buone pratiche di bioedilizia o biomateriali, mettere a seccare delle piante di marijuana senza che abbiano maturato delle infiorescenze, è una cosa che non ha senso.
Nessuna accusa, ma vale la pena sottolineare l’aspetto, a maggior ragione se consideriamo che tutta la serie è incentrata su un realismo a tratti esasperato, che però cade facendo una magra figura proprio sulla pianta più criminalizzata della storia.
Ora, a livello italiano, con i media mainstream che ogni giorno propinato bufale sulla cannabis denunciando poi che l’emergenza fake news con il dito puntato al web, la percezione della popolazione non sarebbe certo cambiata se in Gomorra avessero mostrato una coltivazione più verosimile. Però è un sintomo di come in generale si approccia alla cannabis: le scene su qualsiasi altra sostanza sono sempre molto realistiche ed accurate, mentre fa sorridere che proprio sulla cannabis si mostri un po’ quello si vuole, basta una pianta con le foglie a 7 punte a generare scandalo.
Insomma, vista la qualità della serie tv, gli sceneggiatori ed i produttori non hanno certo bisogno dei consigli, non richiesti, della nostra redazione; detto questo, se sentissero l’urgenza di allestire altri set con la presenza di cannabis, ci mettiamo a disposizione per una consulenza.
Aggiornamento: le piante sono state coltivate e fornite dall’azienda Iocanapa di Caivano e si tratta di genetiche di canapa industriale a basso livello di THC, come specificato nel video qui sotto dallo scenografo della produzione. Sottolineiamo che l’azienda in questione non ha nessuna colpa: le piante sono belle ed in salute.