Giovanardi: sì alla piantina in casa
Carlo Giovanardi apre alla depenalizzazione della coltivazione domestica della cannabis ma lancia un monito alla Camera a non “toccare” la sua legge per quanto riguarda la distinzione tra droghe leggere e pesanti per quanto riguarda le pene.
L’ex ministro è stato interpellato dalla agenzia Dire a proposito della proposta di legge di Sel, a prima firma Daniele Farina, di cui si avvia oggi l’esame in commissione Giustizia, per cancellare l’omologazione delle sostanze stupefacenti e per impostare la non punibilità della coltivazione della cannabis per uso personale (e per la cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato salvo che si tratti di minori).
“Sulla piantina, non sulla coltivazione nel senso della piantagione – dice il senatore del Pdl – sono assolutamente d’accordo, cioè, per la piantina che uno si tiene in balcone si può discutere sulla depenalizzazione. Sull’altro punto, inviterei la Camera a chiamare i tossicologi che spiegheranno ai deputati che i principi attivi contenuti oggi nella cannabis e derivati sono total- mente diversi da quelli di 30 anni fa e hanno effetti tossici devastanti su chi ne fa uso. Quindi – continua Giovanardi- l’idea di diversificare le pene per chi spaccia cocaina, eroina o ecstasy, diversa da chi spaccia la cannabis è completamente fuori dalla realtà proprio per gli effetti devastanti che comporta l’uso della cannabis, basta chiederlo ai parenti delle vittime degli incidenti stradali provocati da chi ha travolto e ucciso sotto l’effetto della cannabis”. La proposta Farina mira a cambiare il testo unico sulla droga nella parte modificata dalla Fini-Giovanardi per quanto riguarda le pene.
Fonte: aduc.it