Global Marijuana March, Roma 2005
La Global Mariuana March è una giornata mondiale nella quale si manifesta in 200 città del mondo contemporaneamente ed è organizzata da gruppi locali con le dovute differenze da paese a paese, ma non è stato difficile trovare tre punti in comune a tutti:
1) la fine delle persecuzioni per i consumatori;
2) accesso immediato all’uso terapeutico;
3) diritto a coltivare una pianta che crescerebbe libera in natura.
Si chiede in pratica la fine dell’intolleranza e della messa al bando di questa pianta, che mette nell’illegalità milioni di persone in Italia e nel mondo senza trovare alcuna giustificazione etica e scientifica, penalizzando in un colpo solo l’umanità intera, perchè la repressione della canapa pesa su tutti, anche chi non la consuma.
“Un altra vittima del proibizionismo, questa è la vostra lotta al narcotraffico. Verità per Giuseppe” così recitava lo striscione di apertura del corteo. Quest’anno la Global Marijuana March in Italia è stata dedicata alla memoria di Giuseppe Ales, un ragazzo arrestato a Pantelleria a fine marzo per 2 germogli di marijuana. Sbattuto in prima pagina dai giornali locali come il mostro arrestato nel corso di una brillante operazione antidroga è morto suicida il giorno prima del processo per direttissima. Giuseppe è l’esempio lampante di come una persona che non ha nulla a che fare con la criminalità possa trovarsi in un vortice assurdo troppo grande e pesante per una persona onesta, se teniamo conto che due germogli di mariuana non contengono nessun principio attivo, si potrebbe tranquillamente paragonare la storia di Giuseppe ad un errore giudiziario al quale speriamo che i responsabili rispondano in prima persona. Al riguardo è stata accettata un’ interrogazione parlamentare di cui aspettiamo con ansia i risultati.
Oltre a questo aspetto, il corteo è stato pregno di contenuti antigovernativi e antirepressivi e visti gli avvenimenti internazionali, si caratterizza sempre più per una forte componente pacifista; la canapa e la pace hanno un affinità indiscutibile. 10mila circa le presenze alla manifestazione che ha visto la partecipazione di vari carri sound: i centri sociali e le associazioni di MDMA (movimento di massa antiproibizionista), il Livello57 di Bologna, ENjOINT-Hemporium (in collaborazione con Yaga Yaga e Kynki Vibes), Canapisa, Main Frame, Rifondazione Comunista, Barney’s Pub, la Bottega del rosso e altri carri spontanei.
I promotori si dicono soddisfatti, anche perchè ogni anno la manifestazione cresce nel numero di presenze e nell’interesse generale, i turisti e gli abitanti del centro di Roma guardano sempre un po’ stupiti sfilare migliaia di persone, giovani e non, che rivendicano con la loro presenza allegra e coreografica, delle libertà che dovrebbero essere elementari in una società civile. Durante il corteo si sono tenute dirette con varie radio antagoniste, RadioOndaRossa di Roma, Radio Kappa Centrale di Bologna e RadioForPeace. Ne hanno parlato sia prima sia dopo alcuni giornali, solo i soliti purtroppo, perché la stampa cerca di ignorare questi eventi come molti altri di stampo antiproibizionista.
Un ruolo decisamente più importante della stampa ce lo hanno avuto i centri sociali, le associazioni, i canapai, i forum su internet e i singoli che hanno dato il loro contributo attivo all’evento o che hanno partecipato semplicemente al corteo. Ringraziamo tutti voi e anche chi sarebbe voluto venire e non lo ha fatto.