Gli strain californiani e il loro rapporto con l’Olanda
Provate a chiudere gli occhi e a immaginare la California, cosa vedete? Spiagge piene di ragazze e surfisti che cavalcano onde, Hollywood, l’oceano, i Dodgers, l’Hip Hop… E poi annusate, lo sentite!? Se è qualcosa di incredibilmente pungente e dolce, allora siete in buona compagnia. Il 2018 è l’anno in cui le varietà della California sono diventate mainstream!
Dalla GSC (ex Girl Scout Cookies) alla OG Kush fino a Green Crack, Gelato e Mimosa, la California è stata una forza nel breeding della cannabis e la recente legalizzazione ha trasformato la lunga tradizione della coltivazione underground nel Golden State in un business legale da milioni di dollari. Solo nel primo trimestre del 2018 lo Stato della California ha raccolto oltre 60 milioni di dollari in tasse dalla sacra pianta.
Gli strain californiani sono famosi per la loro forza ma anche per il loro tocco esotico, con un profilo terpenico ricco di intensità e sapore che solletica i sensi in modo diverso. Fino a pochi anni fa questa alta qualità era riservata a pochi intenditori locali, ma la legalizzazione USA ha contribuito ad allargarne la fama.
Un clima eccezionale per la crescita (l’Italia non avrebbe comunque nulla da invidiare) e la sua vicinanza all’America Latina e i viaggi intercontinentali, da e per l’Olanda, hanno da sempre agevolato l’arrivo di semi e know how. Anche i fattori culturali hanno avuto un ruolo enorme, dato che la California era l’epicentro della controcultura per la quale la cannabis è sempre stata un simbolo, attirando fiumi di attivisti. Fu anche il primo Stato a legalizzare la cannabis medica attraverso la Proposition 215 (1996), per trattare i sintomi dei malati di AIDS che colpiva duramente città come San Francisco. Da qui la palla della legalizzazione negli Stati Uniti ha iniziato a rotolare nel verso giusto.
La relazione tra gli strain olandesi e californiani
Gli strain della California quest’anno sembrano essere un segreto che il resto del mondo ha appena scoperto, in realtà affondano antiche radici nei Paesi Bassi. Per molti anni l’Olanda è stata l’unico posto in cui si poteva consumare apertamente la cannabis e questo ha creato un ambiente di grande creatività e sperimentazione sin dagli anni ’60 fino agli anni ’90, quando internet ha reso questa conoscenza globalmente disponibile.
Consigliamo ai veri appassionati una visita web nella “galassia” di Phylos Bio o sulla lista di Leafly.com, per vedere attraverso l’analisi di laboratorio dei marker genetici, l’heritage e i parentali di molti strain ora tanto di moda.
Ai tempi, Amsterdam era una destinazione obbligata per molti coltivatori californiani che cercavano di mettere le mani su semi di qualità e di condividere informazioni nei coffeeshop sulle nuove tecniche di coltivazione e da allora sono nati buoni rapporti tra breeder che continuano tutt’oggi. Sin dagli albori di Paradise Seeds nei primi ‘80, molti dei nostri semi sono stati donati a coltivatori californiani e portati negli Stati Uniti, dove il loro DNA si è fatto largo nel mix di breeding di celebri strain californiani.
La recente collaborazione con la leggenda della cannabis californiana, Tommy Chong e la sua linea Chong’s Choice riporta a queste radici profonde con i suoi 3 caratteristici incroci: Mendocino Skunk, Blue Kush Berry e Los Angeles Amnesia, presentati nel 2017 dopo anni di scambi e incroci. Potete cercarli sui forum internazionali!
Quest’anno abbiamo di nuovo attinto dalle nostre relazioni californiane e dalla nostra biblioteca genetica, presso la quale conserviamo gli esemplari che ci interessa utilizzare, per ispirarci e creare 2 nuove varietà Paradise Seeds, stabilizzate e dall’alto contenuto di terpeni e flavonoidi, e inoltre per celebrare l’inizio della legalizzazione nel Golden State.
Space Cookies è la nostra versione della GSC, col suo sapore caratteristico e l’allegria rilassata del ceppo originale ma, incrociata con la nostra White Widow Original (Inbred) di Ingemar, donata a Luc anni fa, col gusto dolce e di pino, e dalla resina e potenza decisamente aumentate.
Le basi genetiche di Californian Gold provengono invece da un mix di landrace della costa west USA e delle varietà messicane (classificato come “nr.1500” nella nostra biblioteca) che abbiamo incrociato alla nostra leggendaria Afghani, che in passato ha già dato origine a strain plurivincitori di High Times e High Life Cup come Sensi Star, Spoetnik#1, Pandora, Nebula, AllKush e Belladonna. Un mix pazzesco per tutti gli amanti dei sapori tropicali forti e speziati e delle piante vigorose ed enormi che profumano di mango.
A proposito di Afghani stiamo iniziando un progetto di distribuzione gratuita della landrace Omar Sharif – tributo alla zona afghana di Mazar I Sharif e al mitico attore egiziano che ha vissuto e condiviso anni di gioventù e amicizia in Egitto col nostro amato capo della logistica Patrick (quel signore che vi regala sempre un sacco di semi alle Expo!) – in omaggio a tutti i nostri clienti, sia attraverso il sito di Paradise sia, al più presto, anche attraverso i negozi europei. È in versione originale – regolare – quindi troverete anche dei preziosissimi maschi, fatene buon uso e iniziate la vostra carriera di breeder (sempre in osservanza delle leggi del Paese dove vi trovate, sia chiaro!). Seguite #ParadiseSeeds e #GrowOmar su Instagram per tutte le informazioni.
Un verde abbraccio a tutti i lettori da Giacomo del team Paradise Seeds!
a cura di Paradise Seeds